Rogoredo in festa per San Gaetano: all'altare il 'Liber Cronicus'

“Oggi è la festa patronale, oggi è la festa della Chiesa, ed è per questo che chiediamo all’intera comunità di essere la chiesa di Gesù e del Vangelo. Quest’anno, tra l’altro, siamo accompagnati anche da tutti i giovani che si trovano a Roma con Papa Leone XIV e celebriamo tutti insieme l’essere figli di Dio che fanno parte di una grande famiglia”. 
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Con queste parole don Eusebio Stefanoni ha aperto la Messa celebrata la mattina del 3 agosto in occasione della ricorrenza di San Gaetano, patrono di Rogoredo. Si tratta di uno degli eventi centrali su cui poggia l’intera festa della frazione casatese, rappresentata dalla Fiera Zootecnica e, nella giornata di domenica, dallo snodarsi per le vie di numerose bancarelle alimentari e di oggettistica. 
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San Gaetano nacque a Thiene nel 1480. Il suo nome gli fu attribuito in ricordo di uno zio canonico e professore all’Università di Padova, che a sua volta si chiamava così perché originario di Gaeta. Dopo essersi laureato in Diritto, nel 1516 venne ordinato sacerdote, mentre nel 1525 fondò la Congregazione dei Chierici Regolari Teatini, un ordine che ha avuto un'importante influenza nella diffusione della devozione e nella riforma ecclesiastica in Italia. Si spense nel 1547 a Napoli e venne canonizzato il 12 aprile 1671. 
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La chiesa di Rogoredo fu costruita nel 1895 per volontà della comunità locale, con lo scopo di offrire un luogo di preghiera e riflessione spirituale ispirato alla devozione del Santo. La Parrocchia e la comunità di questa frazione però sono sorte successivamente, in particolare il 7 agosto 1945, e quest’anno ricorre dunque l’80° della loro fondazione. 
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A tal proposito durante l’offertorio è stato condotto all’altare il “Liber Cronicus”, un testo iniziato dal primo prete della Parrocchia don Carlo Perego e recuperato quest'anno per far (ri)scoprire la storia della comunità: ora sarà lo spunto perfetto per la programmata stesura di un piccolo volume che racconterà le tappe fondamentali del passato e della vita della circoscrizione ecclesiastica di Rogoredo, richiamando e narrando in questo modo la fede degli avi del territorio. 
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“San Gaetano nella sua vita non ha mai contrastato la Chiesa, ma ha sempre invitato tutti a pregare e a vivere come figli di Dio. Nel Vangelo di oggi Gesù ha sollecitato a dare a Cesare quello che è di Cesare, e dunque a essere dei bravi cittadini con i propri diritti e doveri; poi però ha aggiunto che non siamo solo parte di una nazione, ma siamo anche appartenenti al regno di Dio e siamo suoi figli. La comunità cristiana esiste nel momento in cui diventa trasparenza dell’amore del Signore, che si verifica quando tutti vengono accolti, quando c’è condivisione, quando viene cercata la riconciliazione attraverso il perdono. Questa è la comunità cristiana. Chiediamo quindi a Gesù che la Parrocchia di Rogoredo sia emblema del Vangelo, sia famiglia, sia il luogo dove si impara il linguaggio di Dio” ha affermato don Eusebio durante l’omelia. 
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Conclusa la Messa, i festeggiamenti sono continuati presso l’oratorio, dove i volontari della Pizzeria del Don sono stati pronti ad accogliere e soddisfare l’appetito della grande folla accorsa per la celebrazione. Nato nel 1950 per volontà di don Carlo Perego con l’obiettivo di contribuire alla ristrutturazione della scuola materna del paese, il punto ristoro ha acquisito successo grazie alla Fiera Zootecnica ed è oggi divenuto un luogo cardine per l’intera manifestazione.
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Negli anni è stato mantenuto anche il carattere benefico, in quanto il ricavato viene interamente devoluto all’oratorio e alla sua manutenzione. Il menù ha presentato un’offerta molto ricca, in grado di accontentare i gusti di tutti i residenti e i visitatori, mentre tutti i membri dello staff si sono mostrati sempre gentili e sorridenti, continuamente disponibili per ogni evenienza e richiesta. 
Una festa patronale che si è dunque confermata, anche oggi, un’occasione per ricordare le tradizioni del territorio e per trascorrere del tempo di qualità in compagnia. 
C.Fu.
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