Accadeva 30 anni fa/115 aprile 1995: tutti i risultati delle elezioni comunali e del primo Consiglio della Provincia di Lecco
La cronaca bianca e nera ad aprile si fanno da parte per lasciare il posto alla cronaca politica. E non per caso. Previste l’elezione del primo Consiglio della neonata provincia di Lecco, varata ufficialmente con decreto presidenziale nel 1992 ma resa operativa solo nel 1995, e il rinnovo di numerose amministrazioni comunali. Prime fra tutte Merate e Casatenovo.
Cominciamo con le elezioni locali.


MERATE: cinque liste in campo, in parte frutto di una divisione all’interno della Democrazia Cristiana. Merate al Centro guidata da Dario Perego, segretario in carica del Partito Popolare Italiano (prosecuzione della DC) ma in quota Buttiglione (segretario nazionale), quindi centrodestra; Merate Domani di Pierpaolo Arlati, Dc pure lui ma non in linea con il partito a causa della variante del Piano regolatore generale varato dalla Giunta Gallina pochi mesi prima del voto; Prospettive per Merate (nome ripreso poi dalla Lega nel 2014 e nel 2024) con Alfredo Biondi già dirigente locale del Partito Repubblicano Italiano che passa dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione; Lega Nord con Federico Vanelli; Polo per Merate con Alessandro Patti, raggruppamento con Forza Italia e Alleanza Nazionale. Vince la corsa ancora la Dc sia pure sotto mentite spoglie. Dario Perego con Merate al Centro ottiene il 28.7% dei consensi.

CASATENOVO: si sfidano ben sei liste e anche qui è la DC a dare ancora le carte. Giuseppe Corbetta si aggiudica la partita con quasi il 43% dei consensi. Alle sue spalle Gianluigi Cantù “Perché il Polo” (23.9%), Antonio Ranito, “Lega Nord” (14.9%), Andrea Viscardi, “Insieme per Casatenovo” (13.9%), Giancarlo Rizzo, ex Pri, “Vivere Meglio” (10.5%) e Simona Colzani “Rifondazione Comunista” (5.5%).



Visto il quadro delle due città capofila del meratese-casatese vediamo ora in rapida successione i risultati nei comuni minori.
AIRUNO: la “Lista Civica Airuno” si impone col 38.8% sui concorrenti “Airuno e Aizurro verso il futuro” di Osvaldo Sala (28.2%) e “Per Airuno con i Popolari” di Michelangelo Chindamo (27.1%). Marco Fiala è eletto sindaco.

BARZAGO: “Il Paese Barzago” vince di misura (50.3%) contro “Barzago Viva e Popolare”. Sindaco eletto è Mario Tentori, capogruppo di minoranza lo sfidante Carlo Colombo.

CASSAGO: dopo la grande svolta con Psi-Pci al governo di un paese storicamente bianco, quindi democristiano, si chiude anche la lunga parentesi di Luciano Fumagalli, sindaco storico, protagonista indiscusso della svolta. “Sinistra Democratica” guidata da Maurizio Corbetta vince col 43.4%. In lista compare anche Gian Mario Fragomeli, agli inizi di una lunga carriera politica che lo porterà a Roma e, ora, a Milano. “Insieme per rinnovare Cassago” di Luigi Beretta ottiene il secondo posto col 37.1%. Chiude Guido Ratti della Lega Nord col 13.1%.

COLLE BRIANZA: piccolo comune ma, evidentemente allora molto partecipativo. Quattro liste in campo. Vince Danilo Colombo di “Uniti per Colle Brianza” col 42.7% dei consensi. Alle sue spalle Carlo De Cani di “Vivere Colle” (35.2%), Rodolfo Cantaluppi della Lega Nord (13%) e Umberto Furlan di “Regina Teodolinda” (9.1%).


CASTELLO BRIANZA: tre formazioni in campo con Antonello Formenti che surclassa gli avversari alla guida di “Impegno e Trasparenza” (45.8%). Seguono Giuseppina Mazzoleni di “Castello popolare” (25.1%) e Francesco Meroni, “Sviluppo Castello” (22.5%).

