Costa ricorda San Cristoforo, il protettore dei 'viaggiatori'
Anche quest’anno la comunità di Costa Masnaga si prepara a onorare San Cristoforo, una figura particolarmente cara alla devozione popolare e uno dei tanti ''Comparoni'' che vegliano spiritualmente sulla parrocchia di Santa Maria Assunta. La sua memoria, celebrata domenica 20 luglio, è occasione per invocare protezione e affidare alla sua intercessione gli spostamenti, i viaggi di lavoro e di piacere, ma anche il traffico sempre più intenso e, purtroppo, spesso poco rispettoso delle regole e degli altri.

San Cristoforo è venerato come patrono degli automobilisti, ma la sua storia ha origini antichissime, ben precedenti l’avvento dei motori e affonda nei primi secoli del Cristianesimo. Secondo la tradizione, era un uomo di grande statura e forza, il cui nome, “Cristoforo”, significa letteralmente “colui che porta Cristo”. Abbandonata una vita al servizio dei potenti della terra, Cristoforo, originariamente chiamato Reprobo, scelse di mettere le proprie capacità al servizio degli altri: comprese che il vero Re da servire era il Cristo e si ritirò presso un fiume pericoloso, iniziando ad aiutare i viandanti ad attraversarlo, portandoli sulle spalle da una riva all’altra.
Un giorno, prese sulle spalle un bambino per portarlo sull’altra sponda e si accorse che il peso aumentava a ogni passo, tanto da diventare insostenibile. Giunto a fatica sull’altra riva, il bambino si rivelò come Gesù stesso, che gli disse: “Tu hai portato non solo me, ma il peso del mondo intero”. Da allora, San Cristoforo è diventato il “portatore di Cristo”, simbolo del viaggio protetto, della guida sicura e del cammino affidato alla fede e dedicò la sua intera vita all’annuncio del Vangelo. Fu infine martirizzato per la sua fede durante le persecuzioni dell’impero romano, secondo alcuni racconti, intorno al III secolo. Per secoli, la sua immagine veniva posta alle porte delle città, lungo le strade e all’interno delle automobili, come segno di protezione dei viaggiatori e dei conducenti. Il suo culto è espressione di una fede che riconosce nel viaggio un simbolo della vita stessa, con i suoi rischi, le sue fatiche e il bisogno di una guida sicura. San Cristoforo, con il suo esempio di servizio umile e coraggioso, ricorda a tutti che ogni percorso, su strada o nella vita, può diventare occasione di responsabilità, rispetto e fede. Il Santo non sostituisce la prudenza e il buon senso, ma accompagna viaggiatori e conducenti come guida spirituale, perché ogni tragitto sia sicuro e ogni arrivo sia occasione di gratitudine.
Proprio in questo spirito, domenica 20 luglio, dalle ore 9 alle 11.30, presso l’edicola di San Cristoforo in via Risorgimento, una strada che collega il centro del paese alle frazioni di Brenno e Camisasca, è stato possibile ricevere la benedizione di moto e auto, affidando i propri mezzi e i propri viaggi all’intercessione del Santo. In serata, alle 20.30, la comunità religiosa si ritroverà ancora presso l’edicola per recitare insieme il Santo Rosario, in un momento comunitario di preghiera, ringraziamento e invocazione.
La cappella fu fatta edificare nel 1962 dall'allora parroco del paese, don Luigi Misani. In quel periodo, i nomi delle diverse cascine situate al di fuori del nucleo abitato del paese, come Volpera, Cadrega e Colombaio, non suonavano alle orecchie del religioso come nomi sufficientemente "rispettabili". In particolare, l'appellativo "Petana" dato alla cascina situata lungo quella che oggi è via San Cristoforo suscitava qualche perplessità. Per questo motivo, don Misani decise di ingentilire i nomi della tradizione popolare con quelli dei Santi e, in particolare per Petana, di dedicare una cappella al santo protettore dei viaggiatori, simbolo di protezione e sicurezza lungo le strade.
