Missaglia: BriUp Festival, il bilancio è più che positivo
Il BriUp Festival 2025, svoltosi dal 27 al 29 giugno e giunto alla conclusione ieri sera, nella cornice del Monastero della Misericordia di Missaglia, si è confermato come uno degli appuntamenti culturali più attesi della Brianza.
Giunto alla sua quarta edizione, il festival multidisciplinare e gratuito ha proposto tre giorni di musica, arte visiva, performance e talk, ruotando attorno al tema della mediocrità come condizione creativa.

Il programma ha unito artisti locali e internazionali, con particolare attenzione ai linguaggi emergenti e alla valorizzazione della provincia come spazio di creazione e possibilità, offrendo anche mostre d’arte, laboratori, cibo a chilometro zero e la birra artigianale ''BeerUp'' creata per l’occasione.
L’evento è stato reso possibile grazie all’impegno di oltre cento volontari under 30 e al sostegno di numerosi comuni e partner del territorio, mantenendo un forte focus su inclusione, sostenibilità e accessibilità.

Le tre giornate sono state appunto dense di musica, performance, mostre e incontri, mettendo in campo un programma che ha visto alternarsi sul palco artisti come Vvargie, Mesosouna, Planet Opal, Mont Baud, Ataya, Selin, Yusbwoi, Fusaifusa, Bantukemistry, MVMA, SMIYYA, Marco Bordini, Vanarin e Mombao.

Le performance hanno coinvolto Alessandra, Roberta Indothi, la coreografa internazionale Leila Ka, Alessandra Marino e Giulia Corselli, mentre le mostre hanno visto la partecipazione di Loto Carnea, Camilla Dalmazio, Valentina Lorenzi, Martina Santori, Shaui Peng Paolo e Thomas Bentivoglio.

Tra gli appuntamenti speciali, il laboratorio con Grow e la performance di Camilla Dalmazio per l’opening, la musica nel chiostro con Dario Cardelli e Daniel Kolle e il talk curato dal Collettivo Mandra.

L’evento si è dunque concluso con un bilancio decisamente positivo, confermando le aspettative e superando le previsioni in termini di affluenza e qualità artistica; nei tre giorni di manifestazione, il pubblico è stato numeroso e costantemente coinvolto, dimostrando un grande interesse e partecipazione che hanno reso l’atmosfera vibrante e ricca di energia.

Dal punto di vista artistico, ogni serata ha saputo esprimere un’anima diversa, creando un percorso variegato e stimolante che ha saputo soddisfare gusti e sensibilità differenti, con performance pomeridiane altrettanto apprezzate, tra cui spicca la presenza internazionale della coreografa Leila K, il cui intervento ha riscosso un notevole successo.

La giornata di domenica ha mantenuto alto il livello di partecipazione e coinvolgimento, confermando la continuità di interesse anche nella fase finale dell’evento, mentre il sabato si è rivelato il momento di maggiore affluenza, come da tradizione.
Complessivamente, BriUp si è dimostrato un evento ben organizzato e artisticamente valido, capace di attrarre e soddisfare un pubblico ampio e variegato, lasciando un segno positivo e promettente per le edizioni future.

''Siamo davvero felici di come sono andati questi tre giorni: c’è stato tantissimo pubblico e vogliamo ringraziare tutte le persone che sono venute nel corso del festival'' ha dichiarato Davide Tagliabue, presidente di BriUp. ''Come al solito, sabato è stata la serata più partecipata, domenica quella un po’ più defaticante, ma tutte e tre sono state molto apprezzate. Siamo davvero contenti e orgogliosi del risultato''.

La quarta edizione di BriUp si chiude, dunque, con entusiasmo e soddisfazione, confermando il festival come uno degli appuntamenti culturali più vivaci e innovativi della Brianza. La ricchezza del programma, la varietà degli artisti coinvolti e la risposta calorosa del pubblico hanno dimostrato quanto sia forte il desiderio di cultura, condivisione e sperimentazione sul territorio.

