Missaglia: 420 calamite nella collezione di Alfonso D'Orsi
Dalla sua abitazione, volgendo lo sguardo ad una delle pareti, riesce a fare il...giro del mondo, perlomeno con il pensiero. Del resto provengono un po' da tutti i continenti le calamite che Alfonso D'Orsi, trentenne residente a Missaglia, raccoglie da una decina d'anni a questa parte.
Originario di Napoli, ma ormai brianzolo d'adozione, operatore socio sanitario in una RSA del meratese, la sua collezione di calamite ha superato di recente le 420 unità.

Si tratta di piccoli ''omaggi'' che familiari, amici e conoscenti, sapendo di questa sua curiosa passione, gli consegnano al termine delle loro vacanze e a cui il missagliese ha dedicato appunto un'intera parete di casa, che colpisce per la varietà di colori e di forme.

''La prima calamita l'acquistai ad Alberobello, località pugliese nota per i caratteristici trulli; poi, poco alla volta, la collezione si è ampliata ospitando pezzi donatimi da altri, in arrivo da località italiane, europee e non solo'' ci ha raccontato il missagliese con la passione per la politica.

Ci sono calamite portategli in dono quale souvenir da stati lontanissimi: Ghana, Argentina, Vietnam, Ecuador, Perù e Uruguay e Cile, solo per citarne alcuni; e poi ancora da grandi città come Londra, Miami e New York. Magneti realizzati con materiali differenti che raccontano le peculiarità delle località turistiche più disparate, ma anche mete di trekking e di pellegrinaggi religiosi.

Quella a cui D'Orsi è più affezionato però, è decisamente locale: ritrae l'istituto S.Antonio di Cassago, luogo a lui caro.
Arrivato in Brianza da Napoli, la città di cui è originario, nella casa dei guanelliani il trentenne ha vissuto e lavorato, incontrando anche la moglie Valentina Casiraghi con la quale si è unito in matrimonio tre anni e mezzo fa e che lo ha reso padre del piccolo Mattia, battezzato proprio ieri nella chiesa dei SS Faustino e Giovita di Maresso.
Al di là dell'aspetto materiale diciamo così, quello che ha spinto D'Orsi a coltivare giorno dopo giorno questa passione, è quello più squisitamente relazionale. ''In genere a chi mi regala una calamita io offro sempre un caffè: è l'occasione per vedersi e scambiarsi quattro chiacchiere'' ci ha detto. ''Anche nella mia Napoli in tanti si ricordano di questa curiosità e quando scendo c'è sempre l'occasione di incontrare qualcuno. Per me che vivo lontano dalla mia città di origine, è un modo per mantenere saldi i rapporti di amicizia, in un mondo così frenetico dove spesso ci si perde''.

Alfonso D'Orsi
Originario di Napoli, ma ormai brianzolo d'adozione, operatore socio sanitario in una RSA del meratese, la sua collezione di calamite ha superato di recente le 420 unità.

Si tratta di piccoli ''omaggi'' che familiari, amici e conoscenti, sapendo di questa sua curiosa passione, gli consegnano al termine delle loro vacanze e a cui il missagliese ha dedicato appunto un'intera parete di casa, che colpisce per la varietà di colori e di forme.

''La prima calamita l'acquistai ad Alberobello, località pugliese nota per i caratteristici trulli; poi, poco alla volta, la collezione si è ampliata ospitando pezzi donatimi da altri, in arrivo da località italiane, europee e non solo'' ci ha raccontato il missagliese con la passione per la politica.

Ci sono calamite portategli in dono quale souvenir da stati lontanissimi: Ghana, Argentina, Vietnam, Ecuador, Perù e Uruguay e Cile, solo per citarne alcuni; e poi ancora da grandi città come Londra, Miami e New York. Magneti realizzati con materiali differenti che raccontano le peculiarità delle località turistiche più disparate, ma anche mete di trekking e di pellegrinaggi religiosi.

Quella a cui D'Orsi è più affezionato però, è decisamente locale: ritrae l'istituto S.Antonio di Cassago, luogo a lui caro.
Arrivato in Brianza da Napoli, la città di cui è originario, nella casa dei guanelliani il trentenne ha vissuto e lavorato, incontrando anche la moglie Valentina Casiraghi con la quale si è unito in matrimonio tre anni e mezzo fa e che lo ha reso padre del piccolo Mattia, battezzato proprio ieri nella chiesa dei SS Faustino e Giovita di Maresso.

G.C.