Missaglia, BriUp si presenta: al via un weekend di eventi, tra musica e arte
Nella serata di giovedì 26 giugno, durante la presentazione riservata a staff e amici, è stata svelata la quarta edizione del festival BriUp, ormai punto di riferimento nella cultura giovanile della Brianza. L’evento si svolgerà nel Monastero della Misericordia di Missaglia, che per la seconda volta ospita la manifestazione, a testimonianza di un legame sempre più stretto con il territorio e le sue istituzioni.

''Siamo felici di tornare in questo luogo speciale che rispecchia lo spirito del festival'' ha dichiarato Davide Tagliabue, presidente di BriUp. Nato nel 2022, il festival si è ampliato mantenendo un’identità fresca e innovativa. ''Vogliamo creare uno spazio di aggregazione culturale sano, dove i giovani possano esprimersi e incontrarsi'' ha aggiunto, sottolineando l’importanza di promuovere relazioni autentiche e occasioni di crescita condivisa.

La selezione artistica spazia dalla musica alle arti visive, con attenzione a talenti emergenti e proposte innovative, e ogni dettaglio è curato con passione, dall’accoglienza all’offerta enogastronomica, che ogni anno propone un menù diverso a base di prodotti a chilometro zero di alta qualità, grazie all’impegno dei volontari.

Il festival può contare sul patrocinio di sedici comuni e sul sostegno della Fondazione Comunitaria delle Chiese e del bando Arti dal Vivo, che da quattro anni accompagnano la crescita di BriUp, oltre sessanta volontari animeranno l’evento, riconoscibili dalle magliette celesti con scritte arancioni, e rappresentano il cuore pulsante della manifestazione.

Un punto di forza è la collaborazione con l’associazione Avis, tra cui la sezione di Missaglia, che lo scorso anno ha raggiunto un record di nuovi potenziali donatori proprio grazie alla visibilità che è stata data loro durante lo scorso BriUp festival; quest’anno l’Avis avrà inoltre uno spazio dedicato nel chiostro del monastero, a conferma dell’impegno sociale che caratterizza l’evento.

Durante la serata si è svolta inoltre l’inaugurazione delle due mostre di quest’anno, a partire da "Domenica", seguita dalla seconda mostra e da una performance a sorpresa.

"Domenica" riflette sul tema della giornata tradizionalmente dedicata al riposo, oggi sempre più difficile in un’epoca votata alla produttività e allo svago compulsivo. Le opere di Paolo Shuai Peng, Martino Santori, Thomas Bentivoglio e Valentina Lorenzi, esposte nelle quattro sale affacciate al chiostro, raccontano la provincia come luogo di creatività e riflessione, offrendo bellezza nascosta e autenticità lontano dal consumismo.

"Persistence" di Peng esplora il gesto meditativo di scrivere con l’acqua sulla pietra, simbolo di forza vitale; "ZZZ" di Santori, che mette in scena una domenica oziosa come fuga dal mondo produttivo; "Lettere" di Bentivoglio, che illumina la memoria delle periferie urbane; espone "Non ci sono" di Lorenzi, un’opera poetica e rituale che trasforma la parola scritta in gesto palpabile.

La mostra è curata da MANDRA (Sandra Beccaro e Marta Chinellato), che hanno ringraziato BriUp e gli artisti, spiegando come il tema della mediocrità sia stato interpretato come terreno fertile di riflessione, le curatrici hanno inoltre presentato l’installazione di Camilla Dalmazio, legata al concetto di idrofemminismo e alla nuova rabdomante, che invita a pensarsi come acqua in connessione con il mondo, utilizzando abiti e materiali realizzati da Emi BioLab.

A seguire, è stato presentato il laboratorio Grow, ideato da Giovanna e Miki per avvicinare generazioni e mondi diversi attraverso un deck di carte che stimola conversazioni profonde e significative in un progetto che mira a scuotere lo ''stato delle cose'', superando la polarizzazione sociale e generazionale.

La prima fase del laboratorio prevede un ''warm up'' in movimento, con frasi pensate per favorire l’apertura e l’incontro autentico, seguito da conversazioni libere. Grow si propone come occasione per recuperare il dialogo diretto in un’epoca dominata dalle interazioni virtuali.

Dopo una serata di anteprima senza musica né cibo, da oggi venerdì 27 giugno il festival offrirà un ricco programma di eventi musicali e gastronomici, invitando tutti a partecipare con entusiasmo. ''Vogliamo che BriUp sia un momento di festa e crescita, un luogo dove divertirsi, incontrarsi e costruire qualcosa di nuovo insieme'' ha concluso Tagliabue.