CORNATE D’ADDA: due sole liste in campo, “Insieme nel Rinnovamento” che vince col 53.6% dei voti elevando così Mario Parma a sindaco contro Luigi Arlati del “Centro popolare” che si ferma al 37.5%.

IMBERSAGO: Filippo Panzeri con “Progetto Imbersago” supera di gran lunga i tre concorrenti ottenendo il 42.9% dei voti. Dietro all’ingegnere, Giulio Reali di “Imbersago domani” (38.5%), Giancarlo Besana “Moderati per Imbersago” (10%) e Roberto Bonfanti che col suo 8.5% dei voti conferma la crisi in cui era finito il partito di Umberto Bossi dopo il ribaltone e il “patto della sardina”.


LOMAGNA: quattro liste anche a Lomagna con Fabio Vigorelli di “Progetto Lomagna” che vince di misura (30.1%) su Gianfranco Castelli di “Popolari per Lomagna” (28.1%). L’appuntamento con la carica di sindaco, per Castelli sarà solo rinviata. Seguono poi Carlo Cerato di “Viviamo Lomagna” (19.2%) e Gianfranco Martina di “Forza Lomagna” che, nonostante l’evidente riferimento al partito di Berlusconi, non va oltre il 17.1%.


MONTICELLO: quando chiuderà la consigliatura (per questo turno di durata di 4 anni anziché 5 come prima e dopo), Vittorio Cazzaniga avrà ricoperto la carica di sindaco per 29 anni. E vince alla grande il Professore, nonostante altre tre liste in gara. “Progetto Monticello” infatti ottiene il 42.6%. Dietro Flavio Sanvito “Progetto Comune” (29%), Franco Molteni, “Forza Monticello” (26.2%) e Lorenzo Menecola, “Insieme per Monticello” (11.9%).


OSNAGO: si chiude l’era della Democrazia Cristiana impersonata negli ultimi anni dal sindaco uscente Angelo Bonanomi e inizia quella del centrosinistra con un esponente dei Verdi, molto apprezzato in paese, Marco Molgora. Con “Progetto Osnago” che quest’anno infatti festeggia 30 anni dalla fondazione, Molgora ottiene il 62.6% dei voti contro Luigi Mandelli di “Partecipazione e solidarietà” (37.4%).

PADERNO: Non c’è storia, Angelo Rotta con “Vivere la piazza” conquista il 74.5% dei consensi lasciando il 25.5% a Massimo Brivio di “Il Centro”.

RONCO B.NO: ancor più netta la vittoria di Enrico Ronchi alla guida della lista “Vivere Ronco” che fa suo il 79.8% del totale dei voti validi. Giuseppe Majo di “Popolari per Ronco” si deve accontentare del 20.2%.

VERDERIO INFERIORE: tre liste ma nessuna storia, Alessandro Origo inizia la sua lunga cavalcata alla testa di “Impegno e Partecipazione” che ottiene il 67.3% dei voti. A distanza Maria Vittoria Stucchi di “Insieme per Verderio” (16.5%) e Jacques Tessari di Viridarium (11.4%).

VERDERIO SUPERIORE: scontro diretto tra Ferdinando Bosisio e Marco Bartesaghi. Vince il primo di “Popolari per Verderio” col 53.1% mentre il secondo di “Progresso, ambiente e solidarietà” ottiene il 46.9%.

