Cassago piange Sergio Mancassola: si era battuto contro le barriere fisiche e mentali
Nel 2021 al Rus Cassiciacum aveva presentato il suo libro ''Mangià mar e spudà dolz": sintesi dialettale e concreta per descrivere la possibilità che ciascuno ha, di trasformare qualcosa di spiacevole in un dono raro.
Sergio Macassola, 64 anni, si è spento nelle scorse ore. Originario della Val Cavargna (Como), da oltre quarant'anni risiedeva a Cassago. Fin da bambino era affetto da tetraparesi spastica, una malattia degenerativa che lo aveva lentamente privato della possibilità di muoversi, ma non di scrivere, di avere una mente vispa e attenta e di lottare per i diritti delle persone affette - come lui - da disabilità. Anzi, da inabilità come era solito precisare.
Nella sua pubblicazione aveva inserito aforismi, riflessioni e spaccati della sua vita dedicati agli argomenti più disparati: dalla religione, alla società, dalla politica a racconti di vita vissuta sulla sua pelle. Sergio Mancassola in quell'occasione pubblica non aveva nascosto l'orgoglio dell'aver raggiunto questo traguardo: "Volevo elogiarmi per una volta nella vita per essere riuscito a scrivere questo libro: lo dedico a tutta la cittadinanza di Cassago che quarant'anni fa mi ha accolto nella sua comunità".
La prosa utilizzata, cruda e molto sintetica, rifletteva del resto la personalità dissacrante dello scrittore, secondo il quale un libro per non diventare un soprammobile deve essere in grado di trasmettere qualcosa al lettore. "Mangià mar e spudà dolz" per Mancassola era soprattutto un'importante occasione per chiunque volesse capire qualcosa dell'essere inabile: "dire disabile è discriminatorio già di per sé. L'unicità della persona è nel difetto, nella nostra non uguaglianza", aveva precisato il cassaghese che negli anni aveva ingaggiato con passione, una serie di battaglie. In primis contro l'abbattimento delle barriere architettoniche, organizzando diversi incontri con le scuole e con i ragazzi più giovani. Ma anche contro quella burocrazia che spesso rendeva le quotidiane difficoltà incontrate, ancor più pesanti e talvolta umilianti, soprattutto sul piano umano.
Grande tifoso dell'Inter, aveva lavorato in una tipografia come correttore di bozze. La salma di Mancassola - che lascia la sorella Rita, i nipoti, Antonella, gli amici e i volontari che lo avevano sostenuto in questi anni - arriverà presso VOF di Costa Masnaga venerdì mattina alle ore 9 e vi resterà fino a sabato 6 settembre alle 11. Da lì proseguirà poi per il tempio crematorio.
Sergio Macassola, 64 anni, si è spento nelle scorse ore. Originario della Val Cavargna (Como), da oltre quarant'anni risiedeva a Cassago. Fin da bambino era affetto da tetraparesi spastica, una malattia degenerativa che lo aveva lentamente privato della possibilità di muoversi, ma non di scrivere, di avere una mente vispa e attenta e di lottare per i diritti delle persone affette - come lui - da disabilità. Anzi, da inabilità come era solito precisare.

La prosa utilizzata, cruda e molto sintetica, rifletteva del resto la personalità dissacrante dello scrittore, secondo il quale un libro per non diventare un soprammobile deve essere in grado di trasmettere qualcosa al lettore. "Mangià mar e spudà dolz" per Mancassola era soprattutto un'importante occasione per chiunque volesse capire qualcosa dell'essere inabile: "dire disabile è discriminatorio già di per sé. L'unicità della persona è nel difetto, nella nostra non uguaglianza", aveva precisato il cassaghese che negli anni aveva ingaggiato con passione, una serie di battaglie. In primis contro l'abbattimento delle barriere architettoniche, organizzando diversi incontri con le scuole e con i ragazzi più giovani. Ma anche contro quella burocrazia che spesso rendeva le quotidiane difficoltà incontrate, ancor più pesanti e talvolta umilianti, soprattutto sul piano umano.
Grande tifoso dell'Inter, aveva lavorato in una tipografia come correttore di bozze. La salma di Mancassola - che lascia la sorella Rita, i nipoti, Antonella, gli amici e i volontari che lo avevano sostenuto in questi anni - arriverà presso VOF di Costa Masnaga venerdì mattina alle ore 9 e vi resterà fino a sabato 6 settembre alle 11. Da lì proseguirà poi per il tempio crematorio.
