Colle: eremo di San Genesio l’annuale Messa per il martire
Come ogni anno, in occasione della ricorrenza di San Genesio, è stato aperto l’eremo dedicato al santo martire. L’ex convento dei frati camaldolesi è chiuso tutto l’anno e soltanto un giorno viene aperto con la celebrazione di una Santa Messa.


L’eremo sorge sulla cima dell'omonima collina a 832 metri di altitudine, in una posizione privilegiata che lo rende visibile da ogni parte della Brianza: verso nord-est si apre la valle dell'Adda con sullo sfondo le Grigne (paesaggio tanto caro a Leonardo da Vinci), mentre a sud-ovest lo sguardo abbraccia l'arco degli Appennini, la Pianura Padana e la cerchia delle Alpi con i grattacieli di Milano che si stagliano in lontananza.


La storia di questo luogo è antica e affascinante: il primo documento ufficiale che ne attesta l'esistenza risale addirittura al 950 d.C., quando un atto notarile menziona la "cappella Sancti Genexii in Monte Suma". Questo sito ha vissuto diverse fasi storiche importanti. Dalla fine del 1500 al 1770 fu abitato dai frati Agostiniani, finché il governatore austriaco e l'Arcivescovo di Milano ne decretarono la chiusura. Dopo un periodo di abbandono, tornò a svolgere la sua funzione religiosa grazie ai Frati Camaldolesi che, dal 1863 al 1938, ricostruirono il convento e la chiesa, dedicandola a San Giuseppe.

Oggi l'eremo è proprietà privata e raramente è possibile visitarne gli interni. Probabilmente sarà aperto al pubblico in occasione dell’iniziativa ville aperte. La data non è ancora certa ma dovrebbe essere attorno al 20 settembre.

La tradizionale Messa è stata celebrata in una chiesetta gremita di fedeli giunti da Nava, Giovenzana e le altre frazioni di Colle Brianza il cui comune, nel 1954 su progettazione dell’ing. Claudio Mandelli, sistemò i sentieri che portano all’eremo.


L’eremo sorge sulla cima dell'omonima collina a 832 metri di altitudine, in una posizione privilegiata che lo rende visibile da ogni parte della Brianza: verso nord-est si apre la valle dell'Adda con sullo sfondo le Grigne (paesaggio tanto caro a Leonardo da Vinci), mentre a sud-ovest lo sguardo abbraccia l'arco degli Appennini, la Pianura Padana e la cerchia delle Alpi con i grattacieli di Milano che si stagliano in lontananza.


La storia di questo luogo è antica e affascinante: il primo documento ufficiale che ne attesta l'esistenza risale addirittura al 950 d.C., quando un atto notarile menziona la "cappella Sancti Genexii in Monte Suma". Questo sito ha vissuto diverse fasi storiche importanti. Dalla fine del 1500 al 1770 fu abitato dai frati Agostiniani, finché il governatore austriaco e l'Arcivescovo di Milano ne decretarono la chiusura. Dopo un periodo di abbandono, tornò a svolgere la sua funzione religiosa grazie ai Frati Camaldolesi che, dal 1863 al 1938, ricostruirono il convento e la chiesa, dedicandola a San Giuseppe.




