Lariofiere: prima di cedere il testimone di presidente, Dadati traccia un resoconto del mandato
''La presidenza di Lariofiere? L'incarico più difficile che ho portato avanti negli ultimi anni''. Per Fabio Dadati, che si appresta a lasciare l'incarico al vertice dell'ente con sede a Erba dopo due mandati consecutivi, è stata un'esperienza ricca di soddisfazioni, ma altrettanto intensa e a tratti non facile.
Una bella parentesi che sta per chiudersi senza grossi rimpianti, ma con la consapevolezza di aver intrapreso un lavoro importante, costruito insieme al consiglio di amministrazione uscente, a favore del territorio a cavallo fra le due province.
Già presidente di Linee Lecco e di Fiera Milano Tech, Dadati dal 2024 è anche membro della giunta di Camera di Commercio Como-Lecco per il settore turismo. Un incarico quest'ultimo, particolarmente gravoso e al quale dai prossimi giorni potrà dedicare più tempo ed energie, al netto chiaramente della propria attività imprenditoriale di albergatore.
''Il lavoro fatto dal consiglio è stato importante: lo abbiamo costruito insieme e con attenzione, grazie alla piena disponibilità di tutti'' ha detto, ringraziando il vice Roberto Galli, i consiglieri Giovanni Ciceri, Veronica Airoldi e Giulio De Capitani, che in questi ultimi anni lo hanno affiancato al vertice di Lariofiere.
Dadati ha anche accolto con soddisfazione la nomina di Marco Galimberti - già presidente dell'ente camerale dal 2019 al 2024, titolare dell’azienda tessile Gemm Filati di Orsenigo e in passato anche al vertice di Confartigianato - che raccoglierà il suo testimone. ''Manca solo un passaggio formale, ma anche gli altri nomi sono già noti'' ha detto riferendosi appunto a Patrizio Musitelli (per il Comune di Erba), Angelo Belgeri (Camera di Commercio) e Giulio Dozio (Provincia di Lecco), scelti quali componenti del CdA dell'ente insieme all'uscente Ciceri. L'investitura ufficiale è attesa però nelle prossime ore.
Sul proprio successore Dadati ha speso parole di stima: ''abbiamo sempre avuto un'ottima collaborazione. Da parte mia posso assicurare che dalla Camera di Commercio ci sarà lo stesso sostegno a Lariofiere''.
Dadati ha poi sintetizzato questi anni di attività, intensa. A partire dalla pandemia: ''non è vero che siamo stati fermi. Nel pieno periodo Covid abbiamo messo a disposizione i nostri spazi per realizzare un polo vaccinale al servizio del territorio, poi siamo stati quartiere logistico per la Protezione Civile territoriale. In quel periodo non semplice siamo anche riusciti a realizzare una struttura per fiere digitali. E' stato un esperimento, ma non si poteva fare altro in quella fase: abbiamo messo una pezza ad una situazione di oggettiva difficoltà. Abbiamo infine sviluppato una business unit per convegni virtuali, sviluppando un'attività molto utile''.
Dal punto di vista strutturale il presidente uscente ha ricordato il piano industriale realizzato per la riqualificazione del quartiere, così da renderlo più efficace; un'opera che ha richiesto 1 milione di euro di investimenti da parte dei soci.
''Abbiamo portato avanti una serie di interventi su sicurezza, accessi ed impianti, risparmiando sulla parte luce e riqualificando la zona centrale della struttura'' ha aggiunto, specificando che ora bisogna investire sulla partita climatizzazione, opera sino ad oggi rinviata a causa dal caro materiali post Covid.
''C'è stato un miglioramento anche per quel che concerne i servizi ristorazione: ora è possibile affidare un catering diretto, sostenendo così al meglio gli espositori nei loro eventi organizzati durante le fiere''.
Si è messa mano altresì, alla questione parcheggi, regolamentandoli: oggi sono a pagamento in occasione di eventi fieristici gratuiti e viceversa.
Per quanto riguarda la parte economica, si è lavorato per ridurre le perdite, tanto che negli ultimi anni è stato raggiunto il pareggio di bilancio, assistendo pure ad un leggero utile. ''Abbiamo portato Lariofiere ad una situazione di comfort e sicurezza, riducendo il problema della liquidità. Siamo sulla strada positiva anche sotto questo aspetto'' ha aggiunto il presidente Dadati. ''Lasciamo in dote anche il prezioso lavoro che come CdA abbiamo portato avanti sull'IMU: ammontava a circa 180-190mila euro la spesa da sostenere ogni anno per l'imposta poichè eravamo assimilati ad un centro commerciale. Il collega Giulio De Capitani, membro nominato dalal Provincia di Lecco e architetto, ha svolto un lavoro egregio, tramite la ridefinizione del catasto, consentendoci di risparmiare circa 35mila euro. Anche il vice presidente Fabrizio Genovese si è attivato su questo aspetto''.
Sul fronte direzione, dopo le improvvise dimissioni di Silvio Oldani -sulle quali Dadati non è entrato nel merito - la scelta è stata quella di non nominare un successore. ''Essendo in scadenza di mandato non ci pareva corretto. Ho svolto io in questi mesi il ruolo di facente funzioni e anche questo ci ha consentito di risparmiare una bella somma. Nel contempo abbiamo ridisegnato la pianta organica, assegnando maggiori ruoli a ciascuno. Prima invece, tutte le deleghe erano in capo al direttore. Ne approfitto per ringraziare tutti i nostri lavoratori per l'impegno e la professionalità profusi''.
Tornando all'attività, Dadati ha spiegato che il numero di fiere è stato implementato anche se i risultati dei singoli eventi sono spesso distanti in termini di riscontro. ''Alcune fanno più fatica, come MECI, mentre quella dell'Artigianato va rilanciata. Fornitore Offresi sulla parte meccanica è invece il nostro panzer: da sola fa quasi un terzo dei ricavi annui''.
Un rimpianto però, c'è: ''mi sarebbe piaciuto arrivare all'ampliamento di Lariofiere, favorendo l'ingresso di soci nuovi come la Camera di Commercio di Sondrio e di Monza, inglobando due territori importanti che sono privi di poli fieristici'' ha concluso Fabio Dadati, augurando buon lavoro al nuovo consiglio di amministrazione, che dovrebbe poter contare sulla presenza di Giovanni Ciceri, ''un elemento di continuità con il lavoro portato avanti in questi anni''.
Una bella parentesi che sta per chiudersi senza grossi rimpianti, ma con la consapevolezza di aver intrapreso un lavoro importante, costruito insieme al consiglio di amministrazione uscente, a favore del territorio a cavallo fra le due province.
Già presidente di Linee Lecco e di Fiera Milano Tech, Dadati dal 2024 è anche membro della giunta di Camera di Commercio Como-Lecco per il settore turismo. Un incarico quest'ultimo, particolarmente gravoso e al quale dai prossimi giorni potrà dedicare più tempo ed energie, al netto chiaramente della propria attività imprenditoriale di albergatore.

