Il progetto dell'Ambito di Merate non finanziabile: ''doccia fredda'' per i comuni e Retesalute
Se fino a qualche giorno fa mancava la certezza, il responso ufficiale è arrivato e purtroppo, come si ipotizzava, le notizie non sono buone.
Il progetto socio-culturale che Retesalute - per conto dell'Ambito di Merate - aveva candidato al Bando Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo, è stato ritenuto meritevole, ma non finanziabile. Insomma, la Fase 1 è stata superata, ma...le risorse sono finite, dunque non è possibile ottenere un contributo.
''Ora abbiamo avuto la conferma'' ci ha detto nel weekend Fabio Crippa, consigliere comunale a Casatenovo e presidente dell'Ambito. ''Il nostro progetto è stato approvato, ma con riserva. Ciò significa che sarà finanziabile soltanto se qualcun altro dei soggetti in graduatoria dovesse rinunciare o non riuscisse ad avviare l'iter secondo le tempistiche richieste''.
Una doccia fredda per Retesalute, l'Ambito di Merate e i ventiquattro comuni che ne fanno parte, che convintamente avevano messo a punto un progetto del valore di 2 milioni di euro circa, colmo di iniziative sociali e culturali in linea con quanto prevede il Piano di Zona per il prossimo triennio.
Una serie di azioni a vantaggio dell'intero territorio meratese e casatese, parte delle quali ruotavano attorno a Villa Confalonieri, ex sede del municipio di Merate indicato quale punto di riferimento per ulteriori azioni sociali, oltre a quelle già in essere.
''Il nostro progetto è stato approvato: questo ne conferma il valore, quindi non intendiamo fermarci qui. Cercheremo altre fonti di finanziamento per proseguire comunque e, poco alla volta, portare avanti le azioni previste'' ha proseguito Crippa, anticipando l'intenzione di prendersi qualche giorno di tempo per capire come muoversi.
Una cosa però, Retesalute e l'Ambito - per conto dei comuni aderenti al progetto - intende farla fin da subito: approfondire le ragioni del mancato finanziamento da parte di Fondazione Cariplo. ''Chiederemo il perchè un progetto sottoscritto da un intero territorio pur essendo ritenuto meritevole, non abbia ottenuto le risorse richieste. E' un peccato perchè questa candidatura era il frutto di un lavoro portato avanti da ventiquattro comuni, una bella fetta di provincia lecchese'' ha aggiunto Crippa. ''Vorremmo anche capire come muoverci nel caso in cui qualcuno dovesse rinunciare al contributo o non riuscisse a portare avanti l'iter come da richieste di Fondazione. Ci dobbiamo tenere pronti fin da subito, o no? Al momento anche questo aspetto non è chiaro''.
Insomma, il mancato finanziamento ottenuto ha lasciato con l'amaro in bocca un intero territorio; la speranza ora è quella di riuscire, poco alla volta, a portare avanti tutte le azioni previste nel progetto, rispondendo così al meglio alle esigenze socio-culturali della popolazione.
Il progetto socio-culturale che Retesalute - per conto dell'Ambito di Merate - aveva candidato al Bando Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo, è stato ritenuto meritevole, ma non finanziabile. Insomma, la Fase 1 è stata superata, ma...le risorse sono finite, dunque non è possibile ottenere un contributo.
''Ora abbiamo avuto la conferma'' ci ha detto nel weekend Fabio Crippa, consigliere comunale a Casatenovo e presidente dell'Ambito. ''Il nostro progetto è stato approvato, ma con riserva. Ciò significa che sarà finanziabile soltanto se qualcun altro dei soggetti in graduatoria dovesse rinunciare o non riuscisse ad avviare l'iter secondo le tempistiche richieste''.

Fabio Crippa, presidente dell'Ambito di Merate
Una doccia fredda per Retesalute, l'Ambito di Merate e i ventiquattro comuni che ne fanno parte, che convintamente avevano messo a punto un progetto del valore di 2 milioni di euro circa, colmo di iniziative sociali e culturali in linea con quanto prevede il Piano di Zona per il prossimo triennio.
Una serie di azioni a vantaggio dell'intero territorio meratese e casatese, parte delle quali ruotavano attorno a Villa Confalonieri, ex sede del municipio di Merate indicato quale punto di riferimento per ulteriori azioni sociali, oltre a quelle già in essere.
''Il nostro progetto è stato approvato: questo ne conferma il valore, quindi non intendiamo fermarci qui. Cercheremo altre fonti di finanziamento per proseguire comunque e, poco alla volta, portare avanti le azioni previste'' ha proseguito Crippa, anticipando l'intenzione di prendersi qualche giorno di tempo per capire come muoversi.
Una cosa però, Retesalute e l'Ambito - per conto dei comuni aderenti al progetto - intende farla fin da subito: approfondire le ragioni del mancato finanziamento da parte di Fondazione Cariplo. ''Chiederemo il perchè un progetto sottoscritto da un intero territorio pur essendo ritenuto meritevole, non abbia ottenuto le risorse richieste. E' un peccato perchè questa candidatura era il frutto di un lavoro portato avanti da ventiquattro comuni, una bella fetta di provincia lecchese'' ha aggiunto Crippa. ''Vorremmo anche capire come muoverci nel caso in cui qualcuno dovesse rinunciare al contributo o non riuscisse a portare avanti l'iter come da richieste di Fondazione. Ci dobbiamo tenere pronti fin da subito, o no? Al momento anche questo aspetto non è chiaro''.
Insomma, il mancato finanziamento ottenuto ha lasciato con l'amaro in bocca un intero territorio; la speranza ora è quella di riuscire, poco alla volta, a portare avanti tutte le azioni previste nel progetto, rispondendo così al meglio alle esigenze socio-culturali della popolazione.
G.C.