Casatenovo, PAC: le violenze su Gaza vanno condannate senza riserva

Dopo innumerevoli atrocità, apprendiamo con sgomento della decisione del governo israeliano di occupare militarmente tutta la Striscia di Gaza.
Una decisione del genere non potrà che aggravare ulteriormente le condizioni della popolazione civile, già indicibilmente provata da un lungo periodo di violenze e privazioni in cui, come ha ricordato pochi giorni fa il Presidente Mattarella, "è difficile [...] vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente".
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Il gruppo consiliare Persona Ambiente Comunità sostiene l'appello firmato da molti sindaci, tra i quali anche il sindaco di Casatenovo, che chiede al governo italiano:
• di esercitare ogni pressione politica e diplomatica sul governo di Israele per sbloccare immediatamente l’accesso agli aiuti alimentari;
• che tali aiuti vengano gestiti solo ed esclusivamente dalle Agenzie dell’ONU, le uniche in condizioni di legittimità e imparzialità, e non più dalla Gaza Humanitarian Foundation, ente evidentemente non in grado di assolvere a un mandato umanitario;
• che l’Italia si faccia promotrice attiva di un cessate il fuoco e di una soluzione politica che ponga fine all’occupazione e alla distruzione della Striscia di Gaza.

Nella drammaticità della situazione attuale risulta quanto mai fondamentale condannare senza riserve ogni forma di violenza, rigettando risolutamente ogni forma di odio etnico o religioso. Auspichiamo da un lato la liberazione degli ostaggi israeliani e la deposizione delle armi da parte di Hamas, dall'altro la cessazione delle violenze e delle operazioni militari nella striscia di Gaza da parte del governo israeliano e dell’IDF.

Per questo motivo, rinnoviamo con forza al governo italiano l'appello, espresso da un ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Casatenovo, affinché riconosca lo Stato di Palestina, nel quadro previsto dal diritto internazionale e nella prospettiva dei "due popoli, due stati".
Sarebbe un primo fondamentale passo perché i due popoli possano tornare a percorrere l'impegnativa via del dialogo, isolando le forze che al loro stesso interno generano oppressione e violenza.
La pace sarà possibile solo se entrambe le parti in causa saranno riconosciute, nei fatti e al più presto, in condizioni di pari dignità e legittimità.

Casatenovo, 05/08/2025
Francesco Sironi, Consigliere comunale e capogruppo Persona Ambiente Comunità
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