Oggiono: il Bachelet riapre le porte con il 'Welcome Day'
Il giorno del benvenuto per dire che sta cominciando un nuovo cammino all'insegna dell’accoglienza. Per dire che questo percorso si fa ''con e tra'' le persone.
L’istituto Vittorio Bachelet di Oggiono ha aperto questa mattina, sabato 6 settembre - anzitempo sulla data di avvio d’anno scolastico, 12 settembre - gli spazi per favorire un incontro tra le parti di coloro che lo abiteranno e lo vivranno: gli studenti delle classi prime, i loro genitori e il corpo docenti. Per il terzo anno si è tenuto Welcome Day, la giornata rivolta alla comunità scolastica per un percorso formativo condiviso, responsabile e sereno.

La dirigente scolastica Anna Panzeri, nell’incontro con i genitori, ha sottolineato come l’avvio dell’anno scolastico rappresenti sempre un’occasione gioiosa, ricca di aspettative e speranze, ma è anche il momento giusto per ribadire l’importanza del patto educativo che lega scuola e famiglia: un impegno reciproco fatto di diritti e doveri, rispetto dei ruoli e confronto costruttivo.

''Il patto educativo si basa su un decalogo dove ciascuna delle componenti dà il proprio contributo per il percorso di crescita collettivo. L’impegno che la scuola investe in questo patto trova poi traduzione in attività che riguardano diversi ambiti e indirizzi'' ha detto la dirigente soffermandosi poi su alcune parole che compongono questo decalogo, a partire dal rispetto dei ruoli, base per una serena convivenza tra le parti. ''Non siamo su fronti opposti, ma lavoriamo insieme per accompagnare i ragazzi nella crescita. Tutti possiamo fare errori e cerchiamo di fare del nostro meglio: il confronto nei colloqui non può quindi essere l’elenco degli errori ma deve essere un confronto, un’occasione per raccontare i giovani, comprenderli e trovare insieme strategie educative'' ha proseguito Panzeri, legando a questo tema i concetti della fiducia, che deve essere reciproca e della valutazione, da considerare strumento di crescita e non di giudizio. ''La valutazione è di tipo programmativo e deve accompagnare i ragazzi nel percorso, far vedere i passi avanti che vengono fatti, capire dove c’è bisogno di andare avanti o tornare indietro e spesso legata a compiti specifici. Un voto viene dato a una prestazione o è una descrizione di una competenza: non è un giudizio personale sull’allievo. La valutazione deve puntare al miglioramento, sia per i ragazzi sia per noi come comunità scolastica dell’istituto''.

Maria Luisa Pavoni, rappresentante del consiglio d’istituto, ha evidenziato l’importanza della partecipazione attiva delle famiglie alla vita scolastica. A novembre si terranno le nuove elezioni per il rinnovo dell’organismo scolastico, che resterà in carica tre anni. ''La partecipazione al consiglio d’istituto mi ha permesso di avere uno sguardo diverso sulla scuola e mi ha fatto capire come si prendono le decisioni al suo interno, oltre che favorire la partecipazione agli eventi della scuola''. Accanto al consiglio d’istituto, opera anche il comitato genitori, che supporta la scuola nell’organizzazione di eventi e iniziative: ''Specialmente nel triennio, i ragazzi vogliono acquisire autonomia, ma il ruolo delle famiglie è essere loro vicini e e avere un ruolo attivo per partecipare alla vita dei ragazzi''.

Il professor Luca Cesana si è focalizzato su tre pilastri contenuti nel patto educativo: relazione accogliente, crescita e protagonismo. ''Accogliere significa creare un clima sereno, dove ciascuno si senta valorizzato e questa relazione comincia con la giornata di oggi. Crescere significa mettersi in gioco, cambiare proprio perchè siamo esseri dinamici: questo significa anche adeguare il lessico che deve catturarli e favorire la concentrazione, che è portare l’attenzione su di sé nel qui ed ora. Infine, il protagonismo che non vuol dire mettersi sotto i riflettori, ma fare la propria parte''.