L’impegno dei volontari, la presenza di artisti internazionali e la partecipazione attiva della comunità sono stati ingredienti fondamentali di un successo che promette di crescere ancora nelle prossime edizioni, BriUp si conferma così non solo come un evento, ma come una vera e propria esperienza collettiva, capace di ''colmare un vuoto'' e lasciare un segno positivo, creativo e inclusivo per tutta la provincia.
Giunto alla sua quarta edizione, il festival multidisciplinare e gratuito ha proposto tre giorni di musica, arte visiva, performance e talk, ruotando attorno al tema della mediocrità come condizione creativa.

Il programma ha unito artisti locali e internazionali, con particolare attenzione ai linguaggi emergenti e alla valorizzazione della provincia come spazio di creazione e possibilità, offrendo anche mostre d’arte, laboratori, cibo a chilometro zero e la birra artigianale ''BeerUp'' creata per l’occasione.
L’evento è stato reso possibile grazie all’impegno di oltre cento volontari under 30 e al sostegno di numerosi comuni e partner del territorio, mantenendo un forte focus su inclusione, sostenibilità e accessibilità.

Le tre giornate sono state appunto dense di musica, performance, mostre e incontri, mettendo in campo un programma che ha visto alternarsi sul palco artisti come Vvargie, Mesosouna, Planet Opal, Mont Baud, Ataya, Selin, Yusbwoi, Fusaifusa, Bantukemistry, MVMA, SMIYYA, Marco Bordini, Vanarin e Mombao.

Le performance hanno coinvolto Alessandra, Roberta Indothi, la coreografa internazionale Leila Ka, Alessandra Marino e Giulia Corselli, mentre le mostre hanno visto la partecipazione di Loto Carnea, Camilla Dalmazio, Valentina Lorenzi, Martina Santori, Shaui Peng Paolo e Thomas Bentivoglio.

Tra gli appuntamenti speciali, il laboratorio con Grow e la performance di Camilla Dalmazio per l’opening, la musica nel chiostro con Dario Cardelli e Daniel Kolle e il talk curato dal Collettivo Mandra.

L’evento si è dunque concluso con un bilancio decisamente positivo, confermando le aspettative e superando le previsioni in termini di affluenza e qualità artistica; nei tre giorni di manifestazione, il pubblico è stato numeroso e costantemente coinvolto, dimostrando un grande interesse e partecipazione che hanno reso l’atmosfera vibrante e ricca di energia.

Dal punto di vista artistico, ogni serata ha saputo esprimere un’anima diversa, creando un percorso variegato e stimolante che ha saputo soddisfare gusti e sensibilità differenti, con performance pomeridiane altrettanto apprezzate, tra cui spicca la presenza internazionale della coreografa Leila K, il cui intervento ha riscosso un notevole successo.

La giornata di domenica ha mantenuto alto il livello di partecipazione e coinvolgimento, confermando la continuità di interesse anche nella fase finale dell’evento, mentre il sabato si è rivelato il momento di maggiore affluenza, come da tradizione.
Complessivamente, BriUp si è dimostrato un evento ben organizzato e artisticamente valido, capace di attrarre e soddisfare un pubblico ampio e variegato, lasciando un segno positivo e promettente per le edizioni future.

''Siamo davvero felici di come sono andati questi tre giorni: c’è stato tantissimo pubblico e vogliamo ringraziare tutte le persone che sono venute nel corso del festival'' ha dichiarato Davide Tagliabue, presidente di BriUp. ''Come al solito, sabato è stata la serata più partecipata, domenica quella un po’ più defaticante, ma tutte e tre sono state molto apprezzate. Siamo davvero contenti e orgogliosi del risultato''.

La quarta edizione di BriUp si chiude, dunque, con entusiasmo e soddisfazione, confermando il festival come uno degli appuntamenti culturali più vivaci e innovativi della Brianza. La ricchezza del programma, la varietà degli artisti coinvolti e la risposta calorosa del pubblico hanno dimostrato quanto sia forte il desiderio di cultura, condivisione e sperimentazione sul territorio.

L’impegno dei volontari, la presenza di artisti internazionali e la partecipazione attiva della comunità sono stati ingredienti fondamentali di un successo che promette di crescere ancora nelle prossime edizioni, BriUp si conferma così non solo come un evento, ma come una vera e propria esperienza collettiva, capace di ''colmare un vuoto'' e lasciare un segno positivo, creativo e inclusivo per tutta la provincia.
I.M.