Nibionno piange Angelo Panzeri, imprenditore e alpino
Una vita dedicata al lavoro, ma anche impegnata per la comunità e dal cuore alpino. Si è spento ieri, a 94 anni, Angelo Panzeri, imprenditore dell’omonima ditta metalmeccanica, la Panzeri spa con sede sulla Como-Bergamo a Bulciago, produttrice di minuterie metalliche, precipuamente rondelle per il settore automobilistico e della carpenteria.
Panzeri, però, si è distinto anche per un’esistenza spesa per il suo paese, Nibionno: per circa un ventennio è stato presidente della scuola d’infanzia don Luigi Boffa di Tabiago che sotto il suo mandato è stata ristrutturata all’interno e ha visto la nascita del servizio nido.

Il sindaco Laura Di Terlizzi, appena appresa la notizia della sua dipartita, ha espresso il proprio cordoglio, ricordando i molteplici campi in cui il concittadino aveva prestato la sua opera, mettendosi a disposizione di chi aveva bisogno: ''A nome mio, dell'amministrazione comunale e di tutta la comunità nibionnese, desidero esprimere le più sentite condoglianze per la perdita del carissimo Angelo Panzeri. Alpino del nostro Gruppo comunale e da sempre impegnato nel sociale e profondamente legato alla scuola materna don Boffa di Tabiago, è stato una persona a cui la comunità deve molto. Da oggi, il nostro alpino decano è ''andato avanti'', ma il suo esempio e la sua dedizione resteranno vivi nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. La sua presenza ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità, e oggi ci stringiamo con affetto e vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di dolore''.
Sentimenti di rispettoso ricordo accompagnano in questo momento il gruppo alpini, nato circa un anno e mezzo fa. Claudio Frigerio, capogruppo delle penne nere di Nibionno, di Panzeri ricorda l’altruismo e la saggezza: ''Angelo è stato con noi fin dall’inizio. Quando il nostro gruppo alpino muoveva i primi passi, lui ha scelto di esserci, di dare una mano, di offrire la sua esperienza maturata in altre realtà associative. Anche se non era formalmente tra i soci fondatori, il suo contributo è stato fondamentale, soprattutto per me: mi ha dato la forza e l’incoraggiamento per credere in questo progetto. Era una persona solare, sempre pronta a ridere e scherzare, ma profondamente seria nei valori: il rispetto per il prossimo, il fare per il prossimo e la collaborazione. Questi erano i principi che guidavano il suo agire e che oggi continuiamo a portare avanti anche grazie a lui''.
Claudio Frigerio ha rievocato con emozione le parole espressa da Angelo Panzeri nel giorno del suo novantatreesimo compleanno, celebrato nella sede degli alpini: ''Ci ricordò l’importanza delle regole, dei valori e del rispetto. Per lui erano le fondamenta del nostro essere alpini e lo stesso vale per noi: sono valori che vanno mantenuti e rispettati'' ha proseguito il capogruppo. ''Ci sono tanti aneddoti legati a lui. Un ricordo che in molti stanno rievocando in questi tristi giorni è quello della prima castagnata del gruppo: Angelo volle essere presente a tutti i costi e, con il sorriso di sempre, si mise tra noi senza esitazione, facendo girare il burlone e arrostendo le castagne insieme a tutti. Un gesto semplice, ma che racconta tanto di lui. Da quel giorno per molti è diventato affettuosamente “Angelo castagnatt”, un soprannome che custodiamo nel cuore con affetto''.
Ha concluso Frigerio: ''Nei suoi tanti racconti tornavano spesso il legame con la Chiesa, l’amicizia e il desiderio di fare del bene. Ecco perché oggi lo salutiamo con le parole della nostra preghiera degli alpini, chiedendogli di accompagnarci da lassù e di continuare a vegliare sul nostro gruppo, affinché possa proseguire nel solco tracciato anche grazie a lui. Che tu possa riposare sulle nostre cime, caro Angelo''.

Panzeri, come ricorda chi lo ha conosciuto, è stato una persona autentica: discreta ma presente, capace di unire il calore umano alla fermezza dei valori. Un alpino vero, che ha vissuto con semplicità e coerenza l’impegno per la comunità, la solidarietà verso il prossimo e l’amore per le tradizioni. Ha saputo essere custode di quei principi che oggi gli alpini si sentono chiamati a onorare e tramandare. Il suo modo di essere essenziale e sincero continuerà ad accompagnare il gruppo, anche da lassù.
La cerimonia per l’ultimo saluto si terrà mercoledì 18 giugno alle 10.30 nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso e proseguirà per il cimitero locale. Angelo Panzeri ha lasciato la moglie Anna con la quale ha condiviso oltre sessant’anni di matrimonio, i figli Donato, Luca e Luisa, oltre ai nipoti e al fratello.
