Besana: la storia di Iris che il 21 settembre spegnerà 100 candeline
Il 21 settembre Iris Chiarini spegnerà 100 candeline alla RSA Oasi Domenicana, la struttura besanese che da anni chiama ''casa''. Nata nel 1925 a Gazzo Veronese, la sua storia attraversa un secolo di cambiamenti, tra migrazioni, lavoro in fabbrica, guerra e nuovi inizi.
Figura alta ed elegante, modi gentili e lucidità brillante, Iris si racconta con semplicità e precisione. ''È stata una vita tribolata'', dice con il suo piglio fieramente dolce, ma subito affiora la gratitudine aggiungendo: ''ho avuto una bella vita''.
A quattro anni lascia il Veneto con la famiglia, mamma, papà e un fratello più grande, per trasferirsi a Milano, in cerca di opportunità. La povertà dei primi tempi lascia il posto a una nuova stabilità quando il padre trova impiego alla Pirelli, ''un uomo - racconta con gli occhi lucidi - molto in gamba che è riuscito sempre a mantenere la famiglia, nonostante tutto''. La stessa Iris lavorerà in Pirelli da adulta come operaia. Obbediente e molto legata ai fratelli, conserva ricordi nitidi degli anni della guerra: i bombardamenti, la paura, le notti in una cantina allagata usata come rifugio.
A 25 anni sposa Luigi, collega in Pirelli. Nascono due figli, un maschio e una femmina. Rimasta vedova nel 1975, Iris sceglie la Liguria: si trasferisce a San Bartolomeo al Mare, dove vive a lungo in compagnia del suo cane e delle lunghe passeggiate vista mare. Nel 2011, per motivi di salute, rientra in Brianza: prima a casa della figlia, poi all’Oasi Domenicana.
Per anni lavora a maglia con creatività, dando vita soprattutto a pupazzetti e oggetti fatti a mano, e partecipa con entusiasmo alle uscite di gruppo e alle attività. Con il passare del tempo preferisce la quiete della propria stanza, senza rinunciare al dialogo con operatori e compagne. Autonoma negli spostamenti, ogni giorno raggiunge la sala da pranzo da sola. Apprezza le attenzioni individualizzate, che ricambia con sorriso e disponibilità.
Iris festeggerà il compleanno insieme ai familiari il 21 settembre. L’ultimo lunedì del mese, la comunità dell’Oasi Domenicana celebrerà questo traguardo con tutte le ospiti.
Figura alta ed elegante, modi gentili e lucidità brillante, Iris si racconta con semplicità e precisione. ''È stata una vita tribolata'', dice con il suo piglio fieramente dolce, ma subito affiora la gratitudine aggiungendo: ''ho avuto una bella vita''.

Iris Chiarini
A quattro anni lascia il Veneto con la famiglia, mamma, papà e un fratello più grande, per trasferirsi a Milano, in cerca di opportunità. La povertà dei primi tempi lascia il posto a una nuova stabilità quando il padre trova impiego alla Pirelli, ''un uomo - racconta con gli occhi lucidi - molto in gamba che è riuscito sempre a mantenere la famiglia, nonostante tutto''. La stessa Iris lavorerà in Pirelli da adulta come operaia. Obbediente e molto legata ai fratelli, conserva ricordi nitidi degli anni della guerra: i bombardamenti, la paura, le notti in una cantina allagata usata come rifugio.
A 25 anni sposa Luigi, collega in Pirelli. Nascono due figli, un maschio e una femmina. Rimasta vedova nel 1975, Iris sceglie la Liguria: si trasferisce a San Bartolomeo al Mare, dove vive a lungo in compagnia del suo cane e delle lunghe passeggiate vista mare. Nel 2011, per motivi di salute, rientra in Brianza: prima a casa della figlia, poi all’Oasi Domenicana.

Iris festeggerà il compleanno insieme ai familiari il 21 settembre. L’ultimo lunedì del mese, la comunità dell’Oasi Domenicana celebrerà questo traguardo con tutte le ospiti.
