Missaglia, tetto pericolante: arriva un'ordinanza urgente

Un'ordinanza urgente per la messa in sicurezza di una porzione di Cascina Tegnoso, storico edificio che affaccia su Via Moneta, l'arteria che collega fra loro le località Contra e Maresso, a Missaglia.
A firmarlo, nelle scorse ore, è stato il sindaco Paolo Redaelli, prendendo atto delle condizioni di potenziale pericolo dell'immobile, residenza estiva di Ernesto Teodoro Moneta, unico italiano destinatario del premio Nobel per la Pace nel 1907, le cui spoglie riposano nel cimitero del paese. Proprio nella tenuta di campagna di Contra il giornalista e patriota italiano era solito trascorrere dei momenti di pausa dalla frenesìa della città in compagnia della moglie Ersilia Caglio.
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Diverse le segnalazioni verbali pervenute negli ultimi tempi all'amministrazione comunale, così come all'ufficio tecnico - settore lavori pubblici - circa la possibile caduta di parti esterne (calcinacci, coppi) dalla struttura residenziale.
Il documento firmato dal primo cittadino prende dunque atto dello stato di ''cattiva manutenzione della copertura del fabbricato'', a causa del quale ''si è constatata la pericolosità di alcune parti del tetto del fabbricato, tanto da esporre a rischio i passanti e i veicoli che transitano sulla via comunale che fiancheggia l'immobile''.
Una situazione che - come riporta l'ordinanza - ''costituisce pericolo per la pubblica incolumità e per la circolazione stradale''. ''Tali pericoli - prosegue il documento - devono essere al più presto eliminati per garantire la sicurezza sia dei pedoni che degli automezzi''.
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A questo proposito il sindaco ordina alla proprietaria dell’immobile per la parte interessata ''a provvedere con estrema urgenza, e comunque entro e non oltre quindici (15) giorni, all’eliminazione dei pericoli mediante la messa in sicurezza dell’immobile e delle strutture pericolanti riguardanti lo stabile che si affaccia su via Moneta, al fine di eliminare i pericoli per la pubblica e privata incolumità e per la viabilità dell’area adiacente il fabbricato''.
In caso di inadempienza al provvedimento ''detti lavori verranno eseguiti d'ufficio con spese, inerenti e susseguenti, a carico degli interessati e gli stessi saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell'art. 650 e 677 del Codice Penale'' si legge ancora nel documento, notificato alla proprietà dell'immobile e per conoscenza a Procura, Prefettura, Carabinieri, Polizia Locale e Ufficio Tecnico.
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