Annone: serata pubblica con il dr.Negri sullo stato di salute del lago

Qual è lo stato di salute del lago di Annone? A rispondere all’interrogativo la conferenza permanente dei sindaci che ha convocato il dottor Alberto Negri, il biologo del lago per un incontro pubblico. La partecipata assemblea pubblica si è tenuta mercoledì 25 giugno in Villa Cabella ad Annone Brianza, con i saluti istituzionali di Simone Scola, coordinatore della conferenza permanente dei sindaci e di Luca Caremi, consigliere delegato della Provincia di Lecco, di cui è stata data lettura di un messaggio. 
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Gli amministratori comunali intervenuti alla serata

Il lago di Annone, ha detto il biologo, è composto da ''due laghi con caratteristiche morfologiche è ambientali molto diverse, che richiedono quindi interventi diretti specifici. Entrambi nel recente passato hanno evidenziato condizioni di ipertrofia (fosforo > 100 ug/l) determinate in parte dalla presenza di elevati apporti esterni e in parte da un consistente carico interno di fosforo che si era accumulato e, in alcuni periodi dell’anno, risaliva dai sedimenti''.
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A destra il dottor Alberto Negri

Nel bacino est, quello di Oggiono, dal 2009 è attivo un impianto di aspirazione ipolimnica delle acque di fondo. ''Nel fondale, non c’è luce e questo comporta un’assenza di ossigeno e l’accumulo di composti tossici per la fauna acquatica e fosforo rilasciato dai sedimenti''. L’intervento di risanamento, che viene fatto nel periodo estivo (la fase di anossia dura circa cinque mesi, da giugno a ottobre), consiste nell’aspirazione delle acque di fondo che vengono fatte uscire nell’emissario e, dopo un trattamento preliminare, vengono immesse nel rio Torto. 
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Nel periodo estivo del 2024 le concentrazioni di fosforo si sono mantenute su livelli inferiori rispetto alle annate precedenti. Il rilascio di fosforo è mediato dal ferro, ma in linea generale, il fosforo negli ultimi due anni ha subito un incremento, quindi c’è stato un peggioramento. L’azoto ammoniacale, che è un composto tossico per la fauna ittica e rappresenta un notevole debito d’ossigeno in estate, dà un segnale negativo. Bene invece per la quantità di ossigeno che, nella circolazione autunnale ovvero il periodo critico dell’anno, si attesta ormai quasi sempre sopra la soglia minima. ''Le principali cause del peggioramento sono da ricercare nelle intense precipitazioni del periodo maggio-giugno che hanno attivato gli apporti da sfioratori di piena e dall'intervento sul collettore fognario presso l'immissario Bondi, con frequenti sversamenti durante i lavori di manutenzione. Ci vorrebbe attenzione maggiore sui lavori'' ha spiegato il biologo. 
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Per quanto riguarda l’impianto di aspirazione ipolimnica, la fase di attività dipende durante l’anno. ''Nel 2024 la concentrazione di fosforo prelevata sul fondo del lago è inferiore rispetto alle annate precedenti. Questo segnale indica che il carico interno sta diminuendo'' ha precisato Negri, andando poi ad analizzare nel dettaglio il bacino ovest (quello di Annone) dove dal 2024 è in atto un intervento di destratificazione termica. ''In estate quando l’ossigeno arrivava prossimo a zero sul fondo, c’era un rilascio immediato di ferro e fosforo. Lo scopo dell’intervento di risanamento è di non mandare a zero l’ossigeno sul fondo nei mesi estivi perché blocca il rilascio di ferro e fosforo. A riva c’è un compressore che insuffla aria e crea una turbolenza nel fondale'' ha aggiunto il biologo. 
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Nei mesi primaverili, ha concentrazione di fosforo sotto i 50 microgrammi/litro, mentre in estate raggiunge picchi di 150 microgrammi/litro. Da quando è partito l’impianto, l’ossigeno è sempre stato più alto rispetto alle annate precedenti. ''Nel 2024 si rileva un aumento della concentrazione di ossigeno, disciolto a livello del fondo e a 5 metri di profondità, dove nelle ultime annate durante la stagione estiva si raggiungevano condizioni di totale anossia. Nel 2024, a livello di fondo, le concentrazioni di componenti tossiche si sono ridotte. Il dato negativo è che i valori medi ponderati di fosforo totale non hanno avuto una grande variazione tra il 2015 e il 2024: è quello che al momento manca. Un altro dato da segnalare era un effetto prevedibile sin dall’inizio del progetto: la destratificazione avrebbe comportato un aumento delle temperature delle acque nel fondo. Questo può determinare un incremento dell’attività batterica e quindi del processo di ricircolo dei nutrienti e dunque la formazione di alghe''.