Il festival ringrazia sponsor, volontari, istituzioni e sostenitori per rendere possibile questa avventura, confermandosi come punto di riferimento per la cultura giovanile e la comunità locale.
L'installazione di Camilla Dalmazio
''Siamo felici di tornare in questo luogo speciale che rispecchia lo spirito del festival'' ha dichiarato Davide Tagliabue, presidente di BriUp. Nato nel 2022, il festival si è ampliato mantenendo un’identità fresca e innovativa. ''Vogliamo creare uno spazio di aggregazione culturale sano, dove i giovani possano esprimersi e incontrarsi'' ha aggiunto, sottolineando l’importanza di promuovere relazioni autentiche e occasioni di crescita condivisa.
Davide Tagliabue
La selezione artistica spazia dalla musica alle arti visive, con attenzione a talenti emergenti e proposte innovative, e ogni dettaglio è curato con passione, dall’accoglienza all’offerta enogastronomica, che ogni anno propone un menù diverso a base di prodotti a chilometro zero di alta qualità, grazie all’impegno dei volontari.
''Lettere'' di Thomas Bentivoglio
Il festival può contare sul patrocinio di sedici comuni e sul sostegno della Fondazione Comunitaria delle Chiese e del bando Arti dal Vivo, che da quattro anni accompagnano la crescita di BriUp, oltre sessanta volontari animeranno l’evento, riconoscibili dalle magliette celesti con scritte arancioni, e rappresentano il cuore pulsante della manifestazione.
Un punto di forza è la collaborazione con l’associazione Avis, tra cui la sezione di Missaglia, che lo scorso anno ha raggiunto un record di nuovi potenziali donatori proprio grazie alla visibilità che è stata data loro durante lo scorso BriUp festival; quest’anno l’Avis avrà inoltre uno spazio dedicato nel chiostro del monastero, a conferma dell’impegno sociale che caratterizza l’evento.

Durante la serata si è svolta inoltre l’inaugurazione delle due mostre di quest’anno, a partire da "Domenica", seguita dalla seconda mostra e da una performance a sorpresa.
"Domenica" riflette sul tema della giornata tradizionalmente dedicata al riposo, oggi sempre più difficile in un’epoca votata alla produttività e allo svago compulsivo. Le opere di Paolo Shuai Peng, Martino Santori, Thomas Bentivoglio e Valentina Lorenzi, esposte nelle quattro sale affacciate al chiostro, raccontano la provincia come luogo di creatività e riflessione, offrendo bellezza nascosta e autenticità lontano dal consumismo.

"Persistence" di Peng esplora il gesto meditativo di scrivere con l’acqua sulla pietra, simbolo di forza vitale; "ZZZ" di Santori, che mette in scena una domenica oziosa come fuga dal mondo produttivo; "Lettere" di Bentivoglio, che illumina la memoria delle periferie urbane; espone "Non ci sono" di Lorenzi, un’opera poetica e rituale che trasforma la parola scritta in gesto palpabile.
La mostra è curata da MANDRA (Sandra Beccaro e Marta Chinellato), che hanno ringraziato BriUp e gli artisti, spiegando come il tema della mediocrità sia stato interpretato come terreno fertile di riflessione, le curatrici hanno inoltre presentato l’installazione di Camilla Dalmazio, legata al concetto di idrofemminismo e alla nuova rabdomante, che invita a pensarsi come acqua in connessione con il mondo, utilizzando abiti e materiali realizzati da Emi BioLab.
Giovanna e Miki, laboratorio Grow
A seguire, è stato presentato il laboratorio Grow, ideato da Giovanna e Miki per avvicinare generazioni e mondi diversi attraverso un deck di carte che stimola conversazioni profonde e significative in un progetto che mira a scuotere lo ''stato delle cose'', superando la polarizzazione sociale e generazionale.
Paolo Shuai Peng
La prima fase del laboratorio prevede un ''warm up'' in movimento, con frasi pensate per favorire l’apertura e l’incontro autentico, seguito da conversazioni libere. Grow si propone come occasione per recuperare il dialogo diretto in un’epoca dominata dalle interazioni virtuali.
L'installazione Persistence
Dopo una serata di anteprima senza musica né cibo, da oggi venerdì 27 giugno il festival offrirà un ricco programma di eventi musicali e gastronomici, invitando tutti a partecipare con entusiasmo. ''Vogliamo che BriUp sia un momento di festa e crescita, un luogo dove divertirsi, incontrarsi e costruire qualcosa di nuovo insieme'' ha concluso Tagliabue.

Il festival ringrazia sponsor, volontari, istituzioni e sostenitori per rendere possibile questa avventura, confermandosi come punto di riferimento per la cultura giovanile e la comunità locale.
I.M.