Panzeri, però, si è distinto anche per un’esistenza spesa per il suo paese, Nibionno: per circa un ventennio è stato presidente della scuola d’infanzia don Luigi Boffa di Tabiago che sotto il suo mandato è stata ristrutturata all’interno e ha visto la nascita del servizio nido.
Angelo Panzeri con i ''suoi'' alpini e il sindaco Di Terlizzi nel giorno del suo 93esimo compleanno
Il sindaco Laura Di Terlizzi, appena appresa la notizia della sua dipartita, ha espresso il proprio cordoglio, ricordando i molteplici campi in cui il concittadino aveva prestato la sua opera, mettendosi a disposizione di chi aveva bisogno: ''A nome mio, dell'amministrazione comunale e di tutta la comunità nibionnese, desidero esprimere le più sentite condoglianze per la perdita del carissimo Angelo Panzeri. Alpino del nostro Gruppo comunale e da sempre impegnato nel sociale e profondamente legato alla scuola materna don Boffa di Tabiago, è stato una persona a cui la comunità deve molto. Da oggi, il nostro alpino decano è ''andato avanti'', ma il suo esempio e la sua dedizione resteranno vivi nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. La sua presenza ha lasciato un segno indelebile nella nostra comunità, e oggi ci stringiamo con affetto e vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di dolore''.
Sentimenti di rispettoso ricordo accompagnano in questo momento il gruppo alpini, nato circa un anno e mezzo fa. Claudio Frigerio, capogruppo delle penne nere di Nibionno, di Panzeri ricorda l’altruismo e la saggezza: ''Angelo è stato con noi fin dall’inizio. Quando il nostro gruppo alpino muoveva i primi passi, lui ha scelto di esserci, di dare una mano, di offrire la sua esperienza maturata in altre realtà associative. Anche se non era formalmente tra i soci fondatori, il suo contributo è stato fondamentale, soprattutto per me: mi ha dato la forza e l’incoraggiamento per credere in questo progetto. Era una persona solare, sempre pronta a ridere e scherzare, ma profondamente seria nei valori: il rispetto per il prossimo, il fare per il prossimo e la collaborazione. Questi erano i principi che guidavano il suo agire e che oggi continuiamo a portare avanti anche grazie a lui''.
Angelo Panzeri
Claudio Frigerio ha rievocato con emozione le parole espressa da Angelo Panzeri nel giorno del suo novantatreesimo compleanno, celebrato nella sede degli alpini: ''Ci ricordò l’importanza delle regole, dei valori e del rispetto. Per lui erano le fondamenta del nostro essere alpini e lo stesso vale per noi: sono valori che vanno mantenuti e rispettati'' ha proseguito il capogruppo. ''Ci sono tanti aneddoti legati a lui. Un ricordo che in molti stanno rievocando in questi tristi giorni è quello della prima castagnata del gruppo: Angelo volle essere presente a tutti i costi e, con il sorriso di sempre, si mise tra noi senza esitazione, facendo girare il burlone e arrostendo le castagne insieme a tutti. Un gesto semplice, ma che racconta tanto di lui. Da quel giorno per molti è diventato affettuosamente “Angelo castagnatt”, un soprannome che custodiamo nel cuore con affetto''.
Ha concluso Frigerio: ''Nei suoi tanti racconti tornavano spesso il legame con la Chiesa, l’amicizia e il desiderio di fare del bene. Ecco perché oggi lo salutiamo con le parole della nostra preghiera degli alpini, chiedendogli di accompagnarci da lassù e di continuare a vegliare sul nostro gruppo, affinché possa proseguire nel solco tracciato anche grazie a lui. Che tu possa riposare sulle nostre cime, caro Angelo''.
Panzeri, come ricorda chi lo ha conosciuto, è stato una persona autentica: discreta ma presente, capace di unire il calore umano alla fermezza dei valori. Un alpino vero, che ha vissuto con semplicità e coerenza l’impegno per la comunità, la solidarietà verso il prossimo e l’amore per le tradizioni. Ha saputo essere custode di quei principi che oggi gli alpini si sentono chiamati a onorare e tramandare. Il suo modo di essere essenziale e sincero continuerà ad accompagnare il gruppo, anche da lassù.
La cerimonia per l’ultimo saluto si terrà mercoledì 18 giugno alle 10.30 nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso e proseguirà per il cimitero locale. Angelo Panzeri ha lasciato la moglie Anna con la quale ha condiviso oltre sessant’anni di matrimonio, i figli Donato, Luca e Luisa, oltre ai nipoti e al fratello.
M.Mau.