Il professor Gerolamo Lozza ha illustrato i canali ufficiali di comunicazione tra scuola e famiglie: il registro elettronico, oltre che per le funzioni classiche di registro serve per assenze, giustificazioni, circolari e comunicazioni; Office365, in particolare Teams e Outlook serviranno per comunicazioni e attività didattiche online. Il sito istituzionale è un punto di riferimento per documenti generali, programmazioni didattici disciplinari, pubblicazioni all’albo, eventi importanti come incontri con personalità e modulistica. C’è poi la pagina social dell’istituto, atta a rappresentare e condividere, in maniera informale, i momenti di vita scolastica.

Arianna Mancini, docente disegno e storia dell’arte e referente d’istituto per l’orientamento in ingresso ha spiegato le varie attività previste per accompagnare gli allievi nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado. ''È un passaggio graduale che comincia oggi con il Welcome Day e la caccia al tesoro per conoscere la scuola curata dai ragazzi delle varie classi che si sono prodigati per organizzare''.
Nel primo trimestre ci saranno altre attività: l’uscita didattico-naturalistica a Oggiono per favorire la conoscere tra compagni, gli incontri con la polizia ferroviaria, le presentazioni dei laboratori e momenti di riflessione sul metodo di studio. Non mancano approfondimenti sulla figura di Vittorio Bachelet, a cui l’istituto è intitolato e un lavoro di allineamento delle competenze per facilitare il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado.

La dirigente Panzeri ha fatto riferimento alla recente nota ministeriale che vieta l’uso dei cellulari nelle scuole di secondo grado: il regolamento d’istituto sarà aggiornato per recepire le indicazioni: ''Il telefono può essere uno strumento di lavoro e in classe, resta vietato se non autorizzato per attività didattiche. Uno dei compiti del consiglio di istituto sarà di rivedere il regolamento sulla base della nuova normativa''.

La professoressa Martina Lunghi, referente per l’inclusione, ha ribadito come ''il valore dell’accoglienza sia di primaria attenzione per costruire un clima collaborativo''. Inoltre, come presentato dal professor Cesana sono presenti figure di accompagnamento specifiche, in particolare per il biennio: il coordinatore, che tiene i rapporti con il consiglio di classe avendo come compito quello di ''spiegare in sintesi il percorso che stanno svolgendo i ragazzi da un punto di vista disciplinare e didattico''; l’altra figura è il tutor, che segue individualmente ogni studente.
Ogni ragazzo ha un docente tutor con il quale può confrontarsi. Se si riceve comunicazione di incontro dal tutor è cercare di capire come il ragazzo possa rendere al massimo.

Il percorso educativo si articola anche attraverso moduli specifici: in prima si lavora sulla conoscenza di sé, in seconda sulla collaborazione. Ogni attività dell’istituto è pensata per sostenere la maturazione personale e sociale degli studenti.
Mentre i genitori venivano accolti al Palabachelet, i futuri studenti di classe prima, sotto la guida dei ragazzi dell’istituto e dei docenti, sono stati accompagnati in una simpatica caccia al tesoro all’interno dell’istituto. La giornata si è poi conclusa con un un pic-nic all’aperto nelle aree verdi della scuola.

