Bosisio: alberi vicini al Canoa Club tra i monumentali
Il Canoa Club Bosisio (C.C.B.) ha un motivo in più per essere orgoglioso del suo legame con il territorio: i maestosi alberi monumentali che sorgono nelle immediate vicinanze della sua sede, proprio lungo le acque del Lago di Pusiano. Questi alberi, simbolo di storia e natura, come segnalato da Lake Pusiano eco team, sono stati infatti inseriti nel Registro degli Alberi Monumentali Italiani (RAMI), un riconoscimento che celebra il loro pregio naturalistico e culturale
Queste piante offrono un prezioso riparo dal caldo intenso e dalle temperature sempre più elevate ai frequentatori del canoa club che, proprio al riparo dalla calura''trascorrono, sicuramente, tanti momenti felici e spensierati" ricordano i volontari di Lake Pusiano eco team.
Non si tratta di una risorsa solo per il club, ma di un patrimonio per tutta la comunità. Il Registro degli Alberi Monumentali Italiani (RAMI) è un'organizzazione di volontariato che si occupa di censire e tutelare gli alberi monumentali, quelli di maggior valore storico, botanico e paesaggistico. In Lombardia, sono ben 2.481 gli alberi censiti, di cui 959 solo nella provincia di Lecco. Bosisio Parini vanta ben 19 esemplari, tra cui la Sofora del Giappone (Styphnolobium japonicum [L.] Schott ex Endl.), di rilevanza regionale, e il Calocedro (Calocedrus decurrens [Torr.] Florin), di rilevanza locale, che si trovano proprio nei pressi della sede del C.C.B. "e per questo motivo – dicono i volontari - sono stati ribattezzati entrambi del Canoa Club", simboli non solo per la città ma anche per gli sportivi che frequentano la zona.
Oltre a questi, altri esemplari di grande valore si trovano nel Comune, in particolare nelle ville private, per un totale di 19 essenze: il Faggio a foglie di felce di Villa Carla Mira, il Faggio pendulo della stessa villa, i Tassi di Villa Carla Mira, la Magnolia di Villa Appiani Banfi Cantù, e molti altri. Questi alberi, però, essendo situati in residenze private, sono visibili solo in occasioni particolari come eventi privati o giornate "porte aperte" organizzate con la collaborazione di enti come la Pro Loco.
L'inserimento di questi alberi nel RAMI ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza, il rispetto e la tutela degli alberi monumentali in Italia. Come sottolineato dagli esperti, "alberi antichi, carichi di storia, che hanno intrecciato la loro esistenza a quella degli uomini attraverso le generazioni", sono una testimonianza di resilienza e forza. "Osservarli nel contesto territoriale attuale, studiandone gli aspetti vitali, può aiutarci a conoscere meglio anche le nostre radici e ad apprendere la resilienza necessaria ad affrontare le problematiche ambientali in atto".
Se si è interessati a esplorare il resto del patrimonio arboreo italiano e scoprire altri esemplari di valore, è possibile consultare il sito ufficiale del Registro degli Alberi Monumentali Italiani (RAMI): https://ilregistrodeglialberi.it/

Non si tratta di una risorsa solo per il club, ma di un patrimonio per tutta la comunità. Il Registro degli Alberi Monumentali Italiani (RAMI) è un'organizzazione di volontariato che si occupa di censire e tutelare gli alberi monumentali, quelli di maggior valore storico, botanico e paesaggistico. In Lombardia, sono ben 2.481 gli alberi censiti, di cui 959 solo nella provincia di Lecco. Bosisio Parini vanta ben 19 esemplari, tra cui la Sofora del Giappone (Styphnolobium japonicum [L.] Schott ex Endl.), di rilevanza regionale, e il Calocedro (Calocedrus decurrens [Torr.] Florin), di rilevanza locale, che si trovano proprio nei pressi della sede del C.C.B. "e per questo motivo – dicono i volontari - sono stati ribattezzati entrambi del Canoa Club", simboli non solo per la città ma anche per gli sportivi che frequentano la zona.

L'inserimento di questi alberi nel RAMI ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza, il rispetto e la tutela degli alberi monumentali in Italia. Come sottolineato dagli esperti, "alberi antichi, carichi di storia, che hanno intrecciato la loro esistenza a quella degli uomini attraverso le generazioni", sono una testimonianza di resilienza e forza. "Osservarli nel contesto territoriale attuale, studiandone gli aspetti vitali, può aiutarci a conoscere meglio anche le nostre radici e ad apprendere la resilienza necessaria ad affrontare le problematiche ambientali in atto".