Nel corso degli anni, l’edicola è stata oggetto di restauri e manutenzioni, grazie all'impegno della comunità locale e della parrocchia. Ad esempio, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua costruzione, nel 2012, gli abitanti della frazione e la parrocchia hanno organizzato una festa per celebrare l’evento. Grazie alla sua collocazione ancora oggi, da oltre 60 anni, l’edicola di San Cristoforo continua a essere un luogo di preghiera e riflessione per i residenti e i visitatori, che vi si fermano per chiedere protezione durante i loro viaggi e per rendere omaggio al santo.
San Cristoforo è venerato come patrono degli automobilisti, ma la sua storia ha origini antichissime, ben precedenti l’avvento dei motori e affonda nei primi secoli del Cristianesimo. Secondo la tradizione, era un uomo di grande statura e forza, il cui nome, “Cristoforo”, significa letteralmente “colui che porta Cristo”. Abbandonata una vita al servizio dei potenti della terra, Cristoforo, originariamente chiamato Reprobo, scelse di mettere le proprie capacità al servizio degli altri: comprese che il vero Re da servire era il Cristo e si ritirò presso un fiume pericoloso, iniziando ad aiutare i viandanti ad attraversarlo, portandoli sulle spalle da una riva all’altra.
Un giorno, prese sulle spalle un bambino per portarlo sull’altra sponda e si accorse che il peso aumentava a ogni passo, tanto da diventare insostenibile. Giunto a fatica sull’altra riva, il bambino si rivelò come Gesù stesso, che gli disse: “Tu hai portato non solo me, ma il peso del mondo intero”. Da allora, San Cristoforo è diventato il “portatore di Cristo”, simbolo del viaggio protetto, della guida sicura e del cammino affidato alla fede e dedicò la sua intera vita all’annuncio del Vangelo. Fu infine martirizzato per la sua fede durante le persecuzioni dell’impero romano, secondo alcuni racconti, intorno al III secolo. Per secoli, la sua immagine veniva posta alle porte delle città, lungo le strade e all’interno delle automobili, come segno di protezione dei viaggiatori e dei conducenti. Il suo culto è espressione di una fede che riconosce nel viaggio un simbolo della vita stessa, con i suoi rischi, le sue fatiche e il bisogno di una guida sicura. San Cristoforo, con il suo esempio di servizio umile e coraggioso, ricorda a tutti che ogni percorso, su strada o nella vita, può diventare occasione di responsabilità, rispetto e fede. Il Santo non sostituisce la prudenza e il buon senso, ma accompagna viaggiatori e conducenti come guida spirituale, perché ogni tragitto sia sicuro e ogni arrivo sia occasione di gratitudine.
Proprio in questo spirito, domenica 20 luglio, dalle ore 9 alle 11.30, presso l’edicola di San Cristoforo in via Risorgimento, una strada che collega il centro del paese alle frazioni di Brenno e Camisasca, è stato possibile ricevere la benedizione di moto e auto, affidando i propri mezzi e i propri viaggi all’intercessione del Santo. In serata, alle 20.30, la comunità religiosa si ritroverà ancora presso l’edicola per recitare insieme il Santo Rosario, in un momento comunitario di preghiera, ringraziamento e invocazione.
Nel corso degli anni, l’edicola è stata oggetto di restauri e manutenzioni, grazie all'impegno della comunità locale e della parrocchia. Ad esempio, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua costruzione, nel 2012, gli abitanti della frazione e la parrocchia hanno organizzato una festa per celebrare l’evento. Grazie alla sua collocazione ancora oggi, da oltre 60 anni, l’edicola di San Cristoforo continua a essere un luogo di preghiera e riflessione per i residenti e i visitatori, che vi si fermano per chiedere protezione durante i loro viaggi e per rendere omaggio al santo.
Preghiera a San Cristoforo per gli Automobilisti
O San Cristoforo, protettore dei guidatori, tu che hai portato il Bambino Gesù sulle tue possenti spalle, liberaci da ogni possibile male e da ogni incidente nel corso dei nostri viaggi.
Guidaci con fermezza ed elargisci la tua divina protezione.
Possa la strada percorribile essere sicura, la nostra attenzione vigile e il tuo amore sempre a stretto contatto con noi.
Proteggici, Santo Protettore, durante la guida e tutti i viaggi.
Amen.
M.Mau.