Casatenovo: aggiornato il Piano di Protezione Civile
Approvato all'unanimità l'aggiornamento del Piano di Protezione Civile, un documento strategico frutto di un lavoro intenso e coordinato tra istituzioni e realtà associative, con il coinvolgimento - in particolare - del Corpo Volontari di Protezione Civile della Brianza. Uno strumento che sarà ufficialmente messo a disposizione dell’intera comunità attraverso l’albo pretorio comunale.
Fabio Crippa, consigliere di maggioranza e membro della commissione ambiente e territorio, ha sottolineato in apertura di seduta consiliare - l'altra sera - come il piano non sia un testo statico, ma un "documento vivo, che richiede aggiornamenti continui per rispondere alle esigenze reali ed emergenti del nostro territorio".

A spiegare i dettagli tecnici e l’importanza di questo strumento è stato il dottor Paolo Seminati, estensore ed esperto di Protezione Civile presso l’Università Cattolica di Brescia. "Il Piano di Protezione Civile - ha detto - rappresenta un sistema in costante evoluzione, indispensabile per garantire che il Comune sia sempre pronto a fronteggiare qualsiasi emergenza. Il piano prende forma attraverso un’interazione continua tra Comune e Regione, che si scambiano dati e informazioni tramite un portale dedicato, assicurando che ogni aggiornamento rifletta le più recenti analisi dei rischi e gli studi territoriali".
Rispetto al precedente piano del 2022, il nuovo documento porta con sé rilevanti novità, prime fra tutte l’aggiornamento demografico e approfonditi studi idraulici, come quelli redatti e approvati nel 2024, che identificano le criticità idrauliche più significative del territorio casatese. Seminati ha evidenziato come "gli studi non si limitano a mappare i rischi di allagamenti o perdite, ma stimano con precisione l’estensione di tali eventi e la potenziale esposizione sia delle persone sia delle infrastrutture".

Un altro aspetto chiave del piano è l’identificazione chiara delle figure responsabili sul territorio: il sindaco viene riconosciuto come autorità di Protezione Civile, supportato da una struttura composta da nove figure con precise mansioni operative durante l’emergenza. Non mancano poi indicazioni su luoghi sicuri destinati all’evacuazione della popolazione e sui meccanismi per la messa in sicurezza dei beni, accompagnati da una strategia di comunicazione efficace da parte del Comune per informare i cittadini in tempo reale. Fra le varie criticità trattate, particolare attenzione è riservata agli incendi boschivi, con un focus sul località Campofiorenzo, individuata come punto critico. Naturalmente non vengono trascurati il rischio sismico e le criticità idrauliche, due elementi prioritari nella pianificazione.
Il nuovo Piano di Protezione Civile nasce dunque come una risorsa fondamentale non solo per allinearsi agli obblighi regionali del 2022, ma soprattutto per garantire una gestione delle emergenze tempestiva, efficace e partecipata, capace di coinvolgere istituzioni, volontari e cittadini in una rete di sicurezza condivisa.

A tal proposito, Crippa ha concluso: ''è essenziale che tutta la cittadinanza comprenda l’importanza di un piano aggiornato e funzionale; solo così possiamo affrontare insieme le sfide che il futuro ci riserva, dalla prevenzione alla risposta alle emergenze, salvaguardando la vita e il benessere di tutti''.
In quest'ottica, il contributo attivo del Corpo Volontari di Protezione Civile della Brianza - presente alla serata - assume un ruolo centrale, confermando la forza della collaborazione tra istituzioni e volontariato per la tutela del territorio.
Fabio Crippa, consigliere di maggioranza e membro della commissione ambiente e territorio, ha sottolineato in apertura di seduta consiliare - l'altra sera - come il piano non sia un testo statico, ma un "documento vivo, che richiede aggiornamenti continui per rispondere alle esigenze reali ed emergenti del nostro territorio".

Il dottor Paolo Seminati
A spiegare i dettagli tecnici e l’importanza di questo strumento è stato il dottor Paolo Seminati, estensore ed esperto di Protezione Civile presso l’Università Cattolica di Brescia. "Il Piano di Protezione Civile - ha detto - rappresenta un sistema in costante evoluzione, indispensabile per garantire che il Comune sia sempre pronto a fronteggiare qualsiasi emergenza. Il piano prende forma attraverso un’interazione continua tra Comune e Regione, che si scambiano dati e informazioni tramite un portale dedicato, assicurando che ogni aggiornamento rifletta le più recenti analisi dei rischi e gli studi territoriali".
Rispetto al precedente piano del 2022, il nuovo documento porta con sé rilevanti novità, prime fra tutte l’aggiornamento demografico e approfonditi studi idraulici, come quelli redatti e approvati nel 2024, che identificano le criticità idrauliche più significative del territorio casatese. Seminati ha evidenziato come "gli studi non si limitano a mappare i rischi di allagamenti o perdite, ma stimano con precisione l’estensione di tali eventi e la potenziale esposizione sia delle persone sia delle infrastrutture".

A destra il consigliere di maggioranza Fabio Crippa
Un altro aspetto chiave del piano è l’identificazione chiara delle figure responsabili sul territorio: il sindaco viene riconosciuto come autorità di Protezione Civile, supportato da una struttura composta da nove figure con precise mansioni operative durante l’emergenza. Non mancano poi indicazioni su luoghi sicuri destinati all’evacuazione della popolazione e sui meccanismi per la messa in sicurezza dei beni, accompagnati da una strategia di comunicazione efficace da parte del Comune per informare i cittadini in tempo reale. Fra le varie criticità trattate, particolare attenzione è riservata agli incendi boschivi, con un focus sul località Campofiorenzo, individuata come punto critico. Naturalmente non vengono trascurati il rischio sismico e le criticità idrauliche, due elementi prioritari nella pianificazione.
Il nuovo Piano di Protezione Civile nasce dunque come una risorsa fondamentale non solo per allinearsi agli obblighi regionali del 2022, ma soprattutto per garantire una gestione delle emergenze tempestiva, efficace e partecipata, capace di coinvolgere istituzioni, volontari e cittadini in una rete di sicurezza condivisa.

Il direttivo del Corpo Volontari di Protezione Civile della Brianza
A tal proposito, Crippa ha concluso: ''è essenziale che tutta la cittadinanza comprenda l’importanza di un piano aggiornato e funzionale; solo così possiamo affrontare insieme le sfide che il futuro ci riserva, dalla prevenzione alla risposta alle emergenze, salvaguardando la vita e il benessere di tutti''.
In quest'ottica, il contributo attivo del Corpo Volontari di Protezione Civile della Brianza - presente alla serata - assume un ruolo centrale, confermando la forza della collaborazione tra istituzioni e volontariato per la tutela del territorio.
I.M.