Terminata dopo 190 giorni e 15mila km percorsi, ''l'impresa'' in bici del casatese Nicola Poirè
Terminato il (lungo) viaggio, è arrivata la tanto attesa festa. Domenica sera amici e familiari si sono radunati all'esterno del bar ''da Antonio'' a Rimoldo di Valaperta per accogliere Nicola Poirè, il 35enne di Cassina de' Bracchi che a inizio anno aveva dato il via ad un piccolo-grande sogno accarezzato da tempo. Raggiungere Capo Nord in sella alla propria bicicletta, attraversando mezza Europa.

Come avevamo già avuto modo di raccontarvi, il giovane casatese ha sempre speso parte del proprio tempo libero sulla ''due ruote''. Anche in estate ad esempio, approfittando della pausa scolastica (Nicola è insegnante ndr) aveva vissuto periodi di vacanza in sella alla sua bici, percorrendo anche lunghe distanze. Certo, un periodo così esteso lontano da casa, non lo aveva trascorso mai. Ma d'altra parte, una prima volta nella vita c'è sempre.


Partito dalla sua Brianza, settimana dopo settimana Nicola Poirè ha attraversato Francia, Spagna, Portogallo fino ad approdare in Danimarca, imbarcandosi poi verso la Scandinavia. Raggiunto Capo Nord - tappa iconica di questo viaggio on the road - il casatese è sceso poi in Lapponia, raggiungendo poco alla volta la sua Brianza; la meta finale era proprio il bar di Rimoldo dove è solito trovarsi con gli amici e, come lui stesso ha tenuto a precisare nei suoi racconti, ''è iniziato il sogno e il racconto di questo viaggio, magari anche un po' per scherzo. Perlomeno all'inizio''.

Erano in tanti l'altra sera ad accoglierlo e per Nicola l'emozione è stata grande. ''Sono stati giorni davvero forti....credo di non aver ancora realizzato di essere a casa. Posso dire che l'ultima parte del viaggio mi ha regalato sensazioni indimenticabili: sabato, quando ho attraversato il Passo Spluga, ormai prossimo al confine con l'Italia ho capito di avercela davvero fatta'' ci ha raccontato il casatese, orgoglioso di essere partito e tornato in sella alla propria amatissima bici, che nonostante qualche acciacco ha tenuto fino alla fine, senza abbandonarlo.
''Ormai in Italia, i miei amici mi sono venuti incontro: abbiamo mangiato insieme a Mandello e ho potuto respirare un po' l'aria di casa. L'arrivo al bar di Rimoldo non lo so proprio descrivere: è qualcosa che non mi scorderò mai, soprattutto l'ultima curva. Questo è stato senza dubbio il momento più bello del mio viaggio perchè ho percepito a distanza di pochi metri, una valanga di affetto. Ho visto tanti posti bellissimi e incontrato parecchie persone, ma le più speciali sono quelli che mi stanno accanto ogni giorno'' ha aggiunto il casatese.


Quasi 15mila i chilometri percorsi da Nicola Poirè in 190 giorni, poco più di sei mesi. ''E' stata un'esperienza che mi ha lasciato tantissimo: io ho scelto di muovermi in bici perchè in quella dimensione sono me stesso, sto veramente bene. Certo, quando si fa un viaggio di questo genere, con tenda e zaino al seguito, devi affrontare situazioni molto diverse da quelle che sei abituato ad incontrare nel quotidiano e non sempre è semplicissimo gestirle''.
''Il fatto di riuscire a cavarsela però - ha aggiunto - è una sensazione molto bella. Una volta che ho la bici carica, io so che lì potenzialmente c'è tutto quello che mi serve. Ora mi aspetta la vita di tutti i giorni, ma questo viaggio mi ha dato l'opportunità di capire che un semplice mezzo come la bicicletta ti può offrire grandi opportunità. Consiglio a tutti di salire in sella e mettersi a pedalare''.


E ora, metabolizzata tutta questa emozione, Nicola è già pronto per la Festa di Sant'Anna, l'attesa kermesse che prenderà il via domani a Cassina de' Bracchi; un evento, di cui il giovane casatese è da sempre volontario, che gli ha fornito un ulteriore pretesto per rientrare a casa, archiviando un'esperienza che porterà sempre nel cuore. E chissà mai che possa essere la prima di una lunga serie...

La festa con familiari e amici a Rimoldo
Come avevamo già avuto modo di raccontarvi, il giovane casatese ha sempre speso parte del proprio tempo libero sulla ''due ruote''. Anche in estate ad esempio, approfittando della pausa scolastica (Nicola è insegnante ndr) aveva vissuto periodi di vacanza in sella alla sua bici, percorrendo anche lunghe distanze. Certo, un periodo così esteso lontano da casa, non lo aveva trascorso mai. Ma d'altra parte, una prima volta nella vita c'è sempre.


Partito dalla sua Brianza, settimana dopo settimana Nicola Poirè ha attraversato Francia, Spagna, Portogallo fino ad approdare in Danimarca, imbarcandosi poi verso la Scandinavia. Raggiunto Capo Nord - tappa iconica di questo viaggio on the road - il casatese è sceso poi in Lapponia, raggiungendo poco alla volta la sua Brianza; la meta finale era proprio il bar di Rimoldo dove è solito trovarsi con gli amici e, come lui stesso ha tenuto a precisare nei suoi racconti, ''è iniziato il sogno e il racconto di questo viaggio, magari anche un po' per scherzo. Perlomeno all'inizio''.

Nicola fra i genitori
Erano in tanti l'altra sera ad accoglierlo e per Nicola l'emozione è stata grande. ''Sono stati giorni davvero forti....credo di non aver ancora realizzato di essere a casa. Posso dire che l'ultima parte del viaggio mi ha regalato sensazioni indimenticabili: sabato, quando ho attraversato il Passo Spluga, ormai prossimo al confine con l'Italia ho capito di avercela davvero fatta'' ci ha raccontato il casatese, orgoglioso di essere partito e tornato in sella alla propria amatissima bici, che nonostante qualche acciacco ha tenuto fino alla fine, senza abbandonarlo.
''Ormai in Italia, i miei amici mi sono venuti incontro: abbiamo mangiato insieme a Mandello e ho potuto respirare un po' l'aria di casa. L'arrivo al bar di Rimoldo non lo so proprio descrivere: è qualcosa che non mi scorderò mai, soprattutto l'ultima curva. Questo è stato senza dubbio il momento più bello del mio viaggio perchè ho percepito a distanza di pochi metri, una valanga di affetto. Ho visto tanti posti bellissimi e incontrato parecchie persone, ma le più speciali sono quelli che mi stanno accanto ogni giorno'' ha aggiunto il casatese.


Quasi 15mila i chilometri percorsi da Nicola Poirè in 190 giorni, poco più di sei mesi. ''E' stata un'esperienza che mi ha lasciato tantissimo: io ho scelto di muovermi in bici perchè in quella dimensione sono me stesso, sto veramente bene. Certo, quando si fa un viaggio di questo genere, con tenda e zaino al seguito, devi affrontare situazioni molto diverse da quelle che sei abituato ad incontrare nel quotidiano e non sempre è semplicissimo gestirle''.



E ora, metabolizzata tutta questa emozione, Nicola è già pronto per la Festa di Sant'Anna, l'attesa kermesse che prenderà il via domani a Cassina de' Bracchi; un evento, di cui il giovane casatese è da sempre volontario, che gli ha fornito un ulteriore pretesto per rientrare a casa, archiviando un'esperienza che porterà sempre nel cuore. E chissà mai che possa essere la prima di una lunga serie...
G.C.