Lago di Pusiano: avvistato il gambero rosso 'killer'
Nuovo avvistamento del temuto "gambero killer" è stato segnalato nei pressi della foce del Lambrone, prontamente comunicato alle autorità competenti. Il Procambarus clarkii, noto anche come gambero rosso della Louisiana o "gambero killer", ''è una specie invasiva originaria degli Stati Uniti meridionali, introdotta in Europa a partire dagli anni '80 per scopi alimentari e di acquacoltura. La specie ha trovato un habitat ideale nei corsi d’acqua e nei laghi italiani, diffondendosi rapidamente a scapito delle specie autoctone'' ricordano i volontari di Lake Pusiano eco team.
Questo crostaceo è particolarmente aggressivo, si riproduce molto velocemente e ''si adatta a condizioni ambientali estremamente variabili. Scava tane profonde lungo le sponde e si nutre voracemente di tutto: insetti acquatici, uova di anfibi, piccoli pesci, piante acquatiche. In pratica, alterando drasticamente gli equilibri ecologici, mette a rischio la biodiversità locale".

Riconoscerlo è abbastanza facile: ''Il gambero della Louisiana, che può arrivare a misurare fino a venti centimetri di lunghezza, è facilmente riconoscibile per il suo colore rosso scuro, il carapace ruvido e la presenza di una spina alla base delle chele''.
L’impatto di questa specie sull'ecosistema è devastante: ''A farne le spese sono soprattutto i gamberi di fiume autoctoni, come l'Austropotamobius pallipes, già minacciati dalla "peste del gambero" (una malattia fungina di cui il gambero rosso è portatore sano, senza subirne gli effetti), ma anche numerose altre specie di anfibi, rettili e uccelli, che dipendono dagli ecosistemi d'acqua dolce, ne risentono'' aggiungono i membri del gruppo.
Purtroppo, i gamberi autoctoni sono diventati particolarmente rari nel nostro territorio, anche a causa dell'inquinamento delle acque interne. Ricordano i volontari: ''Per questo motivo, i gamberi d'acqua dolce sono considerati una specie protetta sia a livello nazionale che a livello europeo. Inoltre, sono ritenuti organismi di particolare pregio per i laghi ed i corsi d'acqua in quanto, essendo molto sensibili all’inquinamento, rappresentano un ottimo bioindicatore. Purtroppo, gli avvistamenti del "gambero killer" al Lago di Pusiano, seppur episodici, non sono una novità. Piuttosto, sono il segnale evidente di una diffusione in atto, che non si può e non si deve ignorare. Il rischio è che la specie colonizzi l'ambiente lacustre in modo preponderante, rendendo ancora più difficile un intervento eventuale di eradicazione o contenimento''.

Per tutti questi motivi, come suggeriscono da Lake Pusiano eco team, è fondamentale segnalare ogni avvistamento alle autorità competenti, come l'Osservatorio sulle Specie Aliene Invasive, attivato da Regione Lombardia, che monitora costantemente gli avvistamenti e aggiorna il proprio database. ''L’elaborazione dei dati di monitoraggio, relativi alla distribuzione delle specie alloctone di gambero, può essere utilizzata per stimare il rischio di diffusione della malattia (peste del gambero), incrementando i controlli ove necessario. Può anche servire a programmare interventi puntuali di contenimento o eradicazione dei gamberi alieni, laddove il rischio di contatto con l'Austropotamobius pallipes sia più elevato, e a definire linee guida per evitare la diffusione accidentale delle spore dell’infezione fungina''.
L’eradicazione o il contenimento del gambero killer dipende anche dalla consapevolezza e dalla collaborazione dei cittadini, che i volontari di Lake Pusiano eco team vogliono stimolare.
Questo crostaceo è particolarmente aggressivo, si riproduce molto velocemente e ''si adatta a condizioni ambientali estremamente variabili. Scava tane profonde lungo le sponde e si nutre voracemente di tutto: insetti acquatici, uova di anfibi, piccoli pesci, piante acquatiche. In pratica, alterando drasticamente gli equilibri ecologici, mette a rischio la biodiversità locale".

Riconoscerlo è abbastanza facile: ''Il gambero della Louisiana, che può arrivare a misurare fino a venti centimetri di lunghezza, è facilmente riconoscibile per il suo colore rosso scuro, il carapace ruvido e la presenza di una spina alla base delle chele''.
L’impatto di questa specie sull'ecosistema è devastante: ''A farne le spese sono soprattutto i gamberi di fiume autoctoni, come l'Austropotamobius pallipes, già minacciati dalla "peste del gambero" (una malattia fungina di cui il gambero rosso è portatore sano, senza subirne gli effetti), ma anche numerose altre specie di anfibi, rettili e uccelli, che dipendono dagli ecosistemi d'acqua dolce, ne risentono'' aggiungono i membri del gruppo.
Purtroppo, i gamberi autoctoni sono diventati particolarmente rari nel nostro territorio, anche a causa dell'inquinamento delle acque interne. Ricordano i volontari: ''Per questo motivo, i gamberi d'acqua dolce sono considerati una specie protetta sia a livello nazionale che a livello europeo. Inoltre, sono ritenuti organismi di particolare pregio per i laghi ed i corsi d'acqua in quanto, essendo molto sensibili all’inquinamento, rappresentano un ottimo bioindicatore. Purtroppo, gli avvistamenti del "gambero killer" al Lago di Pusiano, seppur episodici, non sono una novità. Piuttosto, sono il segnale evidente di una diffusione in atto, che non si può e non si deve ignorare. Il rischio è che la specie colonizzi l'ambiente lacustre in modo preponderante, rendendo ancora più difficile un intervento eventuale di eradicazione o contenimento''.

Per tutti questi motivi, come suggeriscono da Lake Pusiano eco team, è fondamentale segnalare ogni avvistamento alle autorità competenti, come l'Osservatorio sulle Specie Aliene Invasive, attivato da Regione Lombardia, che monitora costantemente gli avvistamenti e aggiorna il proprio database. ''L’elaborazione dei dati di monitoraggio, relativi alla distribuzione delle specie alloctone di gambero, può essere utilizzata per stimare il rischio di diffusione della malattia (peste del gambero), incrementando i controlli ove necessario. Può anche servire a programmare interventi puntuali di contenimento o eradicazione dei gamberi alieni, laddove il rischio di contatto con l'Austropotamobius pallipes sia più elevato, e a definire linee guida per evitare la diffusione accidentale delle spore dell’infezione fungina''.
L’eradicazione o il contenimento del gambero killer dipende anche dalla consapevolezza e dalla collaborazione dei cittadini, che i volontari di Lake Pusiano eco team vogliono stimolare.
