Barzago: le storie di Natalina Isella e Luca Attanasio, ambasciatori di pace in Congo

Pubblico numeroso sabato 20 settembre a Barzago, in occasione dell'annuale incontro pubblico proposto dall'Associazione La Piazza, con lo scopo di ''porre al centro i valori dello stare insieme, del prendersi cura gli uni degli altri e della pace come scelta concreta da vivere ogni giorno''. 
Una serata intensa, animata da voci, ricordi e testimonianze che hanno unito passato e presente, locale e internazionale attraverso le voci di Natalina Isella, barzaghese d’origine e da mezzo secolo missionaria dell’Istituto Discepole del Crocefisso nella Repubblica Democratica del Congo, e Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore Luca Attanasio ucciso in Congo nel 2021. Presenti alla serata anche la madre di Luca e alcuni amici, soci dell’associazione ''Amici di Luca Attanasio''
barzagocongo3.jpg (183 KB)
Veronica Tentori de La Piazza fra Salvatore Attanasio e Natalina Isella

Ad aprire l’incontro, Veronica Tentori presidente de l'Associazione La Piazza, che ha ricordato lo spirito dell’iniziativa. ''Questa piazza è il simbolo del ritrovarsi, del non restare sopraffatti dalle sfide di oggi ma affrontarle insieme, come comunità''.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al sindaco Melissa Cereda, al senatore Tino Magni – barzaghese – al parroco don Giovanni Colombo e a Peregolibri che ha curato la vendita del volume dedicato a Luca Attanasio. Parole di gratitudine sono state spese anche per il direttivo e i soci dell’associazione La Piazza, che da anni mantengono viva l’iniziativa.
barzagocongo1.jpg (133 KB)
Natalina Isella ha raccontato il suo percorso che l’ha condotta da Barzago ad oggi a Bukavu in Congo, responsabile della casa di accoglienza Ek’abana. La missionaria, insignita dal Presidente della Repubblica dell’onorificenza al merito, ha raccontato la sua esperienza a fianco dei bambini abbandonati perché accusati di stregoneria. ''Sono accuse che nascono dalla paura. Ho aperto una casa per accoglierli e, con l’aiuto della provvidenza, siamo passati dal dormire sui cartoni ad avere letti veri. Ogni container arrivato dall’Italia con vestiti e computer è stato un segno concreto di speranza''.
Oggi nelle casa di accoglienza vengono ospitati anche bambini piccoli persi e bambini di famiglie senza capacità educative.
barzagocongo6.jpg (129 KB)
Accanto a lei, Salvatore Attanasio, ha invece ricordato la figura del figlio Luca: un ragazzo estroso, empatico, tenace, sognatore non di utopie ma di progetti da realizzare. Laureato in Bocconi, con un master all’ISPI e una brillante carriera diplomatica, Luca aveva scelto di vivere la sua missione con spirito di servizio.

Galleria fotografica (10 immagini)


''In Congo – ha ricordato il padre – non voleva fare il diplomatico da podio. Si occupava dei problemi della gente. Il suo grande sogno era la scolarizzazione perché se i bambini diventano consapevoli possono essere artefici del proprio futuro. Eliminò la scritta ‘Il visto per l’Italia non è un diritto ma un favore’ perché toglieva dignità alle persone. I congolesi lo amavano. Era un diplomatico sanamente eversivo''.
Le testimonianze hanno intrecciato ricordi dolorosi e speranza. Natalina ha raccontato anche l’incontro con l'ambasciatore Luca attraverso i padri saveriani e la sua attenzione alle persone più fragili.
barzagocongo5.jpg (136 KB)
Al microfono il sindaco Melissa Cereda

Infine, Salvatore Attanasio ha ripercorso le drammatiche circostanze dell’attentato: il figlio è stato ucciso il 22 febbraio 2021 nei pressi di Goma insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e all’autista Mustafa Milambo mentre era in corso una missione del PAM (Programma alimentare mondiale). Ad oggi sulla vicenda si è chiuso un processo in Congo con l’arresto di sei persone ma molti punti restano ancora da chiarire.
La famiglia continua a portare avanti la richiesta di verità e giustizia, anche dopo il recente ''non luogo a procedere'' pronunciato dai giudici italiani. ''Luca ha rappresentato l’Italia nel mondo – ha detto Salvatore – a su moglie e alle figlie è stata concessa la stella d’onore, ma lo Stato deve ancora dare piena dignità a questi morti''.
barzagocongo4.jpg (145 KB)
Al microfono il senatore Tino Magni

Infine il senatore Tino Magni ha ricordato come la morte dell’ambasciatore rappresenti una ferita ancora aperta, annunciando l’impegno per una commissione d’inchiesta parlamentare, necessaria a fare piena luce su quanto accaduto.
''Il Congo è un Paese ricchissimo di materie rare ma drammaticamente povero'' ha sottolineato il parlamentare. ''Conoscere questa realtà è fondamentale per sostenere le battaglie per la democrazia e la dignità dei popoli''.
La serata si è conclusa con una riflessione corale: la pace, in un mondo lacerato da conflitti, non è un concetto astratto, ma una scelta concreta che passa dalle storie di chi, come Luca e Natalina, ha saputo dedicare la propria vita agli altri.
barzagocongo2.jpg (109 KB)
Al termine dell’incontro, gli ospiti sono stati omaggiati di un barattolo di miele, mentre la serata è proseguita con un momento conviviale durante il quale sono stati raccolti fondi a scopo benefico che andranno a sostenere le bambine di Natalina e l’associazione Zuki Odv, operante a Bukavu in Congo.
G.S.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.