Vivere Annone: su Nameless Festival risposte poco chiare dalla maggioranza
La risposta fornita dall’amministrazione comunale su Nameless Festival, seguita dal breve dibattito in consiglio, ha lasciato profondamente perplessi e insoddisfatti i consiglieri del gruppo di minoranza Vivere Annone che hanno voluto esprimersi nuovamente sulla questione.
''Non ci è chiaro se l’amministrazione abbia mai davvero voluto continuare la collaborazione con il Nameless Festival, un evento che ha significato molto, non solo in termini musicali, ma anche di immagine, visibilità internazionale e ricadute economiche per il territorio'' ha detto il capogruppo Paolo Cesana. ''Noi eravamo del parere di valorizzare ulteriormente questa manifestazione: oltre al palcoscenico internazionale già conquistato, volevamo costruire un tessuto locale sostenibile intorno al festival. Pensavamo a eventi collaterali di media portata, all’accoglienza diffusa, alla creazione di offerte ricettive per le migliaia di giovani partecipanti, e allo sviluppo di proposte economiche organizzate intorno all’evento''.

Per la minoranza le spiegazioni fornite dall’amministrazione comunale non sono state esaustive: ''Abbiamo cercato di capire se l’amministrazione comunale dialogasse con gli organizzatori non solo per le esigenze tecniche di sicurezza, ma per ideare un vero progetto di crescita territoriale legato al festival. In questo senso, la risposta ufficiale ricevuta in consiglio comunale è stata deludente: non abbiamo riscontrato alcun entusiasmo verso il festival''.
Sebbene si tratti di un evento promosso da un’organizzazione esterna al Comune, secondo il gruppo Vivere Annone, l’amministrazione deve fare la sua parte: ''Pur essendo gestito da una società privata, il Comune non può considerarsi ai margini di Nameless Festival: avrebbe dovuto cogliere quest’occasione per far crescere il territorio su più fronti. E per farlo c'erano tutte le possibilità''.

Come ormai noto, l’edizione 2025, l’ultima a svolgersi tra Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini, ha visto la partecipazione di oltre 100 artisti internazionali come Armin van Buuren, Martin Garrix e The Chainsmokers e ha raggiunto oltre 90.000 presenze da tutta Europa e persino dall’America. Dal 2026, il Nameless si trasferirà al Bione di Lecco, con un ritorno alle origini che, per voce dei promotori, rientra in una scelta di lungo termine per garantire continuità e sostenibilità artistica e organizzativa. A febbraio 2026 è prevista una Winter Edition a Barzio, in Valsassina, suggestiva cornice già sede del Festival tra il 2015 e il 2019. ''Abbiamo chiesto se, in caso di nuove opportunità, l’amministrazione sarebbe disposta a riportarlo sul nostro territorio, ma siamo in attesa di vedere cosa succederà''.

Il consigliere Cesana ha poi aggiunto: ''L’interrogazione che ho presentato era rivolta sia al sindaco Luca Marsigli, in qualità di rappresentante dell’amministrazione, sia al consigliere Lorenzo Lazzarini, delegato alle politiche giovanili. Mi aspettavo di ascoltare una visione fresca e dinamica da parte di chi appartiene alla generazione più giovane, con idee diverse dai consiglieri sopra i 50 anni. Invece, il silenzio del consigliere Lazzarini mi ha lasciato un po’ stupito: sarebbe stato bello sentire un’altra opinione e non avere, da parte dell’amministrazione, una chiusura al dialogo con righe scritte a tavolino. Va accettato il confronto tra le parti che serve a dare un’altra visione e delle idee aggiuntive''.

