Sirone, L'Ultima Luna d'Estate: una fiaba complessa nello spettacolo di Timpano

Una fiaba ambientata nell’Inghilterra medievale in dialogo con la contemporaneità. Sabato 6 settembre, a Sirone, è andato in scena lo spettacolo ''Caccia 'l Drago'', scritto e interpretato da Daniele Timpano. Si è trattata di una delle ultime tappe dell’edizione 2025 del festival teatrale L’Ultima Luna d’Estate, promosso da Teatro Invito. La serata di teatro è stata accolta con entusiasmo dal pubblico e dalle istituzioni locali. In apertura di serata, infatti, è intervenuta la consigliera alla cultura di Sirone Irma Rottoli, che ha espresso l’orgoglio del Comune per aver ospitato anche quest’anno un appuntamento della rassegna: ''Questa sera abbiamo la fortuna di essere all’aperto, con una bellissima luna a fare da cornice a uno degli ultimi incontri del festival''.
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Giunta alla sua 28esima edizione, L’Ultima Luna d’Estate è una delle rassegne teatrali più importanti a livello nazionale: nata nel 1997, è cresciuta fino a coinvolgere oltre 12 comuni con più di venti spettacoli distribuiti su svariate giornate tra fine agosto e inizio settembre, attirando migliaia di spettatori in diversi luoghi del territorio.
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Nonostante il prestigio e l’impatto culturale, quest’anno il festival ha dovuto fare i conti con una notizia amara: l’esclusione dal finanziamento triennale del Ministero della Cultura per il periodo 2025–2027.
''Quest’anno stiamo andando avanti senza contributi ministeriali - ha dichiarato Elena Scolari, direttrice organizzativa del festival - eppure siamo ancora qui. Ringraziamo quindi chi ci ha sostenuto, chi ci segue da anni, chi ha creduto nel progetto e chi continua a sostenerci''.
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Scolari ha introdotto sul palco Daniele Timpano, ricordando che l’attore, con ''Dux in scatola'' fu protagonista del primo spettacolo ospitato dal festival. ''Caccia 'l Drago nasce da un primo studio del 2003, ma è un progetto che ha preso forma nel tempo, accompagnando la crescita artistica di Timpano, oggi attore riconosciuto a livello nazionale''.
Lo spettacolo, firmato anche nella regia da Elvira Frosini e arricchito dalle musiche originali di Natale Romolo, è una vera e propria sfida alla narrazione classica, basata sul tema dell’avventura che quest’anno è il leit motiv del festival. La rappresentazione è ispirata liberamente a un racconto di J. R. R. Tolkien, ma filtrato attraverso riferimenti al Futurismo, al Dadaismo, a Beckett, a Joyce e persino alla figura teatrale di Carmelo Bene.
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In scena, una figura che pare quasi una ''supermarionetta'' — come la definisce lo stesso Timpano — tenta con fatica e ironia di raccontare l’avventura di un tranquillo contadino inglese che vive nel Medioevo ed è coinvolto in una caccia al drago. La narrazione si interrompe, si distorce, si inceppa: tra digressioni, inciampi e tempi morti, emerge uno spettacolo metateatrale che esplora la tensione tra il desiderio di raccontare e l’impossibilità di farlo in modo lineare. La caccia al drago diventa quindi, nello spazio teatrale, caccia al senso di una fiaba complessa. Daniele Timpano ha stupito il pubblico per la sua esibizione che si muove costantemente tra parola, corpo e ironia dissacrante.
Caccia 'l Drago ha offerto al pubblico uno spettacolo indubbiamente originale e un momento di riflessione sul potere della parola, sulla memoria e sull’immaginazione.
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A Sirone, come in altri luoghi che hanno ospitato il festival, la luna ha fatto il suo dovere: ha rischiarato il teatro. E il teatro ha saputo rispondere.
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