Ello: inaugurata la mostra del centro La Rosa, ''testimonianza e dono alla comunità''

Uno sguardo nuovo sul territorio: Ello ha scelto di raccontarsi attraverso occhi e sensibilità nuove, con scatti che fermano il tempo, cogliendo dettagli che spesso sfuggono. È il lavoro degli utenti del Centro Socio Educativo Laboratorio Spreafico e del Centro Diurno Disabili della Fondazione Centro La Rosa di Nibionno, raccolto in una mostra fotografica allestita in sala consiliare e inaugurata venerdì. 
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Una cinquantina di scatti, selezionati con cura tra quelli realizzati tra settembre 2024 e giugno 2025 compongono l’esposizione, che rilegge con occhi nuovi luoghi, persone e angoli caratteristici del paese. “Una narrazione corale che diventa al tempo stesso testimonianza e dono alla comunità” spiegano i referenti del progetto. 
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Come è nata l’iniziativa? È stata l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Elena Pirovano, a immaginare e proporre il coinvolgimento del Centro La Rosa, dopo aver conosciuto le attività fotografiche portate avanti da anni insieme all’associazione Costaphoto01. “Una scelta che segna un cambio di prospettiva: questa volta è stato il Comune a proporre il lavoro, riconoscendo nelle persone con disabilità e negli enti del terzo settore una risorsa preziosa per il territorio” spiegano dal Centro La Rosa. 
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Durante l’inaugurazione, gli educatori che hanno accompagnato il laboratorio hanno sottolineato come tutti gli scatti siano stati ideati e realizzati direttamente dai protagonisti – dalla scelta del soggetto alla gestione della macchina fotografica – mentre i fotografi volontari si sono limitati a supportare sugli aspetti tecnici.
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La mostra, visitabile fino a venerdì 19 settembre negli orari di apertura del municipio, si inserisce nel calendario delle celebrazioni per il Santo Crocifisso, con lo spettacolo teatrale ''Despresso'' del Collettivo Clochart andato in scena sabato.
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''Un filo rosso lega, in modo evidente, i due eventi – ha commentato il sindaco Elena Pirovano – ed è l’attenzione alle persone fragili e in particolare con disabilità, che non è mancanza o inferiorità, ma un modo diverso di affrontare la vita e di relazionarsi gli altri''. 
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