Il Welcome Day a rappresentato molto più di una semplice giornata di accoglienza: è stato il punto di partenza di un percorso che coinvolge studenti, docenti e genitori in un cammino condiviso. É stato un’occasione preziosa non solo per dare il benvenuto ai nuovi studenti, ma anche per rinnovare l’impegno della scuola a educare con responsabilità, coinvolgere e camminare insieme alle famiglie in un’alleanza educativa solida e consapevole. L’istituto Bachelet si è confermato essere una scuola che accoglie e accompagna, giorno per giorno, i ragazzi verso la maturità e verso il loro futuro.
L’istituto Vittorio Bachelet di Oggiono ha aperto questa mattina, sabato 6 settembre - anzitempo sulla data di avvio d’anno scolastico, 12 settembre - gli spazi per favorire un incontro tra le parti di coloro che lo abiteranno e lo vivranno: gli studenti delle classi prime, i loro genitori e il corpo docenti. Per il terzo anno si è tenuto Welcome Day, la giornata rivolta alla comunità scolastica per un percorso formativo condiviso, responsabile e sereno.
Da sinistra Maria Luisa Pavoni, Anna Panzeri, Gerolamo Lozza e Luca Cesana
La dirigente scolastica Anna Panzeri, nell’incontro con i genitori, ha sottolineato come l’avvio dell’anno scolastico rappresenti sempre un’occasione gioiosa, ricca di aspettative e speranze, ma è anche il momento giusto per ribadire l’importanza del patto educativo che lega scuola e famiglia: un impegno reciproco fatto di diritti e doveri, rispetto dei ruoli e confronto costruttivo.
''Il patto educativo si basa su un decalogo dove ciascuna delle componenti dà il proprio contributo per il percorso di crescita collettivo. L’impegno che la scuola investe in questo patto trova poi traduzione in attività che riguardano diversi ambiti e indirizzi'' ha detto la dirigente soffermandosi poi su alcune parole che compongono questo decalogo, a partire dal rispetto dei ruoli, base per una serena convivenza tra le parti. ''Non siamo su fronti opposti, ma lavoriamo insieme per accompagnare i ragazzi nella crescita. Tutti possiamo fare errori e cerchiamo di fare del nostro meglio: il confronto nei colloqui non può quindi essere l’elenco degli errori ma deve essere un confronto, un’occasione per raccontare i giovani, comprenderli e trovare insieme strategie educative'' ha proseguito Panzeri, legando a questo tema i concetti della fiducia, che deve essere reciproca e della valutazione, da considerare strumento di crescita e non di giudizio. ''La valutazione è di tipo programmativo e deve accompagnare i ragazzi nel percorso, far vedere i passi avanti che vengono fatti, capire dove c’è bisogno di andare avanti o tornare indietro e spesso legata a compiti specifici. Un voto viene dato a una prestazione o è una descrizione di una competenza: non è un giudizio personale sull’allievo. La valutazione deve puntare al miglioramento, sia per i ragazzi sia per noi come comunità scolastica dell’istituto''.
Maria Luisa Pavoni, rappresentante del consiglio d’istituto, ha evidenziato l’importanza della partecipazione attiva delle famiglie alla vita scolastica. A novembre si terranno le nuove elezioni per il rinnovo dell’organismo scolastico, che resterà in carica tre anni. ''La partecipazione al consiglio d’istituto mi ha permesso di avere uno sguardo diverso sulla scuola e mi ha fatto capire come si prendono le decisioni al suo interno, oltre che favorire la partecipazione agli eventi della scuola''. Accanto al consiglio d’istituto, opera anche il comitato genitori, che supporta la scuola nell’organizzazione di eventi e iniziative: ''Specialmente nel triennio, i ragazzi vogliono acquisire autonomia, ma il ruolo delle famiglie è essere loro vicini e e avere un ruolo attivo per partecipare alla vita dei ragazzi''.
Il professor Luca Cesana si è focalizzato su tre pilastri contenuti nel patto educativo: relazione accogliente, crescita e protagonismo. ''Accogliere significa creare un clima sereno, dove ciascuno si senta valorizzato e questa relazione comincia con la giornata di oggi. Crescere significa mettersi in gioco, cambiare proprio perchè siamo esseri dinamici: questo significa anche adeguare il lessico che deve catturarli e favorire la concentrazione, che è portare l’attenzione su di sé nel qui ed ora. Infine, il protagonismo che non vuol dire mettersi sotto i riflettori, ma fare la propria parte''.
