Non rassegnamoci a questa Italia
Leggendo lo sconcertante e al contempo inquietante editoriale del Direttore Brambilla https://www.merateonline.it/notizie/148390/gli-attentati-attendono-l-rsquo-oblio-e-gli-attentatori-l-rsquo-impunit-a non si può non avvertire un moto di sofferenza. Una sofferenza che va ben oltre il disagio interiore che provano tutti coloro che credono nella Giustizia pur terrena e pur coscienti delle contraddittorietà che caratterizzano questo mondo che spesso gira a rovescio.
Una sofferenza che tra le altre cose potrebbe far sorgere questo pur malsano pensiero: ma come, se queste pericolose vicende, che riguardano persone che hanno comunque rilevanza pubblica e mezzi per farsi ascoltare, rimangono impunite cosa potrà accadere ad anonimi cittadini comuni vittime di soprusi?
E perché l'opinione pubblica sembra quasi assuefarsi a questo ordine di cose al punto che, magari pur commentando amaramente, finisce con l'auto- consegnarsi ad un oblio deresponsabilizzante?
E l'eloquente titolo dell'editoriale “Gli attentati attendono l’oblio. E gli attentatori, l’impunità” non vale al contempo e a maggior ragione per quanto sta avvenendo a livello nazionale attorno alla Commissione Antimafia e alle oscure vicende – ma fortunatamente, per il coraggio di pochi, sempre meno oscure – che hanno caratterizzato per decenni e ancora inquinano le sorti del nostro martoriato Paese?
La risposta non può che essere affermativa, come ineludibile per ogni cittadino consapevole è l'invito, in tutti i contesti, a non rassegnarsi a questa povera Italia.
Qui un imperdibile appuntamento di domani in diretta streaming (ore 20) per chi resiste e non si rassegna:
18 Luglio, Palermo - ''Strage Borsellino: tutta la verità!'' https://share.google/vrfrOjb42lPytGRCJ
Un appuntamento che sarà sicuramente ignorato dai grandi media che altrettanto sicuramente invece celebreranno retoricamente il giorno dopo Paolo Borsellino e la sua scorta nel 33esimo anniversario della loro morte.
Una sofferenza che tra le altre cose potrebbe far sorgere questo pur malsano pensiero: ma come, se queste pericolose vicende, che riguardano persone che hanno comunque rilevanza pubblica e mezzi per farsi ascoltare, rimangono impunite cosa potrà accadere ad anonimi cittadini comuni vittime di soprusi?
E perché l'opinione pubblica sembra quasi assuefarsi a questo ordine di cose al punto che, magari pur commentando amaramente, finisce con l'auto- consegnarsi ad un oblio deresponsabilizzante?
E l'eloquente titolo dell'editoriale “Gli attentati attendono l’oblio. E gli attentatori, l’impunità” non vale al contempo e a maggior ragione per quanto sta avvenendo a livello nazionale attorno alla Commissione Antimafia e alle oscure vicende – ma fortunatamente, per il coraggio di pochi, sempre meno oscure – che hanno caratterizzato per decenni e ancora inquinano le sorti del nostro martoriato Paese?
La risposta non può che essere affermativa, come ineludibile per ogni cittadino consapevole è l'invito, in tutti i contesti, a non rassegnarsi a questa povera Italia.
Qui un imperdibile appuntamento di domani in diretta streaming (ore 20) per chi resiste e non si rassegna:
18 Luglio, Palermo - ''Strage Borsellino: tutta la verità!'' https://share.google/vrfrOjb42lPytGRCJ
Un appuntamento che sarà sicuramente ignorato dai grandi media che altrettanto sicuramente invece celebreranno retoricamente il giorno dopo Paolo Borsellino e la sua scorta nel 33esimo anniversario della loro morte.
Germano Bosisio