Casatenovo: messa con don Antonio che festeggia il 40° di sacerdozio
Nove anni in una comunità non si dimenticano e lasciano il segno. L'accoglienza dunque, non poteva che essere all'insegna della gioia, da parte dei fedeli di Casatenovo. In occasione del 40esimo anniversario di ordinazione sacerdotale, ieri sera don Antonio Bonacina ha varcato nuovamente l'ingresso della parrocchia di San Giorgio, invitato a condividere l'importante traguardo ministeriale raggiunto.

Del resto era ancora viva in chi vi aveva preso parte, l'emozione di quell'ultima messa che, proprio un anno fa, il religioso aveva celebrato nella stessa chiesa prima di trasferirsi a Castello di Lecco, sua nuova destinazione da parroco.
Una liturgia all'insegna dei ''grazie'' che i fedeli avevano voluto tributare a don Antonio, entrato inizialmente ''in punta di piedi'' nelle dinamiche della comunità casatese, ma prendendovi via via confidenza, sempre con grande umanità e con il sorriso. Una dote che negli anni trascorsi a Casatenovo – e a Campofiorenzo, Galgiana, Rogoredo e Valaperta naturalmente - aveva saputo mettere in campo, stemperando così anche i momenti più duri: su tutti il periodo Covid.

Ieri sera il sacerdote si è detto felice ed emozionato di poter riabbracciare una comunità che, complice la vicinanza territoriale, non ha mai dimenticato. La liturgia celebrata alle ore 21 è stata caratterizzata dalla presenza di tutti i sacerdoti in servizio: dal prevosto don Massimo Santambrogio – suo successore – a don Lorenzo Motta, passando per don Piergiorgio Fumagalli, don Alessandro Suma, don Romano Crippa e don Eusebio Stefanoni.
Tutti hanno avuto l'opportunità di stringersi al sacerdote in questo momento così importante della sua vita ministeriale, che nelle scorse settimane aveva già avuto modo di ricordare, a Castello di Lecco, così come in altre parrocchie del territorio nelle quali aveva prestato servizio. Classe 1960 e originario di Cassago, don Antonio ha esercitato il proprio ministero a Brugherio, Brenna, Lissone e infine a Casatenovo, dove è rimasto ben nove anni, prima appunto di spostarsi nel capoluogo lecchese.

Tornando alla serata di ieri, conclusa la messa solenne...tutti in oratorio per un rinfresco, fra dolci, bibite fresche e l'immancabile torta a ricordo dell'importante traguardo raggiunto. La serata – alla quale hanno preso parte i fedeli di tutte e cinque le parrocchie – non poteva che chiudersi con un brindisi, fra gli applausi sentiti di una comunità che non ha dimenticato quell'intenso pezzo di cammino percorso insieme.
Contributo fotografico di Guglielmo Pennati (gruppo AFCB)

Don Antonio fra i chierichetti e i sacerdoti della comunità
Del resto era ancora viva in chi vi aveva preso parte, l'emozione di quell'ultima messa che, proprio un anno fa, il religioso aveva celebrato nella stessa chiesa prima di trasferirsi a Castello di Lecco, sua nuova destinazione da parroco.
Una liturgia all'insegna dei ''grazie'' che i fedeli avevano voluto tributare a don Antonio, entrato inizialmente ''in punta di piedi'' nelle dinamiche della comunità casatese, ma prendendovi via via confidenza, sempre con grande umanità e con il sorriso. Una dote che negli anni trascorsi a Casatenovo – e a Campofiorenzo, Galgiana, Rogoredo e Valaperta naturalmente - aveva saputo mettere in campo, stemperando così anche i momenti più duri: su tutti il periodo Covid.

Ieri sera il sacerdote si è detto felice ed emozionato di poter riabbracciare una comunità che, complice la vicinanza territoriale, non ha mai dimenticato. La liturgia celebrata alle ore 21 è stata caratterizzata dalla presenza di tutti i sacerdoti in servizio: dal prevosto don Massimo Santambrogio – suo successore – a don Lorenzo Motta, passando per don Piergiorgio Fumagalli, don Alessandro Suma, don Romano Crippa e don Eusebio Stefanoni.
Tutti hanno avuto l'opportunità di stringersi al sacerdote in questo momento così importante della sua vita ministeriale, che nelle scorse settimane aveva già avuto modo di ricordare, a Castello di Lecco, così come in altre parrocchie del territorio nelle quali aveva prestato servizio. Classe 1960 e originario di Cassago, don Antonio ha esercitato il proprio ministero a Brugherio, Brenna, Lissone e infine a Casatenovo, dove è rimasto ben nove anni, prima appunto di spostarsi nel capoluogo lecchese.

Don Antonio con don Massimo Santambrogio, attuale prevosto di Casatenovo
Tornando alla serata di ieri, conclusa la messa solenne...tutti in oratorio per un rinfresco, fra dolci, bibite fresche e l'immancabile torta a ricordo dell'importante traguardo raggiunto. La serata – alla quale hanno preso parte i fedeli di tutte e cinque le parrocchie – non poteva che chiudersi con un brindisi, fra gli applausi sentiti di una comunità che non ha dimenticato quell'intenso pezzo di cammino percorso insieme.
Contributo fotografico di Guglielmo Pennati (gruppo AFCB)
