''Rispetto'' la traccia più scelta

È interessante costatare che l’argomento più gettonato dei maturandi all’Esame di Stato quest’anno  è stato ‘Rispetto’ di Riccardo Maccioni scelto dal 40,3% dei candidati.

Il 15,4% ha scelto (attualità)’ L’indignazione è il motore del mondo sociale. Ma serve a qualcosa?’; il 13,6% (attualità) ‘I giovani, la mia speranza’ di Paolo Borsellino; il 12,8% (storico) ‘ Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo’ di Piers Brendon; l’8,2% (scientifico) ‘Un quarto d’era (geologica) di celebrità’ di Telmo Pievani; il 7,4% (letteratura) ‘Dal Diario (1943-1944), poesia Appendice I di Pier Paolo Pasolini; il 2,3% ‘Il Gattopardo’ Di Giuseppe di Lampedusa.

La traccia ‘Rispetto’ è la più gettonata: 39,3 % Licei; 39% Tecnici; 45,7% Professionali - i dati sono tratti da un’indagine campionaria rappresentativa a livello nazionale -.

Questo sondaggio permette, in parte, di costruire una mappa cognitiva e sociale dei giovani maturandi e di comprendere come si comportano nella realtà. Centrale è la dimensione intima, egoica, narcisistica, autocentrata di sé e attorno a sé. Il rispetto, anche se è declinato in vari modi, è qualcosa che ruota attorno alla sfera personale: il rispetto di Sé, per l’Altro, per gli affetti, per gli amici, per i compagni e per le regole. L’elenco si può allungare, ma in sostanza il rispetto ruota attorno alla propria dimensione personale e relazionale. Il raggio di azione non si estende oltre alla sfera del sé: è l’espressione di un processo relazionale orizzontale di vicinanza.

Il ‘Rispetto’ è stato indifferentemente il più gettonato dai vari ordini delle scuole superiori, proprio perché è un sentimento che accomuna e richiama il dilemma del porcospino di Schopenhauer: “Alcuni porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono il dolore delle spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali il freddo e il dolore. Tutto questo durò finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione”.

Il rispetto è quella posizione intermedia che permette di stare vicini e distanti: è quello che stanno cercando questi maturandi. Hanno bisogno di stabilire una regola per stare insieme evitando di farsi del male.

Gli altri argomenti proposti (temi) sono percepiti troppo lontani da sé, dalla dinamica vicinanza-distanza. Il mondo scientifico, criminoso, letterario è considerato altro da sé. La dimensione verticale del sapere e della conoscenza appare distante dal proprio mondo intimistico e gruppale. Il sapere e la conoscenza delle cose del mondo viene vissuta principalmente come una lezione da imparare e ripetere per ottenere il voto necessario per superare l’esame.

Orazio: “Mentre parliamo il tempo è già in fuga, come se provasse invidia di noi: cogli l’attimo, sperando il meno possibile nel domani” Orazio sbaglia, bisogna cogliere l’attimo per progettarsi nel domani. Se si vuole scrutare l’orizzonte, il futuro è indispensabile staccarsi dal mito del grande ventre: stare chiusi nel bozzolo fa male alla crescita e inaridisce il vigneto.
Dr.Enrico Magni, psicologo e giornalista
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