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Negri si è poi soffermato sulle concentrazioni degli immissari: ''Il Pramaggiore presenta condizioni di grave alterazione, con una concentrazione media di fosforo totale pari a 492 g/l. In particolare nel mese di agosto si rileva un valore massimo di 1.075 pg/l, di cui 924 ug/ come ortofosfato solubile. È importante sottolineare che questo composto risulta direttamente assimilabile dal popolamento algale e rappresenta quindi un potenziale fattore di innesco delle fioriture di cianobatteri. Nel 2025 la situazione è ulteriormente peggiorata, con il 50% dei valori di fosforo totale che superano 1 mg/l. La condizione attuale sembra derivare dai lavori in atto sulla rete fognaria. L'impatto negativo sul bacino ovest è quindi notevole e questa situazione è inaccettabile. Da non sottovalutare anche l'impatto del Pescone che, pur con valori di fosforo totale non così elevati, rappresenta l'immissario con la portata idrica nettamente più elevata. Nel mese di settembre, in condizioni di piena, l'apporto di fosforo era pari a 9 kg/giorno. La concentrazione di fosforo totale per questo immissario non dovrebbe quindi superare i 100 mg/l''. 
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Dario Strambini, dirigente del settore ambiente ed ecologia della Provincia di Lecco, ha commentato la relazione presentata ieri sera: ''È evidente che è stato indispensabile portare avanti la progettazione e la realizzazione di queste opere che stanno cercando di portare il bacino in una situazione ottimale da una situazione che era figlia di scarichi fognari non adatti, compresi quelli aziendali. Nel lago di Annone sono arrivati quantitativi di elementi chimici che si sono accumulati negli anni e per i quali dobbiamo gestire la situazione. Questi interventi del bacino ovest sono coperti dalla Provincia per un costo di 140.000 euro e da Regione attraverso una convenzione che si rinnova ogni 3 anni (il 2025 è l’anno del rinnovo): ci siederemo con la regione e capiremo se anche loro, come noi, vogliono proseguire. L’impianto del bacino est è totalmente a carico della provincia per circa 30.000 euro all’anno. Tutte queste spese devono trovare un supporto anche nel miglioramento della qualità dell’acqua degli immissari e bisogna trovare il modo di ridurre anche l’apporto di inquinanti''.
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Sull’intervento nel bacino ovest, l’obiettivo è creare uno strato di sedimento sano, quindi secondo il biologo occorre almeno un decennio di attività per vederne gli effetti. 
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Nel corso dell’incontro, Simone Scola, assessore del Comune di Civate, ha ribadito come il Lago di Annone sia da tempo al centro dell’attenzione delle amministrazioni locali e come quest’impegno sia riconosciuto anche da Regione Lombardia.
Chiara Narciso, sindaco di Oggiono, ha aggiunto: ''Cominciamo a vedere dati di efficacia. Quello che compete a noi amministratori è continuare a investire per mettere a norma le fognature e Lario Reti Holding sta avendo un occhio di riguardi per i Comuni afferenti al lago: da un po’ di anni non si facevano interventi importanti per la separazione delle acque, come stiamo facendo ora soprattutto in alcune zone del paese che erano rimaste con smaltimento delle acque miste''. 
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L’assessore del Comune di Galbiate Franco Limonta ha evidenziato l’impegno dell’amministrazione nel miglioramento degli immissari Cologna e Bondì, mentre il sindaco di Suello Giacomo Valsecchi ha voluto sottolineare l’interesse concreto del suo Comune a collaborare attivamente con gli enti coinvolti per affrontare insieme le problematiche esistenti. Il sindaco di Annone Luca Marsigli ha confermato la disponibilità a lavorare in rete: ''Grazie a chi mi ha preceduto, la rete fognaria di annone è sdoppiata per oltre l’80% e ora stiamo andando avanti con Lario Reti Holding. Bisogna lavorare in sinergia tra Comuni, Regione e Provincia per convenire un progetto d’insieme per la salute del lago''.
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Numerosi gli interventi del pubblico che ha dimostrato un grande interesse verso la tematica. L’impegno istituzionale resta forte, ma i dati raccolti nel 2024 indicano che il percorso di risanamento è ancora lungo. Sono necessari investimenti continui, coordinamento tra gli enti e una gestione attenta per evitare ulteriori pressioni sul delicato equilibrio dell’ecosistema lacustre.
M.Mau.
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