Bosisio: documento di rischio idraulico, ok del consiglio
Approvato dall’amministrazione comunale di Bosisio Parini, con l’astensione dei due gruppi di minoranza, il documento semplificato di rischio idraulico che rappresenta un passaggio fondamentale per proseguire gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico sul territorio comunale. “Ricordiamo che si tratta di un documento in ottemperanza al Regolamento Regionale che ne impone l’adozione a tutti i comuni dal 2017 e del quale Bosisio ne era invece sprovvisto” ha precisato il sindaco Paolo Gilardi. Per l’amministrazione, tale documento è un altro passo avanti verso il completamento del progetto delle vasche di laminazione di Via IV Novembre.
L’ingegnere Massimiliano De Rose è intervenuto in aula per illustrare le motivazioni tecniche alla base dello studio, evidenziando le vulnerabilità del territorio comunale e presentando alcune prime ipotesi d’intervento.
Un’attenzione particolare è stata rivolta alle aree di via IV Novembre e alla zona Cercè, da tempo soggette a criticità. “Il documento approvato – ha spiegato il primo cittadino - rappresenta il primo passo necessario per accedere a futuri bandi a livello regionale per la prevenzione del rischio idrogeologico. La nostra intenzione è quella di chiedere un finanziamento a Regione Lombardia per completare l’intervento nella zona cosiddetta “Pignolo”. Nel 2017 erano state posizionate le vasche di laminazione ma ora si vuole completare l’opera con il potenziamento del canale di raccolta delle acque meteoriche lungo tutta via IV Novembre. Si tratta di un’opera il cui quadro economico complessivo ammonta a più di 200.000 euro. Come promesso in campagna elettorale, stiamo portando avanti il progetto con i fatti e muovendo i giusti passi”.
Un'immagine degli allagamenti in Via IV Novembre
I due gruppi di minoranza, in fase di votazione, si sono astenuti per via della ricezione tardiva del documento di natura tecnica. Andrea Colombo, capogruppo di Orizzonte Comune, ha così commentato: "Il nostro gruppo è venuto a conoscenza del documento di valutazione del rischio idraulico solo a mezzogiorno di sabato 19 luglio. Un documento di natura molto tecnica, di quasi 60 pagine, che ci si chiede di approvare nel consiglio del 21 luglio: un termine troppo breve per procedere ad una completa disamina del contenuto, ed anche solo per una condivisione con i membri del nostro gruppo. Il termine di scadenza per l'approvazione del documento è il prossimo mese di novembre, sicché ci saremmo aspettati una condivisione con più largo anticipo, posto che il documento è datato maggio 2025”. Il consigliere di minoranza ha espresso il suo disappunto: “Perché non è stato condiviso prima con le minoranze? Magari nelle commissioni apparentemente tanto care all'amministrazione comunale, ma che vengono convocate solo per far prendere atto delle decisioni della maggioranza? In tutta onestà, non si può chiedere di approvare un documento così importante semplicemente con una presentazione di qualche minuto dell'ingegnere De Rose che, nonostante la chiarezza espositiva, non può essere esaustivo su tutto il contenuto previsto dall'oggetto della delibera. Comprendiamo l'urgenza dell'approvazione per tentare di intercettare il finanziamento, ma se il documento era pronto a maggio, poteva essere condiviso ed approvato per tempo. Sicché il nostro voto non può essere che quello di astensione".
Per Bosisio Viva si è espressa la capogruppo Marta Brambilla: "Esprimiamo disappunto per le modalità con cui è stata portata in consiglio comunale la relazione tecnica sui rischi idraulici: un documento complesso e altamente tecnico, di oltre 60 pagine, consegnato ai consiglieri solo sabato mattina alle 11.30, in vista della discussione fissata per lunedì 21 luglio alle 19.00. Un tempo troppo ristretto per analizzarlo con la dovuta attenzione, confrontarsi con un tecnico e condividerlo all'interno del gruppo. Comprendiamo l'urgenza di intervenire su problemi seri come i frequenti allagamenti in "Pignolo" e la necessità di accedere a bandi pubblici, ma proprio per questo sarebbe stato fondamentale un vero confronto con tutti i gruppi consiliari. Abbiamo infatti appreso che il documento era disponibile fin dal 6 maggio: c'era tutto il tempo per discuterlo in commissione e arrivare in aula con una versione più completa e condivisa su un tema così importante legato alla sicurezza. Nel merito, abbiamo anche segnalato l'assenza di una zona soggetta ad allagamenti come l'area del 'Funtanen' (area verde in via Caneve, sotto la Cascina Culumbè), non considerata nel piano. Con più tempo, avremmo potuto offrire un contributo concreto, anche grazie alla conoscenza del territorio e al contatto diretto con i cittadini”. Il gruppo di minoranza si è astenuto, considerandola “una decisione di responsabilità, perché non c'erano le condizioni minime per esprimere un parere consapevole. Continueremo comunque a lavorare in modo propositivo su tutti i temi ambientali, come dimostra anche la nostra mozione per la pulizia di tombini e caditoie, purtroppo respinta dalla maggioranza”.
