Costa, stabile di Via Cadorna da liberare. Parla il sindaco

''Il mio intento personale e dell’amministrazione che rappresento rimane fermamente ancorato al ripristino della legalità e al legittimo rientro in possesso dell’immobile divenuto di proprietà comunale'': queste le parole di Sabina Panzeri, sindaco di Costa Masnaga sullo stabile di Via Cadorna 8, sede dell’associazione La Speranza, da anni utilizzato come luogo di diffusione della cultura islamica e ''ascritto al patrimonio indisponibile dell’ente''.
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Immagine d'archivio dello stabile di Via Cadorna

L’edificio è oggetto di un’ordinanza di sgombero emessa dal Comune il 26 giugno 2025, la cui esecuzione era stata programmata per ieri mattina ma è fallita a causa della presenza di numerosi fedeli all’interno che hanno impedito al Comune di concludere con successo l’operazione di sgombero e dunque di rientrare in possesso dell’immobile. A darne comunicazione alla cittadinanza è stata direttamente il sindaco Sabina Panzeri, che ieri stesso ha spiegato come il Comune si stia ora confrontando con la Prefettura per decidere come procedere. ''Si rende noto, che in data odierna, 14 luglio 2025, alle ore 9.30 non è stato possibile dar corso compiutamente all'esecuzione del provvedimento in questione. Atteso che, come ampiamente documentato nel verbale trasmesso alle autorità competenti nel tardo pomeriggio odierno, erano presenti numerose persone, tra cui anziani e bambini che hanno impedito di fatto al sindaco e quindi all'amministrazione comunale di Costa Masnaga, di rientrare in possesso del bene immobile ascritto al patrimonio indisponibile dell'ente''.
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Il sindaco Sabina Panzeri

Nella tarda mattinata odierna Panzeri ha diffuso un’altra informativa, fornendo alcune precisazioni sui fatti di ieri: ''Come ho sempre fatto, continuerò ad assumermi pienamente le mie responsabilità, anche quando risultano essere scomode o difficili, perché credo fermamente nel ruolo istituzionale che ricopro e nel dovere che ho nei confronti di tutte e tutti voi. Desidero inoltre precisare che nella giornata del 14 luglio, durante l’esecuzione del provvedimento, ho chiesto — volontariamente — di entrare da sola nei locali della moschea, con l’unico intento di garantire la sicurezza degli operatori presenti con me e favorire un clima di rispetto e collaborazione. L’accesso è stato consentito dall’Associazione La Speranza, nessuno si è barricato da nessuna parte e in mia presenza, non si sono mai verificate situazioni di violenza, né fisica né verbale, da parte dell’associazione nei miei confronti, questo ci tengo a sottolinearlo''. Il sindaco ha confermato l’impegno: ''Il mio intento personale e dell’amministrazione che rappresento rimane fermamente ancorato al ripristino della legalità e al legittimo rientro in possesso dell’immobile divenuto di proprietà comunale e continuerò a lavorare affinché ciò avvenga''.
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Lo stabile è al centro da anni di un contenzioso legale tra l’associazione La Speranza e il Comune: nel PGT ha una destinazione produttiva adibita a deposito industriale. Da qui, l’ordinanza di sgombero notificata una ventina di giorni fa. Oggi, come accennavamo in apertura, la presenza sull’area interessata del sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega all’autonomia e rapporti con il consiglio regionale Mauro Piazza che ha detto: ''Esprimo piena solidarietà al Sindaco Sabina Panzeri e all’Amministrazione Comunale di Costa Masnaga, vittime di un episodio grave e inaccettabile avvenuto durante l’esecuzione di un provvedimento amministrativo pienamente legittimo e confermato in tutti i gradi di giudizio. La decisione dell’associazione La Speranza di opporsi allo sgombero barricandosi nei locali di Via Cadorna, adibiti a luogo di culto in violazione della destinazione urbanistica e delle normative edilizie, rappresenta un gesto di forte ostilità nei confronti delle istituzioni e un grave atto contro le regole della convivenza civile e democratica. Il rispetto della legge costituisce il fondamento per la tutela dei diritti e della sicurezza di ogni cittadino. Confidiamo nella responsabilità di tutte le parti coinvolte e nella fermezza delle autorità competenti per il ripristino della legalità''.
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Il sottosegretario regionale ha concluso la nota con queste parole: ''Sono e resterò al fianco dell’Amministrazione di Costa Masnaga, con la convinzione che il dialogo può esistere solo nel rispetto delle regole, delle sentenze giudiziarie, delle istituzioni e dell’intera comunità. È fondamentale che le istituzioni non vengano intimidite o delegittimate da proteste condotte fuori dai confini del rispetto democratico. In questo senso, ribadisco con forza la mia solidarietà al sindaco, alla giunta e a tutti coloro che quotidianamente lavorano per tutelare sicurezza, legalità e unità della comunità di Costa Masnaga''. 
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