Dolzago inaugura il murales che 'omaggia' le tante donne protagoniste della Resistenza
Un omaggio alle donne partigiane del territorio lecchese. In occasione dell’80° anniversario della Resistenza antifascista, lunedì 8 settembre Dolzago ha inaugurato un murales speciale; un’opera intensa, ricca di significato storico e simbolico, che ora campeggia su una parete dell’edificio comunale di via Provinciale 12, sede del centro sportivo.

Il progetto è nato da un lungo percorso educativo e artistico guidato dall’educatore e artista Alessandro Cogliati, in collaborazione con l’ANPI di Lecco. A realizzare il dipinto è stato un gruppo di adolescenti – partecipanti al progetto estivo Living Land - che ha affiancato all’attività pratica una fase di ricerca storica e riflessione, culminata in un’opera che unisce memoria e creatività in un’iconografia quasi fiabesca.

A prendere la parola per prima, la consigliera ai servizi alla persona Margherita Elgani, che ha descritto il murales come ''una luce nel buio, un fuoco che arde e non teme di essere spento'', sottolineandone il valore di denuncia e la forza del messaggio trasmesso attraverso l’arte. ''Il ricordo delle donne della Resistenza non è un vezzo anacronistico – ha detto – ma un grido per risvegliare i valori di libertà e uguaglianza che devono tornare al centro del dibattito pubblico''.

Durante la cerimonia, alla presenza di un pubblico numeroso, si sono susseguiti gli interventi del sindaco Paolo Lanfranchi, del vicepresidente di ANPI Oggiono Cesare Frigerio, del consigliere regionale Gian Mario Fragomeli e della presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann. Tutti hanno ribadito l’importanza di tramandare la memoria storica alle nuove generazioni, soprattutto in tempi in cui i valori fondanti della nostra democrazia sembrano messi in discussione.

Il primo cittadino dolzaghese in particolare, ha espresso soddisfazione per il risultato del progetto che ha coinvolto i ragazzi, sottolineando quanto la lotta partigiana abbia contribuito alla conquista della democrazia, consentendoci di avere a disposizione spazi di aggregazione e socialità come il centro sportivo, location del murales.

Un concetto che Lanfranchi ha voluto ribadire, anche in risposta alle critiche che nelle scorse settimane il gruppo di minoranza aveva mosso, rispetto alla scelta della location; a questo proposito il sindaco ha ringraziato, per la presenza, il consigliere Augusto Nardelli.

''Grazie per il lavoro svolto: ve ne siamo grati'' le parole di Frigerio di ANPI, mentre il consigliere regionale Fragomeli ha richiamato la storia del secolo scorso, sottolineando quanto sia stato decisivo nel processo per la conquista della democrazia, il contributo dato dalle donne. La presidente Hofmann invece, ha rivolto un plauso ai ragazzi e al loro impegno - messo in campo durante l'estate – per un progetto che in qualche modo va ad arricchire la comunità.

Non sono mancati i momenti di grande emozione, grazie anche ai tre canti della tradizione partigiana eseguiti dall’Orchestrina Majakovskij, il cui impegno musicale è oggi legato anche a una causa solidale: durante l’evento è stata raccolta una donazione a sostegno del progetto ''Gaza chiama, Lecco risponde''.

Accanto al murales è stata svelata dai ragazzi stessi, la targa commemorativa con i nomi di oltre cento donne partigiane lecchesi, frutto del lavoro di ricerca dell’ANPI e accompagnata da un QR code che consente di esplorare l’intero percorso progettuale.

A rendere ancora più sentita la cerimonia, il coinvolgimento dei giovani autori del murales: Lidia, Melissa, Zoe, Manuel, Elisabetta, Morgan, Nicolas e Denise, presenti insieme ad Alessandro Cogliati. Assenti per motivi personali solo Greta e Simone.

La serata – alla quale hanno preso parte diverse autorità locali, sindaci dell'oggionese inclusi - si è conclusa con un rinfresco e nuovi canti partigiani, tra volti sorridenti e occhi commossi: un modo semplice ma profondo per chiudere un evento che ha saputo intrecciare passato e presente, educazione e cittadinanza, memoria e speranza.

