Casatenovo, lo sfogo di un residente: ''Via Greppi va messa in sicurezza e chiusa al transito di mezzi pesanti''

Nel maggio 2023 era stato promotore di una petizione che nel giro di pochi giorni aveva raccolto una cinquantina di firme per la messa in sicurezza - a tutela soprattutto dei pedoni - di Via Greppi, Via Circonvallazione e Via Castelbarco, a pochi passi da Villa Facchi e dall'imbocco con Via Giovenigo, a Casatenovo. Eppure nulla nel frattempo sarebbe cambiato, salvo un anno fa, in Via Greppi, la messa a terra del limite di velocità (a 50 km orari), peraltro scarsamente rispettato. 
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Via Greppi, incrocio Via Giovenigo, all'altezza dell'impianto semaforico

''Questa parte del paese resta pericolosissima. Qui i mezzi corrono a tutta velocità, il marciapiede arriva solo fino ad un certo punto, mancano le strisce pedonali. Quando esco di casa ho il timore di essere travolto, perchè manca anche la visibilità. Basterebbe qualche accorgimento per risolvere la situazione, eppure nulla in questi anni è cambiato'' ci ha raccontato Enrico Furgada, casa in prossimità dell'impianto semaforico, che da parecchi mesi ormai, sta portando all'attenzione del Comune la pericolosità dell'arteria sulla quale insiste peraltro la frequentatissima biblioteca comunale con aula studio e sala civica. 
Stanco di mandare mail PEC ed interloquire con l'Amministrazione senza arrivare ad alcun risultato, negli scorsi mesi Furgada ha interpellato anche la Prefettura, facendogli presente la situazione. 
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''A seguito della nostra interlocuzione è stato chiesto al Comune di Casatenovo, attraverso una nota firmata dallo stesso Prefetto, di attivarsi: eppure nonostante il colloquio che ho avuto con il Sindaco in primavera, non si è mosso nulla. Negli scorsi giorni ho appreso che il Comune ha deciso di stanziare 500mila euro per finanziare opere per la sicurezza stradale. Interverranno a Galgiana e a Cassina de' Bracchi, per Via Greppi e dintorni invece ancora nulla'' ha proseguito Furgada che ha messo in evidenza anche la mancanza di cestini che a suo dire favorirebbero un aumento incontrollato dell'abbandono di rifiuti. 
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Via Castelbarco nel tratto in cui il calibro stradale si restringe

E poi un ulteriore problema: il transito di mezzi pesanti che, nonostante il calibro ridotto dell'arteria, sfrutterebbero Via Greppi arrivando da Montesiro di Besana per ''bypassare'' Via Casati e Via Manzoni, sperando di giungere in una manciata di secondi in Via Roma, l'ex SP51.
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Le crepe formatesi sull'edificio residenziale

''Abbiamo notato delle vistose crepe sul muro esterno della nostra abitazione che affaccia su Via Castelbarco: è sicuramente dovuto alla velocità elevata dei mezzi, anche pesanti in una via tra due case ristretta a 3 metri, che spesso transitano da qui, magari traditi anche dai sistemi gps. E' stato già fatto presente alla Soprintendenza perchè si tratta di un edificio dal valore storico'' ha proseguito Furgada, secondo il quale ''basterebbe inserire un divieto di transito all'imbocco dell'arteria per evitare il passaggio di camion e bilici anche di una certa dimensione e ridurre la velocità a km orari 30 il passaggio di tutti i mezzi dal semaforo all’incrocio con Via del Lavoro''.
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Pure il transito in Via Circonvallazione poi, sarebbe da rivedere a detta dei residenti che hanno sottoscritto la petizione due anni fa, limitandolo ai soli residenti, oppure ridurre la velocità a 10 km orari.
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''Non riesco a capire il motivo di questo immobilismo: sarebbe sufficiente una cifra piccola, considerando il bilancio del Comune, per attivare degli interventi minimi di messa in sicurezza che potrebbero però fare la differenza. Capisco che la viabilità di questa zona del paese potrebbe cambiare con la riqualificazione delle aree ex Vister e Vismara, ma i tempi non sembrano per nulla brevi e non si può certo attendere che capiti qualcosa di grave'' ha concluso Furgada. ''Questa strada è abbandonata a se stessa: sembra di essere al di là della periferia del paese, vale a dire nel dimenticatoio''.
G.C.
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