Come si vede alle elezioni comunali molto spesso sono proprio le persone a fare la differenza nonostante simboli che di volta in volta sono tra i più gettonati a livello nazionale.
Ma veniamo ora alle elezioni del primo Consiglio della neonata provincia di Lecco (ne avevamo parlato dettagliatamente QUI).
Alla tornata del 23 aprile nessuno dei sei candidati riusciva a superare la soglia del 50% + 1 dei voti: Mario Anghileri alla guida di una lista di centrosinistra otteneva 56.710 voti pari al 32.5%; Vittorio Tonini, Alleanza Nazionale e Forza Italia, 55.457 (30.7%); Giulio De Capitani, Lega Nord 43.630 (24.2%); Franco Forlani, Rifondazione Comunista, 11.410 (6.3%); Pierfranco Mastalli, Verdi, 7.275 (4.1%); Vanda Panzeri, Lista Pannella, 4.127 (2.3%). Dunque al ballottaggio vanno Anghileri e Tonini.

Il secondo turno, quindici giorni dopo, il 7 maggio. Il centrosinistra si compatta ma l’apporto dei leghisti appare evidente nei numeri. Mario Anghileri ottiene 102.950 voti pari al 61.8%; Vittorio Tonini 61.970 pari al 37.2%.

Il primo presidente della Provincia di Lecco è del centrosinistra. Anghileri nomina Elena Gandolfi vice presidente, Mario Mozzanica, Luigi Pirovano e Giuseppe Maniglia assessori (nella foto sopra).
Qualche foto di trent’anni fa.

1) Gli scolari delle elementari di Colle Brianza ospiti della trasmissione “Solletico” su Rai 1.

2) Record per il Bungee Jumping: in 25 si buttano dal ponte di Paderno chi al centro a 80 metri dal pelo dell’acqua, chi ai lati a 30-40 metri dal bosco. Un salto spettacolare che incanta centinaia di persone. Poi uno a uno vengono calati sui gommoni pronti al recupero dei coraggiosi.

3) Tony Valeruz, campione dello sci estremo arriva a Missaglia ospite del GSA per presentare il video “20 anni di discese estreme”. Eccolo con i partecipanti al corso di sci.

4) Gli alunni del secondo anno della scuola media di Casatenovo incontrano i volontari dell’AIDO. Anche un concorso per sensibilizzare i ragazzi al tema della donazione degli organi.

5) Sirtori, rievocazione notturna della passione di Cristo, iniziativa della comunità “Villa Gorizia”. Titolo: “Ecco l’uomo”.
6) Un gesto ammirevole di due ragazze di Barzanò, Nadia Rampino e Paola Cattani. Le due amiche trovano un portafoglio contenente mezzo milione di lire e subito lo consegnano a un vigile affinché rintracci il proprietario.
7) Cassago, foto di gruppo degli organizzatori della festa di Oriano.
115/continua
Cominciamo con le elezioni locali.



MERATE: cinque liste in campo, in parte frutto di una divisione all’interno della Democrazia Cristiana. Merate al Centro guidata da Dario Perego, segretario in carica del Partito Popolare Italiano (prosecuzione della DC) ma in quota Buttiglione (segretario nazionale), quindi centrodestra; Merate Domani di Pierpaolo Arlati, Dc pure lui ma non in linea con il partito a causa della variante del Piano regolatore generale varato dalla Giunta Gallina pochi mesi prima del voto; Prospettive per Merate (nome ripreso poi dalla Lega nel 2014 e nel 2024) con Alfredo Biondi già dirigente locale del Partito Repubblicano Italiano che passa dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione; Lega Nord con Federico Vanelli; Polo per Merate con Alessandro Patti, raggruppamento con Forza Italia e Alleanza Nazionale. Vince la corsa ancora la Dc sia pure sotto mentite spoglie. Dario Perego con Merate al Centro ottiene il 28.7% dei consensi.

CASATENOVO: si sfidano ben sei liste e anche qui è la DC a dare ancora le carte. Giuseppe Corbetta si aggiudica la partita con quasi il 43% dei consensi. Alle sue spalle Gianluigi Cantù “Perché il Polo” (23.9%), Antonio Ranito, “Lega Nord” (14.9%), Andrea Viscardi, “Insieme per Casatenovo” (13.9%), Giancarlo Rizzo, ex Pri, “Vivere Meglio” (10.5%) e Simona Colzani “Rifondazione Comunista” (5.5%).




