Molteno: project financing per l'illuminazione pubblica

Iniziativa di project financing per l’illuminazione pubblica a Molteno. Il consiglio comunale riunito mercoledì 16 luglio ha provveduto all’approvazione, con il voto di astensione della minoranza, della salvaguardia degli equilibri di bilancio 2025/2027 e all’assestamento generale del bilancio di previsione finalizzato a inserire le risorse a bilancio.
In merito al primo punto, una delibera di carattere tecnico, il consigliere con delega al bilancio Marcello Casiraghi ha spiegato che il bilancio di previsione è stato approvato il 17 dicembre 2024 secondo la contabilità armonizzata. La situazione finanziaria evidenzia un gettito previsto di oltre 5 milioni di euro con entrate pari a più di 6 milioni di euro, così come le uscite.
''Il bilancio è in pareggio senza necessità di usare l’avanzo, con i residui pari a 1.300.000 in entrata e uscita. Per la gestione dei flussi finanziari non ci sono state anticipazioni di cassa mentre i fattori esterni che hanno influenzato il bilancio sono, ad esempio, gli aumenti energetici, i minori trasferimenti dallo Stato e le spese impreviste come i servizi sociali. Il bilancio in equilibrio sia per la gestione corrente che per i residui''.
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Da sinistra il consigliere Casiraghi, l'assessore Bassani, il segretario dr.Esposito e il sindaco Chiarella

La variazione di circa 130.000 euro per le spese di efficientemente energetico è stata spiegata nel dettaglio dall’assessore ai lavori pubblici ed edilizia privata Andrea Bassani, fornendo anche risposte ai chiarimenti richiesti dal consigliere di minoranza Marco Riva: ''Stiamo aspettando un progetto di project financing da parte di Tea luce che prevede la sostituzione di buona parte dei 1.100 corpi illuminanti e l’adeguamento dei quadri elettrici. È anche prevista la concessione per successivi venti anni della gestione dell’appalto dell’illuminazione pubblica''.
Il project financing è una modalità di partenariato pubblico-privato (PPP) attraverso cui un soggetto privato realizza interventi di riqualificazione, gestione e manutenzione dell’illuminazione pubblica a fronte di un compenso, in genere per un periodo medio-lungo, come quello previsto dal Comune di Molteno.
Dopo l’approvazione del progetto esecutivo, si aprirà la fase di gara che, secondo le previsioni, dovrebbe portare a un risparmio energetico del 60%. Sono stati ipotizzati circa 5 mesi per la sostituzione dei corpi illuminanti e dunque, tra gara e realizzazione dei lavori, intercorrerà un tempo calcolato in 8 mesi. 
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La maggioranza

''Abbiamo fatto un censimento puntuale anche con geolocalizzazione Gis: non tutti i corpi illuminanti sono rientranti in questo progetto perché non sono riconosciuti come illuminazione pubblica (è il caso del parco di Villa Rosa e di alcune luci al centro sportivo). Ci sono inoltre alcune migliorie con l’aggiunta di corpi illuminanti in vie che ad oggi necessitano di maggiore luminosità'' ha aggiunto l’assessore Bassani.
Il capogruppo di minoranza Giovanni Galimberti ha chiesto di valutare la possibilità di illuminare Via Pastore, un’arteria in zona boschiva che conduce verso Garbagnate Monastero, conosciuta per essere teatro di attività illecite. ''Essendo un project financing deve essere rispettato un equilibrio di economica convenienza dei privati. Via Pastore non rientra e nemmeno le migliorie che avevamo pensato su Viale Consolini: entrambe richiedono risorse troppo alte. Abbiamo invece previsto migliorie in altre zone come Via don Sturzo, Via Giovanni XXIII, Via Verdi'' ha detto Bassani.
Il sindaco Giuseppe Chiarella ha specificato che l’ufficio tecnico è in attesa della variazione di assestamento di bilancio approvata ieri sera per procedere con l’opera.
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I consiglieri di minoranza

Per quanto concerne l’assestamento generale del bilancio, il consigliere Casiraghi ha illustrato i dettagli principali. Tra le minori entrate correnti ci sono 11.000 euro per una riduzione del fondo di solidarietà; 4.000 euro del canone unico patrimoniale; 1.200 euro in meno del contributo per la scuola dell’infanzia; 3.500 euro in meno sui diritti di segreteria. Tutte queste voci sono però compensate a bilancio.
Le maggiori entrate ammontano, per la parte corrente, a 53.000 euro e per la componente in conto capitale a 142.000 euro, di cui 138.000 euro sono contributi da Gse per l’impianto illuminotecnico.
Le spese, per oltre 200.000 euro, sono divise tra quelle correnti pari a 65.000 (si annoverano i costi di 21.000 euro per incarichi professionali legati alla progettazione del PGT; le spese di riscaldamento per 10.000 euro; la pubblica illuminazione; la biblioteca; i servizi sociali per 12.000 euro e il contributo ad enti e associazioni) e quelle in conto capitale, pari a 134.000 euro che serviranno a coprire l’impianto illuminotecnico e la manutenzione straordinaria del cimitero.
Il capogruppo di minoranza, proprio su quest’ultimo punto, ha sollevato alcune questioni: ''Constatiamo – ha detto Galimberti - l’incremento delle concessioni cimiteriali e chiediamo quando verrà sistemata la scalinata davanti al monumento dei Caduti che versa in quelle condizioni da aprile. Sul cimitero abbiamo inoltre raccolto diverse lamentele che non sempre vengono inoltrate agli uffici competenti e che portiamo ora all’attenzione del consiglio. Togliere la possibilità di servizi è un grande disagio e per il comportamento sbagliato di alcuni, ne pagano le conseguenze tutti. Segnaliamo poi furti di scope e annaffiatoi, oltre a materiale che arriva da altri cimiteri. Inviamo da ultimo a mettere una targa con gli orari di apertura e chiusura del cimitero''.
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Il primo cittadino ha risposto che l’intenzione dell’amministrazione è di provvedere alla sistemazione del monumento dei Caduti entro la fine dell’anno, avendo tale intervento un costo oneroso per via delle lastre di marmo necessarie alla sistemazione.
''Per quanto riguarda i bagni chiusi – ha replicato Chiarella - non possiamo stare dietro a chi utilizza male i servizi pubblici: non sono utilizzati conformemente alle norme del vivere civile e ci sono state descritte condizioni impietose che non consentono di tenerli aperti. In merito ai furti di annaffiatoi e scope, anche qui, non c’è un buon uso di ciò che non è proprio: ne avevamo acquistati alcuni nel primo mandato e ogni tanto li sostituiamo, ma quello che manca è la cura verso il bene pubblico''.
Sul bilancio ci sono infine le spese per partite di giro pari a 18.145 euro e un avanzo di amministrazione di 1.860.000 euro.
M.Mau.
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