L’ingegnere Massimiliano De Rose è intervenuto in aula per illustrare le motivazioni tecniche alla base dello studio, evidenziando le vulnerabilità del territorio comunale e presentando alcune prime ipotesi d’intervento.
Un’attenzione particolare è stata rivolta alle aree di via IV Novembre e alla zona Cercè, da tempo soggette a criticità. “Il documento approvato – ha spiegato il primo cittadino - rappresenta il primo passo necessario per accedere a futuri bandi a livello regionale per la prevenzione del rischio idrogeologico. La nostra intenzione è quella di chiedere un finanziamento a Regione Lombardia per completare l’intervento nella zona cosiddetta “Pignolo”. Nel 2017 erano state posizionate le vasche di laminazione ma ora si vuole completare l’opera con il potenziamento del canale di raccolta delle acque meteoriche lungo tutta via IV Novembre. Si tratta di un’opera il cui quadro economico complessivo ammonta a più di 200.000 euro. Come promesso in campagna elettorale, stiamo portando avanti il progetto con i fatti e muovendo i giusti passi”.

I due gruppi di minoranza, in fase di votazione, si sono astenuti per via della ricezione tardiva del documento di natura tecnica. Andrea Colombo, capogruppo di Orizzonte Comune, ha così commentato: "Il nostro gruppo è venuto a conoscenza del documento di valutazione del rischio idraulico solo a mezzogiorno di sabato 19 luglio. Un documento di natura molto tecnica, di quasi 60 pagine, che ci si chiede di approvare nel consiglio del 21 luglio: un termine troppo breve per procedere ad una completa disamina del contenuto, ed anche solo per una condivisione con i membri del nostro gruppo. Il termine di scadenza per l'approvazione del documento è il prossimo mese di novembre, sicché ci saremmo aspettati una condivisione con più largo anticipo, posto che il documento è datato maggio 2025”. Il consigliere di minoranza ha espresso il suo disappunto: “Perché non è stato condiviso prima con le minoranze? Magari nelle commissioni apparentemente tanto care all'amministrazione comunale, ma che vengono convocate solo per far prendere atto delle decisioni della maggioranza? In tutta onestà, non si può chiedere di approvare un documento così importante semplicemente con una presentazione di qualche minuto dell'ingegnere De Rose che, nonostante la chiarezza espositiva, non può essere esaustivo su tutto il contenuto previsto dall'oggetto della delibera. Comprendiamo l'urgenza dell'approvazione per tentare di intercettare il finanziamento, ma se il documento era pronto a maggio, poteva essere condiviso ed approvato per tempo. Sicché il nostro voto non può essere che quello di astensione".
Per Bosisio Viva si è espressa la capogruppo Marta Brambilla: "Esprimiamo disappunto per le modalità con cui è stata portata in consiglio comunale la relazione tecnica sui rischi idraulici: un documento complesso e altamente tecnico, di oltre 60 pagine, consegnato ai consiglieri solo sabato mattina alle 11.30, in vista della discussione fissata per lunedì 21 luglio alle 19.00. Un tempo troppo ristretto per analizzarlo con la dovuta attenzione, confrontarsi con un tecnico e condividerlo all'interno del gruppo. Comprendiamo l'urgenza di intervenire su problemi seri come i frequenti allagamenti in "Pignolo" e la necessità di accedere a bandi pubblici, ma proprio per questo sarebbe stato fondamentale un vero confronto con tutti i gruppi consiliari. Abbiamo infatti appreso che il documento era disponibile fin dal 6 maggio: c'era tutto il tempo per discuterlo in commissione e arrivare in aula con una versione più completa e condivisa su un tema così importante legato alla sicurezza. Nel merito, abbiamo anche segnalato l'assenza di una zona soggetta ad allagamenti come l'area del 'Funtanen' (area verde in via Caneve, sotto la Cascina Culumbè), non considerata nel piano. Con più tempo, avremmo potuto offrire un contributo concreto, anche grazie alla conoscenza del territorio e al contatto diretto con i cittadini”. Il gruppo di minoranza si è astenuto, considerandola “una decisione di responsabilità, perché non c'erano le condizioni minime per esprimere un parere consapevole. Continueremo comunque a lavorare in modo propositivo su tutti i temi ambientali, come dimostra anche la nostra mozione per la pulizia di tombini e caditoie, purtroppo respinta dalla maggioranza”.
M.Mau.