Annone: l'addio di Nameless Festival viene trattato in cc

L’addio di Nameless Festival alla Brianza fa discutere il consiglio comunale, riunito nella seduta di giovedì 24 luglio. Il gruppo consiliare di minoranza "Vivere Annone", attraverso il capogruppo Paolo Cesana, ha presentato un’interrogazione al sindaco sul mega evento che per quattro anni si è svolto in località Poncia, coinvolgendo “migliaia di ragazzi ed ha dato lustro e pubblicità al nostro territorio, con anche una importante ricaduta economica”. L’edizione 2026, come ormai noto, per volontà degli organizzatori si svolgerà a Lecco. La minoranza si è detta preoccupata per la perdita di una manifestazione di tale portata: “Durante questo anno è stato creato un tavolo di confronto permanente tra le amministrazioni comunali interessate e gli organizzatori dell’evento?” ha chiesto Cesana. Il consigliere ha inoltre domandato quali proposte siano state avanzate per trattenere il festival, se ci siano state richieste degli organizzatori non esaudite e quali forme di compensazione siano state eventualmente richieste per l’impiego.
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Nella sua risposta, il sindaco Luca Marsigli ha inquadrato l’evento in un contesto più ampio, ricordando che “il festival si è svolto nell’ambito territoriale di più amministrazioni comunali” (tra cui anche Bosisio Parini, Oggiono, Molteno e Sirone) e ha precisato che “l’area utilizzata è interamente di proprietà di un soggetto privato”. In questo quadro, il Comune si è limitato a gestire le richieste autorizzative da parte della società organizzatrice previste per legge: trattasi di “autorizzazioni amministrative prodromiche e necessarie per lo svolgimento dell'evento”.
Il sindaco e l’architetto Flavio Cattaneo hanno partecipato, presso la sede della Prefettura di Lecco, a riunioni tecniche e a sopralluoghi relativo al piano di sicurezza, incluse le autorizzazioni pirotecniche.
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Quanto al “tavolo permanente” evocato dalla minoranza, il primo cittadino ha spiegato che non vi è stata la necessità di istituirne uno, poiché nel tempo si sono già consolidati “contatti tra le amministrazioni comunali e gli organizzatori al fine di ottimizzare la gestione complessiva del festival con apporti collaborativi da parte delle stesse amministrazioni in relazione al piano viabilistico ed alla sicurezza in stretta sinergia con la Prefettura, la Questura di Lecco e le altre forze dell'ordine ed i corpi di polizia locale territoriali. L'organizzazione dell'evento musicale rientra nelle scelte gestionali proprie della società che promuove e gestisce l'evento musicale”.
Sulle eventuali richieste non accolte, la risposta è stata netta: “Non abbiamo ricevuto richieste dagli organizzatori che non potevamo esaudire” mentre in merito alle “richieste in cambio” da parte del Comune, il sindaco Marsigli ha precisato che “l’apporto del servizio di polizia locale è stato oggetto di apposita convenzione tra le amministrazioni territorialmente interessate e gli organizzatori che ha disciplinato anche l'aspetto economico” e che “personalmente ho richiesto anche l'attivazione della protezione civile comunale, che ringrazio per il fattivo intervento, riconosciuto anche dagli stessi organizzatori a supporto delle attività di controllo viabilistico e territoriale”.
Infine, sul futuro del festival, il sindaco non ha escluso la possibilità di un ritorno, ma ha rimesso ogni decisione alla volontà degli organizzatori: “Se si interfacceranno nuovamente con l’amministrazione comunale per riprogrammare l’evento sul territorio, ne valuteremo con favore le proposte”.

M.Mau.
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