Monticello, SP54: i progetti per potenziare la sicurezza non convincono i residenti

Il clima è stato - come da previsioni - piuttosto vivace, durante l'assemblea pubblica convocata ieri sera dal Comune di Monticello per ''fare il punto'' sui lavori previsti lungo la SP54
Un incontro organizzato in risposta alle due petizioni protocollate in municipio nelle scorse settimane, a seguito del tragico sinistro stradale costato la vita a Rossana Righi. La 79enne era stata - come si ricorderà - travolta da un veicolo mentre stava attraversando l'arteria provinciale in corrispondenza del bar Cheers. Un drammatico episodio che ha riacceso i riflettori sulla pericolosità della SP54, con i residenti delle località Casirago e Sorino che hanno messo nero su bianco, una serie di richieste all'Amministrazione, esortandola ad intervenire celermente.
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Al microfono il sindaco Alessandra Hofmann

''Ho preferito convocare un incontro pubblico per metterci la faccia'' ha esordito il sindaco, nonchè presidente della Provincia di Lecco, Alessandra Hofmann. ''Questa strada non è stata dimenticata dal Comune. I tempi però, sono diversi da quelli di un privato: servono una programmazione e un iter autorizzativo, che questa sera vi illustreremo. Il percorso per la messa in sicurezza della SP54 - ha proseguito la prima cittadina - è iniziato nel 2022 quando Monticello ha avviato un'interlocuzione con i comuni di Cernusco, Missaglia e Montevecchia, oltre che con la Provincia, commissionando poi uno studio di fattibilità''.
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Hofmann ha ricordato che, a seguito dell'analisi condotta sull'arteria è emersa la necessità di realizzare in prima battuta - quale intervento prioritario - una rotonda al confine fra Missaglia e Montevecchia, in corrispondenza con Via Kennedy. ''Non significa che gli altri lavori previsti non saranno realizzati'' ha aggiunto, ricordando la scelta - formalizzata nell'ultimo consiglio comunale - di finanziare con l'avanzo di bilancio 2024, la progettazione delle opere previste sul territorio monticellese, partendo dalle tre indicate dallo studio nel tratto fra la rotonda di Casirago e il confine con Missaglia.
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Dopo l'introduzione tecnica affidata all'ingegner Fabio Valsecchi, dirigente del settore viabilità della Provincia di Lecco, sono stati gli ingegneri Daniele Romanò e Loris Molteni, i tecnici dello studio TRM che si è occupato di redigere lo studio di fattibilità, ad illustrare - dapprima i dati relativi alla SP54 nel tratto fra Cernusco e Monticello - e in seconda battuta gli interventi previsti in paese.
Dall'indagine svolta è emerso che dall'arteria - nei giorni feriali - transitano 1500/1600 veicoli all'ora; flussi importanti che si attenuano il sabato e la domenica e che risultano più elevati proprio nel tratto che collega Missaglia a Monticello. 
''La maggior parte dei mezzi non rispettano i limiti di velocità'' hanno aggiunto i tecnici di TRM, precisando poi che la SP54 risulta la terza arteria lecchese con la maggiore incidentalità. Il tratto più critico è quello missagliese, con 30 incidenti per km avvenuti fra il 2006 e il 2021. Più basso il dato relativo a Monticello, con 16 sinistri per km nello stesso periodo in esame.
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Il nuovo marciapiede previsto lungo la SP54 all'altezza di Via Risorgimento

Spazio dunque alla disamina degli interventi previsti dallo studio di fattibilità, peraltro già resi noti dalla stampa negli scorsi mesi. Nel tratto in prossimità di Via Risorgimento - dove la velocità dei mezzi in transito risulta particolarmente sostenuta - è previsto un marciapiede a margine della carreggiata, poichè quello esistente contempla una barriera architettonica.
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L'attraversamento pedonale con isola salvagente fra il bar Cheers e la stazione IP

Per quanto riguarda invece l'attraversamento di Via Europa, scenario dell'ultimo sinistro mortale, l'intenzione è quella di traslare più a sud le ''strisce'', installando un'isola salvagente al centro della carreggiata, con un'illuminazione a tutela dei pedoni. Infine in prossimità della rotonda di Casirago, saranno messi in sicurezza due attraversamenti pedonali che ad oggi non risultano conformi alle normative.
Lo studio contempla anche la sistemazione dell'incrocio fra Via Monte Grappa e Via Monteverdi, nel tratto di SP54 verso Besana, ma in questo caso l'opera è congelata, in attesa di capire cosa accadrà per quel che concerne la realizzazione del nuovo istituto Greppi (che nelle intenzioni dell'Amministrazione provinciale dovrebbe sorgere nell'area di fronte alla sede del Consorzio ndr).
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I due attraversamenti pedonali in Via Besozzi, tra la rotonda di Casirago e la farmacia