Visto il quadro delle due città capofila del meratese-casatese vediamo ora in rapida successione i risultati nei comuni minori.
AIRUNO: la “Lista Civica Airuno” si impone col 38.8% sui concorrenti “Airuno e Aizurro verso il futuro” di Osvaldo Sala (28.2%) e “Per Airuno con i Popolari” di Michelangelo Chindamo (27.1%). Marco Fiala è eletto sindaco.


BARZAGO: “Il Paese Barzago” vince di misura (50.3%) contro “Barzago Viva e Popolare”. Sindaco eletto è Mario Tentori, capogruppo di minoranza lo sfidante Carlo Colombo.

CASSAGO: dopo la grande svolta con Psi-Pci al governo di un paese storicamente bianco, quindi democristiano, si chiude anche la lunga parentesi di Luciano Fumagalli, sindaco storico, protagonista indiscusso della svolta. “Sinistra Democratica” guidata da Maurizio Corbetta vince col 43.4%. In lista compare anche Gian Mario Fragomeli, agli inizi di una lunga carriera politica che lo porterà a Roma e, ora, a Milano. “Insieme per rinnovare Cassago” di Luigi Beretta ottiene il secondo posto col 37.1%. Chiude Guido Ratti della Lega Nord col 13.1%.


COLLE BRIANZA: piccolo comune ma, evidentemente allora molto partecipativo. Quattro liste in campo. Vince Danilo Colombo di “Uniti per Colle Brianza” col 42.7% dei consensi. Alle sue spalle Carlo De Cani di “Vivere Colle” (35.2%), Rodolfo Cantaluppi della Lega Nord (13%) e Umberto Furlan di “Regina Teodolinda” (9.1%).


CASTELLO BRIANZA: tre formazioni in campo con Antonello Formenti che surclassa gli avversari alla guida di “Impegno e Trasparenza” (45.8%). Seguono Giuseppina Mazzoleni di “Castello popolare” (25.1%) e Francesco Meroni, “Sviluppo Castello” (22.5%).


CORNATE D’ADDA: due sole liste in campo, “Insieme nel Rinnovamento” che vince col 53.6% dei voti elevando così Mario Parma a sindaco contro Luigi Arlati del “Centro popolare” che si ferma al 37.5%.

IMBERSAGO: Filippo Panzeri con “Progetto Imbersago” supera di gran lunga i tre concorrenti ottenendo il 42.9% dei voti. Dietro all’ingegnere, Giulio Reali di “Imbersago domani” (38.5%), Giancarlo Besana “Moderati per Imbersago” (10%) e Roberto Bonfanti che col suo 8.5% dei voti conferma la crisi in cui era finito il partito di Umberto Bossi dopo il ribaltone e il “patto della sardina”.


LOMAGNA: quattro liste anche a Lomagna con Fabio Vigorelli di “Progetto Lomagna” che vince di misura (30.1%) su Gianfranco Castelli di “Popolari per Lomagna” (28.1%). L’appuntamento con la carica di sindaco, per Castelli sarà solo rinviata. Seguono poi Carlo Cerato di “Viviamo Lomagna” (19.2%) e Gianfranco Martina di “Forza Lomagna” che, nonostante l’evidente riferimento al partito di Berlusconi, non va oltre il 17.1%.


MONTICELLO: quando chiuderà la consigliatura (per questo turno di durata di 4 anni anziché 5 come prima e dopo), Vittorio Cazzaniga avrà ricoperto la carica di sindaco per 29 anni. E vince alla grande il Professore, nonostante altre tre liste in gara. “Progetto Monticello” infatti ottiene il 42.6%. Dietro Flavio Sanvito “Progetto Comune” (29%), Franco Molteni, “Forza Monticello” (26.2%) e Lorenzo Menecola, “Insieme per Monticello” (11.9%).


