Casatenovo: tante proposte fra teatro, arte e sport grazie alla rassegna ''Ad alta voce''

Ultima giornata quest'oggi - sabato 13 settembre – per la rassegna ''Ad alta voce'', un festival di lettura e teatro per riscoprire il potere della parola e la forza della voce che la pronuncia, organizzato per la prima volta dalla Pro Loco di Casatenovo, con il patrocinio del Comune. Gli eventi sono stati diversi e pensati per tutte le fasce di età, dai bambini, ai giovani, agli adulti, ognuno ha avuto occasione di avvicinarsi all’affascinante mondo della lettura, attraverso il teatro, la poesia, la musica, gli incontri con gli scrittori.
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I piccoli partecipanti al pomeriggio di letture in Villa Facchi con i volontari e l'artista B-Simo

Occasione particolarmente attesa e importante – dopo il pomeriggio dedicato alle letture per i più piccoli in Villa Facchi alla presenza dell'artista B-Simo - è stata la serata di venerdì che ha visto sul palco dell’Auditorium di Casatenovo l’attrice Maddalena Crippa che ha vestito i panni di Penelope, la coraggiosa e fedele moglie dell’eroe greco Odisseo, in un riadattamento dei canti XIX e XXIII del poema epico di Omero, con la regia di Sergio Maifredi.
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Maddalena Crippa sul palco dell'Auditorium

Queste le parole di Rosa Adele Galbiati, presidente della Pro Loco, a commento della serata: ''La serata ha ottenuto un grande successo di pubblico e grande apprezzamento per l’interpretazione di Maddalena Crippa della figura di Penelope''.
Maddalena Crippa nasce a Besana Brianza e muove i primi passi nella recitazione alla scuola di teatro creata dal Centro Culturale Brianteo che aveva sede a Casatenovo. La sua formazione artistica avviene presso il Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler ed è grazie alla lunga collaborazione con il regista che si apre per lei un luminoso percorso nel teatro. Attenta interprete di personaggi femminili tragici e classici, l’altra sera è stata Penelope, emblema della fedeltà coniugale, attende per vent’anni il ritorno del marito da Troia, resistendo alle pressioni dei nobili, i Proci, che si sfidano per sposarla e dunque ottenere il trono di Itaca.
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La centralità di Penelope nell’Odissea non è però solo funzionale sul piano narrativo, ma è anche simbolica, perché a lei è affidato il compito di incarnare, nel poema, le virtù dell’attesa, della resistenza e dell’autonoma capacità di scelta.
''Maddalena Crippa ha espresso, nella sua lettura intensa e appassionata, tutte queste doti, presentandoci una Penelope saggia, lucida e astuta'' ha aggiunto Galbiati.
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E' stata ancora una volta la presidente della Pro Loco ha introdotto la mattinata di sabato 13 settembre che ha avuto luogo sul sagrato della chiesa di Rogoredo dove il duo Eccentrici Dadarò, formato da Rossella Rapisarda e Marco Pagani, ha intrattenuto il pubblico con letture di brani e articoli sportivi, riproducendo l’atmosfera di un bar dello sport, con tavolini, il gioco delle freccette, il biliardino in cui si sono cimentati alcuni presenti nel pubblico, coinvolti nel racconto recitato di Rossella Rapisarda.

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Uno spettacolo ''di sollievo, simpatico e divertente'' come ha dichiarato Rosa Adele Galbiati in apertura dell’evento, che ha portato all’attenzione del pubblico letture tratte da Stefano Benni che racconta dei suoi viaggi e delle persone incontrate ai bar dello sport, dai bambini, ai benzinai, ai professori che sanno tutto di sport. E ancora Rossella Rapisarda ha fatto conoscere ai presenti le parole di Orio Vergani che nel 1944 ripensa al suo professore di ginnastica, per passare poi a Gianni Rodari che racconta della figura dell’arbitro. C’è stato spazio nel racconto degli Eccentrici Dadarò anche per la telecronaca sportiva ispirata alla trasmissione Dribbling, rievocata attraverso le parole di Umberto Simonetta.
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Il duo Eccentrici Dadarò

Non solo voci di uomini, ma anche storie di donne, in particolare quella di Kathrine Switzer, la prima donna a correre la maratona di Boston nel 1967, quando ancora era proibito per le donne partecipare. Si iscrisse alla gara con le sue sole iniziali K.V. Switzer per nascondere il fatto di essere una donna. Durante la maratona un giudice provò a bloccarla ma con determinazione, e l’aiuto del fidanzato, Kathrine riuscì a terminare la gara con un tempo di 4 ore e 20 minuti, dimostrando che nello sport, come nella vita, i diritti sono e devono essere uguali per tutti, come ha ricordato Rossella Rapisarda.
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L'artista B-Simo

Dopo brani in prosa e storie toccanti che hanno coinvolto ed emozionato il pubblico, lo spettacolo ha dato voce anche alla poesia di Pascoli, con a tema la montagna e la fatica dell’ascesa, una fatica necessaria per arrivare in vetta, metafora della vita in cui ognuno è chiamato ad affrontare circostanze anche avverse per un bene più grande, per raggiungere la meta da cui è possibile godere di una bellezza straordinaria, come hanno richiamato anche le parole del grande alpinista Walter Bonatti che hanno chiuso la lettura recitata degli Eccentrici Dadarò. Infine c’è stato spazio per osservare alcuni numeri del passato dell’iconico giornale dai fogli rosa, la Gazzetta dello Sport, in cui Rossella Rapisarda ha messo in evidenza come all’epoca gli articoli sullo sport contenessero riferimenti all’Iliade, alla concezione dello sport nel mondo classico, al mondo della letteratura, insomma alla cultura del passato da cui abbiamo avuto origine e di cui abbiamo ereditato un patrimonio che sarebbe da custodire e da riscoprire nella sua bellezza.
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Questo evento è stato l’occasione per riflettere sull’importanza della lettura e della letteratura anche in campo sportivo, così come tutto il festival della lettura ha voluto rimettere al centro dell’attenzione il valore per tutti di dedicare spazio e tempo alla lettura. C’è ancora l’opportunità di partecipare alla serata conclusiva del Festival che si terrà sabato sera alle 20.30 presso l’Auditorium Fumagalli, per conoscere le poesie di Antonia Pozzi, lette da Elisabetta Vergani.
C.F.
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