Se il Comune ha già stanziato 45mila euro per la progettazione definitiva/esecutiva dei tre interventi, il costo delle opere ammonta a circa 400mila euro. ''Noi, come sapete, consideriamo il ricorso ai mutui l'ultima spiaggia, ma se in fase di stesura del bilancio di previsione non ci saranno le risorse, siamo pronti ad impegnarci in questo senso. Vogliamo realizzare queste opere a tutela della sicurezza stradale'' ha aggiunto Hofmann, mentre l'architetto Manuela Pelucchi dell'ufficio tecnico comunale ha indicato le tempistiche previste prima della cantierizzazione dell'intervento. ''Prevediamo 2 mesi per l'affidamento dell'incarico e la consegna del progetto, poi altri 2-3 mesi per l'acquisizione dei pareri attraverso una conferenza dei servizi. Entro il 2026 si può ipotizzare la conclusione dei lavori'' ha detto la responsabile.
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Da sinistra Cristina Corti (PL Monticello), Gerolamo Quadrio (polizia provinciale), il vicesindaco Roberto De Simone e Manuela Pelucchi dell'ufficio tecnico comunale

I tre interventi illustrati non hanno però convinto i residenti intervenuti. Il marciapiede in Via Risorgimento è stato ritenuto da alcuni - fra cui Antonio Zanin, promotore di svariate raccolte firme per conto di chi vive nell'ultima palazzina prima del confine con Missaglia - un doppione inutile, tenendo conto dell'esistenza di un passaggio pedonale. ''Perchè non realizzare piuttosto un marciapiede verso Missaglia?'' hanno chiesto alcuni cittadini, ritenendo impossibile allo stato attuale, muoversi a piedi verso il paese confinante dove insistono una serie di servizi. L'opera tuttavia, non è inserita nello studio di fattibilità e secondo il sindaco Hofmann richiederebbe una spesa ingente, attualmente non sostenibile.
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Primo da sinistra l'ingegner Fabio Valsecchi della Provincia di Lecco

Perplessità anche sull'isola pedonale prevista tra il bar Cheers e la stazione di servizio IP in sostituzione dell'attuale attraversamento di Via Europa. Alcuni fra i presenti lo hanno considerato pericoloso e non sufficiente a tutelare l'incolumità dei pedoni. Molto più efficace, a detta dei presenti, sarebbe un semaforo pedonale a chiamata, sulla scorta di quelli già attivi a Torrevilla, così come a Barriano e a Montevecchia. Un'ipotesi rispetto alla quale amministratori e tecnici si sono mostrati però scettici, ritenendo le soluzioni presentate, le più adatte. ''L'obiettivo è la riduzione della velocità dei veicoli in transito, mediante un restringimento della carreggiata'' ha ribattuto il sindaco Hofmann.
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Per quanto riguarda invece la questione telecamere, il comandante della polizia provinciale Gerolamo Quadrio, ha ribadito l'impossibilità di installare dispositivi di controllo tesi al monitoraggio dei mezzi in transito in un'ottica sanzionatoria. ''Il legislatore non ce lo consente'' ha detto in riferimento all'ultimo decreto Salvini, ritenendo inefficaci pure le colonnine arancioni con i velox, poichè prevedono la presenza fissa della polizia locale che non può essere garantita quotidianamente. 
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La posizione dei tecnici e degli amministratori si è mantenuta dunque distante rispetto a quella dei residenti intervenuti ieri sera, che posto all'attenzione dei presenti un tema sociale: l'isolamento delle frazioni di Sorino e Casirago, attraversate da una (se non addirittura due) strade provinciali che rendono difficile se non impossibile, spostarsi a piedi, in sicurezza, verso Missaglia, Casatenovo e il centro di Monticello.
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In piedi, primo da destra il vicesindaco De Simone

''Voi dite che le statistiche sono inattaccabili, ma quante persone rinunciano a spostarsi a piedi perchè nelle condizioni attuali non si sentono sicuri? Questo numero nelle vostre indagini non c'è, perchè le persone, scoraggiate, rinunciano a priori. Serve un attraversamento semaforico: va garantito il passaggio in sicurezza, fermando il traffico'' ha affermato Matteo Giussani, fra i proponenti della petizione protocollata nelle scorse settimane in Comune, invitando i relatori a riflettere su questa ipotesi.
Un invito raccolto dall'ingegner Valsecchi e dal vicesindaco Roberto De Simone, sicuri tuttavia della bontà delle soluzioni messe nero su bianco dallo studio di fattibilità presentato nella serata di ieri.
G.C.
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