OSNAGO: si chiude l’era della Democrazia Cristiana impersonata negli ultimi anni dal sindaco uscente Angelo Bonanomi e inizia quella del centrosinistra con un esponente dei Verdi, molto apprezzato in paese, Marco Molgora. Con “Progetto Osnago” che quest’anno infatti festeggia 30 anni dalla fondazione, Molgora ottiene il 62.6% dei voti contro Luigi Mandelli di “Partecipazione e solidarietà” (37.4%).

PADERNO: Non c’è storia, Angelo Rotta con “Vivere la piazza” conquista il 74.5% dei consensi lasciando il 25.5% a Massimo Brivio di “Il Centro”.

RONCO B.NO: ancor più netta la vittoria di Enrico Ronchi alla guida della lista “Vivere Ronco” che fa suo il 79.8% del totale dei voti validi. Giuseppe Majo di “Popolari per Ronco” si deve accontentare del 20.2%.

VERDERIO INFERIORE: tre liste ma nessuna storia, Alessandro Origo inizia la sua lunga cavalcata alla testa di “Impegno e Partecipazione” che ottiene il 67.3% dei voti. A distanza Maria Vittoria Stucchi di “Insieme per Verderio” (16.5%) e Jacques Tessari di Viridarium (11.4%).


VERDERIO SUPERIORE: scontro diretto tra Ferdinando Bosisio e Marco Bartesaghi. Vince il primo di “Popolari per Verderio” col 53.1% mentre il secondo di “Progresso, ambiente e solidarietà” ottiene il 46.9%.

Come si vede alle elezioni comunali molto spesso sono proprio le persone a fare la differenza nonostante simboli che di volta in volta sono tra i più gettonati a livello nazionale.
Ma veniamo ora alle elezioni del primo Consiglio della neonata provincia di Lecco (ne avevamo parlato dettagliatamente QUI).
Alla tornata del 23 aprile nessuno dei sei candidati riusciva a superare la soglia del 50% + 1 dei voti: Mario Anghileri alla guida di una lista di centrosinistra otteneva 56.710 voti pari al 32.5%; Vittorio Tonini, Alleanza Nazionale e Forza Italia, 55.457 (30.7%); Giulio De Capitani, Lega Nord 43.630 (24.2%); Franco Forlani, Rifondazione Comunista, 11.410 (6.3%); Pierfranco Mastalli, Verdi, 7.275 (4.1%); Vanda Panzeri, Lista Pannella, 4.127 (2.3%). Dunque al ballottaggio vanno Anghileri e Tonini.

Il secondo turno, quindici giorni dopo, il 7 maggio. Il centrosinistra si compatta ma l’apporto dei leghisti appare evidente nei numeri. Mario Anghileri ottiene 102.950 voti pari al 61.8%; Vittorio Tonini 61.970 pari al 37.2%.

Il primo presidente della Provincia di Lecco è del centrosinistra. Anghileri nomina Elena Gandolfi vice presidente, Mario Mozzanica, Luigi Pirovano e Giuseppe Maniglia assessori (nella foto sopra).
Qualche foto di trent’anni fa.

1) Gli scolari delle elementari di Colle Brianza ospiti della trasmissione “Solletico” su Rai 1.

2) Record per il Bungee Jumping: in 25 si buttano dal ponte di Paderno chi al centro a 80 metri dal pelo dell’acqua, chi ai lati a 30-40 metri dal bosco. Un salto spettacolare che incanta centinaia di persone. Poi uno a uno vengono calati sui gommoni pronti al recupero dei coraggiosi.

3) Tony Valeruz, campione dello sci estremo arriva a Missaglia ospite del GSA per presentare il video “20 anni di discese estreme”. Eccolo con i partecipanti al corso di sci.

4) Gli alunni del secondo anno della scuola media di Casatenovo incontrano i volontari dell’AIDO. Anche un concorso per sensibilizzare i ragazzi al tema della donazione degli organi.

5) Sirtori, rievocazione notturna della passione di Cristo, iniziativa della comunità “Villa Gorizia”. Titolo: “Ecco l’uomo”.


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