Castello B.za: nella festa patronale di San Lorenzo ricordato il 50° di Padre Antonello

Una giornata speciale per i fedeli della Parrocchia di San Lorenzo a Castello Brianza quella celebrata ieri, domenica 10 agosto. Alle 10.30 infatti, si è svolta la messa solenne in onore del Santo Patrono presieduta da padre Antonello Rossi, affiancato - fra gli altri - dal diacono Alessandro Misuraca, da don Giuseppe Riva e dal parroco don Walter Brambilla.
Nel corso dell’omelia, padre Antonello ha voluto ricordare l’importanza dell’olocausto religioso compiuto da coloro che sono considerati martiri in Cristo. ''Oggi celebriamo San Lorenzo, ma ritengo sia importante ricordare anche un'altra Santa, all’anagrafe nota come Edith Stein, che è uno degli esempi più chiari dell’importanza dell’olocausto biblico''.A fianco della nozione più celebre di olocausto nazista, di cui Edith in quanto ebrea è stata vittima nel 1942, esiste anche l’importante questione dell’olocausto di fede, che prevede dunque l’offerta totale a Dio. ''La sua esistenza è stata segnata dall’ardore nei confronti del Signore, a cui si è donata interamente fino al martirio per amore nei suoi confronti'' ha continuato padre Antonello.Il religioso, peraltro, ha celebrato nel corso della funzione di domenica anche il 50esimo anniversario del suo sacerdozio, che negli anni lo ha portato tra le fila delle Missioni Consolata (è stato anche Superiore della Casa di Bevera ndr) e fino in missione in Africa.
''Mezzo secolo fa sono diventato sacerdote'' ha affermato. ''Si tratta di un percorso complesso, fatto anche da molte responsabilità. Non posso che ringraziare il Signore per questi anni di grazia che mi ha concesso di vivere''.
Al termine della celebrazione, anche il parroco don Walter ha voluto prendere la parola ricordando quanto sia importante ricordare coloro che si sono fatti martiri per la profonda fede.Alcuni piccoli fedeli, accompagnati dal parroco, sono saliti sull’altare per ammirare un’opera che ritrae San Lorenzo. ''Il suo dono al Signore lo ha portato al rogo, oggi con il rito del pallone ricordiamo il sacrificio che sta dietro questo gesto'' ha spiegato il sacerdote, in conclusione della messa.  I festeggiamenti sono proseguiti in oratorio con un pranzo al quale hanno preso parte il festeggiato insieme al parroco e ad alcuni sacerdoti originari della Parrocchia di Castello.