L'educatore Alessandro Cogliati e i ragazzi coinvolti nel progetto
Il progetto è nato da un lungo percorso educativo e artistico guidato dall’educatore e artista Alessandro Cogliati, in collaborazione con l’ANPI di Lecco. A realizzare il dipinto è stato un gruppo di adolescenti – partecipanti al progetto estivo Living Land - che ha affiancato all’attività pratica una fase di ricerca storica e riflessione, culminata in un’opera che unisce memoria e creatività in un’iconografia quasi fiabesca.

A prendere la parola per prima, la consigliera ai servizi alla persona Margherita Elgani, che ha descritto il murales come ''una luce nel buio, un fuoco che arde e non teme di essere spento'', sottolineandone il valore di denuncia e la forza del messaggio trasmesso attraverso l’arte. ''Il ricordo delle donne della Resistenza non è un vezzo anacronistico – ha detto – ma un grido per risvegliare i valori di libertà e uguaglianza che devono tornare al centro del dibattito pubblico''.

Durante la cerimonia, alla presenza di un pubblico numeroso, si sono susseguiti gli interventi del sindaco Paolo Lanfranchi, del vicepresidente di ANPI Oggiono Cesare Frigerio, del consigliere regionale Gian Mario Fragomeli e della presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann. Tutti hanno ribadito l’importanza di tramandare la memoria storica alle nuove generazioni, soprattutto in tempi in cui i valori fondanti della nostra democrazia sembrano messi in discussione.

Il consigliere regionale Gian Mario Fragomeli, la presidente della Provincia Alessandra Hofmann e Cesare Frigerio di ANPI Oggiono
Il primo cittadino dolzaghese in particolare, ha espresso soddisfazione per il risultato del progetto che ha coinvolto i ragazzi, sottolineando quanto la lotta partigiana abbia contribuito alla conquista della democrazia, consentendoci di avere a disposizione spazi di aggregazione e socialità come il centro sportivo, location del murales.

Un concetto che Lanfranchi ha voluto ribadire, anche in risposta alle critiche che nelle scorse settimane il gruppo di minoranza aveva mosso, rispetto alla scelta della location; a questo proposito il sindaco ha ringraziato, per la presenza, il consigliere Augusto Nardelli.

Il sindaco Paolo Lanfranchi e la consigliera Margherita Elgani
''Grazie per il lavoro svolto: ve ne siamo grati'' le parole di Frigerio di ANPI, mentre il consigliere regionale Fragomeli ha richiamato la storia del secolo scorso, sottolineando quanto sia stato decisivo nel processo per la conquista della democrazia, il contributo dato dalle donne. La presidente Hofmann invece, ha rivolto un plauso ai ragazzi e al loro impegno - messo in campo durante l'estate – per un progetto che in qualche modo va ad arricchire la comunità.

Non sono mancati i momenti di grande emozione, grazie anche ai tre canti della tradizione partigiana eseguiti dall’Orchestrina Majakovskij, il cui impegno musicale è oggi legato anche a una causa solidale: durante l’evento è stata raccolta una donazione a sostegno del progetto ''Gaza chiama, Lecco risponde''.

Accanto al murales è stata svelata dai ragazzi stessi, la targa commemorativa con i nomi di oltre cento donne partigiane lecchesi, frutto del lavoro di ricerca dell’ANPI e accompagnata da un QR code che consente di esplorare l’intero percorso progettuale.

A rendere ancora più sentita la cerimonia, il coinvolgimento dei giovani autori del murales: Lidia, Melissa, Zoe, Manuel, Elisabetta, Morgan, Nicolas e Denise, presenti insieme ad Alessandro Cogliati. Assenti per motivi personali solo Greta e Simone.

La serata – alla quale hanno preso parte diverse autorità locali, sindaci dell'oggionese inclusi - si è conclusa con un rinfresco e nuovi canti partigiani, tra volti sorridenti e occhi commossi: un modo semplice ma profondo per chiudere un evento che ha saputo intrecciare passato e presente, educazione e cittadinanza, memoria e speranza.