Il professor Gerolamo Lozza ha illustrato i canali ufficiali di comunicazione tra scuola e famiglie: il registro elettronico, oltre che per le funzioni classiche di registro serve per assenze, giustificazioni, circolari e comunicazioni; Office365, in particolare Teams e Outlook serviranno per comunicazioni e attività didattiche online. Il sito istituzionale è un punto di riferimento per documenti generali, programmazioni didattici disciplinari, pubblicazioni all’albo, eventi importanti come incontri con personalità e modulistica. C’è poi la pagina social dell’istituto, atta a rappresentare e condividere, in maniera informale, i momenti di vita scolastica.
Arianna Mancini, docente disegno e storia dell’arte e referente d’istituto per l’orientamento in ingresso ha spiegato le varie attività previste per accompagnare gli allievi nel passaggio dalla scuola secondaria di primo grado a quella di secondo grado. ''È un passaggio graduale che comincia oggi con il Welcome Day e la caccia al tesoro per conoscere la scuola curata dai ragazzi delle varie classi che si sono prodigati per organizzare''.
Nel primo trimestre ci saranno altre attività: l’uscita didattico-naturalistica a Oggiono per favorire la conoscere tra compagni, gli incontri con la polizia ferroviaria, le presentazioni dei laboratori e momenti di riflessione sul metodo di studio. Non mancano approfondimenti sulla figura di Vittorio Bachelet, a cui l’istituto è intitolato e un lavoro di allineamento delle competenze per facilitare il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado.
La dirigente Panzeri ha fatto riferimento alla recente nota ministeriale che vieta l’uso dei cellulari nelle scuole di secondo grado: il regolamento d’istituto sarà aggiornato per recepire le indicazioni: ''Il telefono può essere uno strumento di lavoro e in classe, resta vietato se non autorizzato per attività didattiche. Uno dei compiti del consiglio di istituto sarà di rivedere il regolamento sulla base della nuova normativa''.
La professoressa Martina Lunghi, referente per l’inclusione, ha ribadito come ''il valore dell’accoglienza sia di primaria attenzione per costruire un clima collaborativo''. Inoltre, come presentato dal professor Cesana sono presenti figure di accompagnamento specifiche, in particolare per il biennio: il coordinatore, che tiene i rapporti con il consiglio di classe avendo come compito quello di ''spiegare in sintesi il percorso che stanno svolgendo i ragazzi da un punto di vista disciplinare e didattico''; l’altra figura è il tutor, che segue individualmente ogni studente.
Ogni ragazzo ha un docente tutor con il quale può confrontarsi. Se si riceve comunicazione di incontro dal tutor è cercare di capire come il ragazzo possa rendere al massimo.
Il percorso educativo si articola anche attraverso moduli specifici: in prima si lavora sulla conoscenza di sé, in seconda sulla collaborazione. Ogni attività dell’istituto è pensata per sostenere la maturazione personale e sociale degli studenti.
Mentre i genitori venivano accolti al Palabachelet, i futuri studenti di classe prima, sotto la guida dei ragazzi dell’istituto e dei docenti, sono stati accompagnati in una simpatica caccia al tesoro all’interno dell’istituto. La giornata si è poi conclusa con un un pic-nic all’aperto nelle aree verdi della scuola.
Il Welcome Day a rappresentato molto più di una semplice giornata di accoglienza: è stato il punto di partenza di un percorso che coinvolge studenti, docenti e genitori in un cammino condiviso. É stato un’occasione preziosa non solo per dare il benvenuto ai nuovi studenti, ma anche per rinnovare l’impegno della scuola a educare con responsabilità, coinvolgere e camminare insieme alle famiglie in un’alleanza educativa solida e consapevole. L’istituto Bachelet si è confermato essere una scuola che accoglie e accompagna, giorno per giorno, i ragazzi verso la maturità e verso il loro futuro.
M.Mau.