Castello B.za, tangenzialina Sabina: il Comune condivide con Regione le perplessità sul progetto
Il progetto della tangenzialina Sabina a Castello Brianza resta ancora in stand-by. Lo ha ribadito ieri sera in consiglio comunale il sindaco Aldo Riva, fornendo un aggiornamento sull'opera infrastrutturale che mira a collegare Via Valmara (nei pressi dell'innesto con la SP51 a Bevera) con la zona artigianale di Via al Pascolo (SP52), con l’obiettivo di alleggerire il centro paese dal traffico di attraversamento.
Il primo cittadino ha ricordato come la situazione di stallo, già evidenziata nelle scorse settimane, sia legata a nuove criticità di carattere economico e progettuale emerse in fase di sviluppo. Se inizialmente Regione Lombardia aveva stanziato un contributo di circa 700mila euro, e il Comune si era impegnato a coprire con risorse proprie ulteriori 400mila euro, l’opera ha subito un’impennata nei costi, arrivando a una stima attuale di circa 1 milione e 700mila euro.
A pesare sul progetto sono soprattutto gli aspetti geologici e ambientali legati alla vicinanza con il torrente Bevera, che renderebbero necessarie opere in calcestruzzo onerose e peraltro con un impatto significativo sul territorio.
Nel corso della seduta, Riva ha letto la comunicazione inviata nei giorni scorsi a Regione, nella quale vengono esposte le criticità sopra descritte e motivata l’assenza, ad oggi, di un progetto definitivo-esecutivo approvato.
Due le proposte avanzate dall’amministrazione per sbloccare la situazione. La prima consiste nella valutazione di un tracciato alternativo, più lontano dal Bevera, che sposterebbe il punto di partenza da Via Valmara all’intersezione con Via Lega Lombarda, evitando l’attraversamento diretto del corso d’acqua. Il punto di arrivo resterebbe confermato in via del Pascolo. Un'ipotesi già discussa in commissione, ma non prevista dall’attuale Piano di Governo del Territorio (PGT) e che dovrà essere attentamente esaminata per valutare l'impatto anche in termini di consumo di suolo.
In alternativa, il Comune ha chiesto una proroga di dodici mesi del termine ultimo di esecuzione dell'intervento per proseguire con l’iter e approfondire le soluzioni tecniche e progettuali più sostenibili.
Nella sua disamina, Riva ha ricordato il progetto dell'altra bretella, quella di Cascinette Nere, finanziata da Regione, il cui iter è stato portato avanti dalla Provincia e prossima all'apertura; un tracciato lungo il doppio rispetto a quello della tangenzialina Sabina, costato 700mila euro complessivamente, ribadendo dunque le perplessità dell'amministrazione nel portare avanti un'opera, stante appunto il rapporto costi-benefici. Peraltro, stante la vicinanza al torrente Bevera, in fase di progettazione è emersa pure l'eventualità di installare un limite di velocità a 30 km/h.
''Ora vediamo cosa ci risponderà Regione. Bisogna capire se sono disposti a finanziare un'opera totalmente difforme all'attuale PGT'' ha concluso Riva, aggiornando i colleghi di maggioranza e di opposizione all'inizio di settembre per fornire altri eventuali aggiornamenti sulla questione.
Il primo cittadino ha ricordato come la situazione di stallo, già evidenziata nelle scorse settimane, sia legata a nuove criticità di carattere economico e progettuale emerse in fase di sviluppo. Se inizialmente Regione Lombardia aveva stanziato un contributo di circa 700mila euro, e il Comune si era impegnato a coprire con risorse proprie ulteriori 400mila euro, l’opera ha subito un’impennata nei costi, arrivando a una stima attuale di circa 1 milione e 700mila euro.
A pesare sul progetto sono soprattutto gli aspetti geologici e ambientali legati alla vicinanza con il torrente Bevera, che renderebbero necessarie opere in calcestruzzo onerose e peraltro con un impatto significativo sul territorio.

Il sindaco Aldo Riva
Nel corso della seduta, Riva ha letto la comunicazione inviata nei giorni scorsi a Regione, nella quale vengono esposte le criticità sopra descritte e motivata l’assenza, ad oggi, di un progetto definitivo-esecutivo approvato.
Due le proposte avanzate dall’amministrazione per sbloccare la situazione. La prima consiste nella valutazione di un tracciato alternativo, più lontano dal Bevera, che sposterebbe il punto di partenza da Via Valmara all’intersezione con Via Lega Lombarda, evitando l’attraversamento diretto del corso d’acqua. Il punto di arrivo resterebbe confermato in via del Pascolo. Un'ipotesi già discussa in commissione, ma non prevista dall’attuale Piano di Governo del Territorio (PGT) e che dovrà essere attentamente esaminata per valutare l'impatto anche in termini di consumo di suolo.
In alternativa, il Comune ha chiesto una proroga di dodici mesi del termine ultimo di esecuzione dell'intervento per proseguire con l’iter e approfondire le soluzioni tecniche e progettuali più sostenibili.
Nella sua disamina, Riva ha ricordato il progetto dell'altra bretella, quella di Cascinette Nere, finanziata da Regione, il cui iter è stato portato avanti dalla Provincia e prossima all'apertura; un tracciato lungo il doppio rispetto a quello della tangenzialina Sabina, costato 700mila euro complessivamente, ribadendo dunque le perplessità dell'amministrazione nel portare avanti un'opera, stante appunto il rapporto costi-benefici. Peraltro, stante la vicinanza al torrente Bevera, in fase di progettazione è emersa pure l'eventualità di installare un limite di velocità a 30 km/h.
''Ora vediamo cosa ci risponderà Regione. Bisogna capire se sono disposti a finanziare un'opera totalmente difforme all'attuale PGT'' ha concluso Riva, aggiornando i colleghi di maggioranza e di opposizione all'inizio di settembre per fornire altri eventuali aggiornamenti sulla questione.
G.C.