Manifesto funebre su Salvini, Piazza: 'Gesto ignobile'
Il Sottosegretario regionale Mauro Piazza esprime profondo sdegno e preoccupazione per il manifesto funebre affisso nei giorni scorsi a Oggiono, che ritrae il Vicepremier Matteo Salvini mentre riceve il premio Italia‑Israele, accompagnato dalla scritta provocatoria: “Morta l’empatia umana”.
“Condanno con la massima fermezza questo gesto ignobile – dichiara Piazza -. Non si tratta di dissenso politico, ma di una provocazione simbolica che supera ogni limite di rispetto e di dignità umana”. “La libertà di espressione è un pilastro della nostra democrazia – prosegue il Sottosegretario – ma richiede senso di responsabilità. Quando il confronto si trasforma in una provocazione violenta o in messaggi funebri dal contenuto intimidatorio, si oltrepassano limiti che non possono essere accettati”.
“Qualunque opinione, anche la più distante, può trovare spazio nel dibattito democratico – continua Piazza - ma non può degenerare in insulti, denigrazione o strumentalizzazione dell’immagine altrui. Esprimo piena solidarietà al Vicepremier Salvini e all’Istituto Milton Friedman, promotore del riconoscimento. Mi auguro che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e individuino i responsabili. Dobbiamo tornare a un confronto pubblico fatto di contenuti, non di simboli mortuari o slogan violenti. Servono più responsabilità, più rispetto e più empatia vera, non quella evocata per slogan, ma quella che si manifesta nel dialogo civile e costruttivo” conclude Piazza.
“Condanno con la massima fermezza questo gesto ignobile – dichiara Piazza -. Non si tratta di dissenso politico, ma di una provocazione simbolica che supera ogni limite di rispetto e di dignità umana”. “La libertà di espressione è un pilastro della nostra democrazia – prosegue il Sottosegretario – ma richiede senso di responsabilità. Quando il confronto si trasforma in una provocazione violenta o in messaggi funebri dal contenuto intimidatorio, si oltrepassano limiti che non possono essere accettati”.
“Qualunque opinione, anche la più distante, può trovare spazio nel dibattito democratico – continua Piazza - ma non può degenerare in insulti, denigrazione o strumentalizzazione dell’immagine altrui. Esprimo piena solidarietà al Vicepremier Salvini e all’Istituto Milton Friedman, promotore del riconoscimento. Mi auguro che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e individuino i responsabili. Dobbiamo tornare a un confronto pubblico fatto di contenuti, non di simboli mortuari o slogan violenti. Servono più responsabilità, più rispetto e più empatia vera, non quella evocata per slogan, ma quella che si manifesta nel dialogo civile e costruttivo” conclude Piazza.