Da parte della minoranza rimane il dispiacere per avere perso il festival, ma anche l’idea che la porta non si sia chiusa definitivamente: è stata manifestata un’apertura per assistere, se ci dovesse essere la volontà degli organizzatori, al ritorno della manifestazione sul territorio. ''Personalmente, mi dispiace molto aver perso il Nameless Festival. Credo che potesse, e spero possa ancora, diventare un volano di crescita per il territorio, non solo un evento musicale, ma un’opportunità per sviluppo, accoglienza e turismo giovanile'' ha concluso Cesana.
''Non ci è chiaro se l’amministrazione abbia mai davvero voluto continuare la collaborazione con il Nameless Festival, un evento che ha significato molto, non solo in termini musicali, ma anche di immagine, visibilità internazionale e ricadute economiche per il territorio'' ha detto il capogruppo Paolo Cesana. ''Noi eravamo del parere di valorizzare ulteriormente questa manifestazione: oltre al palcoscenico internazionale già conquistato, volevamo costruire un tessuto locale sostenibile intorno al festival. Pensavamo a eventi collaterali di media portata, all’accoglienza diffusa, alla creazione di offerte ricettive per le migliaia di giovani partecipanti, e allo sviluppo di proposte economiche organizzate intorno all’evento''.

Le strutture di Nameless alla Poncia, location dell'edizione 2025
Per la minoranza le spiegazioni fornite dall’amministrazione comunale non sono state esaustive: ''Abbiamo cercato di capire se l’amministrazione comunale dialogasse con gli organizzatori non solo per le esigenze tecniche di sicurezza, ma per ideare un vero progetto di crescita territoriale legato al festival. In questo senso, la risposta ufficiale ricevuta in consiglio comunale è stata deludente: non abbiamo riscontrato alcun entusiasmo verso il festival''.
Sebbene si tratti di un evento promosso da un’organizzazione esterna al Comune, secondo il gruppo Vivere Annone, l’amministrazione deve fare la sua parte: ''Pur essendo gestito da una società privata, il Comune non può considerarsi ai margini di Nameless Festival: avrebbe dovuto cogliere quest’occasione per far crescere il territorio su più fronti. E per farlo c'erano tutte le possibilità''.
A sinistra i consiglieri di Vivere Annone e il capogruppo Paolo Cesana in un'immagine d'archivio
Come ormai noto, l’edizione 2025, l’ultima a svolgersi tra Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini, ha visto la partecipazione di oltre 100 artisti internazionali come Armin van Buuren, Martin Garrix e The Chainsmokers e ha raggiunto oltre 90.000 presenze da tutta Europa e persino dall’America. Dal 2026, il Nameless si trasferirà al Bione di Lecco, con un ritorno alle origini che, per voce dei promotori, rientra in una scelta di lungo termine per garantire continuità e sostenibilità artistica e organizzativa. A febbraio 2026 è prevista una Winter Edition a Barzio, in Valsassina, suggestiva cornice già sede del Festival tra il 2015 e il 2019. ''Abbiamo chiesto se, in caso di nuove opportunità, l’amministrazione sarebbe disposta a riportarlo sul nostro territorio, ma siamo in attesa di vedere cosa succederà''.

La conferenza stampa dell'edizione 2025, l'ultima ad Annone
Il consigliere Cesana ha poi aggiunto: ''L’interrogazione che ho presentato era rivolta sia al sindaco Luca Marsigli, in qualità di rappresentante dell’amministrazione, sia al consigliere Lorenzo Lazzarini, delegato alle politiche giovanili. Mi aspettavo di ascoltare una visione fresca e dinamica da parte di chi appartiene alla generazione più giovane, con idee diverse dai consiglieri sopra i 50 anni. Invece, il silenzio del consigliere Lazzarini mi ha lasciato un po’ stupito: sarebbe stato bello sentire un’altra opinione e non avere, da parte dell’amministrazione, una chiusura al dialogo con righe scritte a tavolino. Va accettato il confronto tra le parti che serve a dare un’altra visione e delle idee aggiuntive''.

Da sinistra il consigliere annonese Lorenzo Lazzarini e il CEO Alberto Fumagalli durante la conferenza stampa
Da parte della minoranza rimane il dispiacere per avere perso il festival, ma anche l’idea che la porta non si sia chiusa definitivamente: è stata manifestata un’apertura per assistere, se ci dovesse essere la volontà degli organizzatori, al ritorno della manifestazione sul territorio. ''Personalmente, mi dispiace molto aver perso il Nameless Festival. Credo che potesse, e spero possa ancora, diventare un volano di crescita per il territorio, non solo un evento musicale, ma un’opportunità per sviluppo, accoglienza e turismo giovanile'' ha concluso Cesana.
M.Mau.