Fabio Dadati
''Il lavoro fatto dal consiglio è stato importante: lo abbiamo costruito insieme e con attenzione, grazie alla piena disponibilità di tutti'' ha detto, ringraziando il vice Roberto Galli, i consiglieri Giovanni Ciceri, Veronica Airoldi e Giulio De Capitani, che in questi ultimi anni lo hanno affiancato al vertice di Lariofiere.
Dadati ha anche accolto con soddisfazione la nomina di Marco Galimberti - già presidente dell'ente camerale dal 2019 al 2024, titolare dell’azienda tessile Gemm Filati di Orsenigo e in passato anche al vertice di Confartigianato - che raccoglierà il suo testimone. ''Manca solo un passaggio formale, ma anche gli altri nomi sono già noti'' ha detto riferendosi appunto a Patrizio Musitelli (per il Comune di Erba), Angelo Belgeri (Camera di Commercio) e Giulio Dozio (Provincia di Lecco), scelti quali componenti del CdA dell'ente insieme all'uscente Ciceri. L'investitura ufficiale è attesa però nelle prossime ore.
Sul proprio successore Dadati ha speso parole di stima: ''abbiamo sempre avuto un'ottima collaborazione. Da parte mia posso assicurare che dalla Camera di Commercio ci sarà lo stesso sostegno a Lariofiere''.


''Abbiamo portato avanti una serie di interventi su sicurezza, accessi ed impianti, risparmiando sulla parte luce e riqualificando la zona centrale della struttura'' ha aggiunto, specificando che ora bisogna investire sulla partita climatizzazione, opera sino ad oggi rinviata a causa dal caro materiali post Covid.
''C'è stato un miglioramento anche per quel che concerne i servizi ristorazione: ora è possibile affidare un catering diretto, sostenendo così al meglio gli espositori nei loro eventi organizzati durante le fiere''.
Si è messa mano altresì, alla questione parcheggi, regolamentandoli: oggi sono a pagamento in occasione di eventi fieristici gratuiti e viceversa.



Un rimpianto però, c'è: ''mi sarebbe piaciuto arrivare all'ampliamento di Lariofiere, favorendo l'ingresso di soci nuovi come la Camera di Commercio di Sondrio e di Monza, inglobando due territori importanti che sono privi di poli fieristici'' ha concluso Fabio Dadati, augurando buon lavoro al nuovo consiglio di amministrazione, che dovrebbe poter contare sulla presenza di Giovanni Ciceri, ''un elemento di continuità con il lavoro portato avanti in questi anni''.
G.C.