Dolzago: Social Lab, bilancio positivo per i giovani iscritti
Un periodo per coltivare sane relazioni, scoprire il territorio e ''creare'' insieme. ''Il Social Lab non è solo un centro estivo, e non è nemmeno solo un laboratorio'', dicono gli organizzatori. Il progetto è stato, anche quest’anno, un’esperienza capace di lasciare il segno tra chi vi ha preso parte. Venti giorni intensi, dal 7 al 31 luglio, durante i quali 22 ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 14 anni hanno vissuto un’estate diversa: fatta di incontri e scoperte, ma soprattutto, fatta insieme.

A guidarli lungo il percorso, un misterioso personaggio immaginario, che attraverso lettere periodiche li ha invitati a fermarsi e osservare. A rallentare, in un mondo che corre veloce, e dare valore a ciò che si ha intorno. L’idea centrale, infatti, non era riempire il tempo, ma imparare a viverlo.
Il filo rosso del progetto – sostenuto dall’Amministrazione comunale nell’ambito del Progetto Giovani – si è intrecciato con attività pratiche e coinvolgenti: laboratori di falegnameria, dove i ragazzi hanno costruito scatole e quadri con le proprie mani, e un corso di hip hop culminato in una coreografia collettiva carica di energia. C’è stato spazio anche per il divertimento puro, come l’incontro con i tamburi giapponesi Taiko e una gita alla piscina di Oggiono.
''I partecipanti hanno potuto riscoprire i luoghi in cui sono nati e cresciuti, costruendo attorno ad essi giochi, sfide itineranti e momenti di condivisione'' racconta il vicesindaco Simone Baiu, che sottolinea anche il successo dell’attività di raccolta delle erbe spontanee, culminata nella preparazione di un pesto da gustare insieme.
Grande entusiasmo ha suscitato anche la prova di tiro con l’arco, organizzata in collaborazione con la Compagnia Arcieri Lariani nel verde del Parco Alpini. Un’esperienza nuova, per ''testare'' equilibrio e concentrazione.
''Il nostro obiettivo è stimolare i ragazzi a sperimentare con il proprio corpo, scoprire nuove abilità e vivere il tempo insieme come un’opportunità per crescere'' spiega Antonella Tallarico, coordinatrice del progetto, che ha seguito passo dopo passo i giovani partecipanti.

Un’occasione importante, ribadisce anche Roberto Milani, referente dell’iniziativa: ''Il Social Lab è stato un momento per mettersi alla prova attraverso giochi, attività sportive e creative. Un’esperienza di gruppo che ha permesso ai ragazzi di conoscersi meglio, collaborare, superare i propri limiti e sviluppare competenze manuali”.

A guidarli lungo il percorso, un misterioso personaggio immaginario, che attraverso lettere periodiche li ha invitati a fermarsi e osservare. A rallentare, in un mondo che corre veloce, e dare valore a ciò che si ha intorno. L’idea centrale, infatti, non era riempire il tempo, ma imparare a viverlo.





Un’occasione importante, ribadisce anche Roberto Milani, referente dell’iniziativa: ''Il Social Lab è stato un momento per mettersi alla prova attraverso giochi, attività sportive e creative. Un’esperienza di gruppo che ha permesso ai ragazzi di conoscersi meglio, collaborare, superare i propri limiti e sviluppare competenze manuali”.
