Cremella: accertamenti in corso per stabilire le cause del rogo che ha svegliato il centro storico. Sfollati i residenti
Proprio in questi minuti è atteso il sopralluogo dei funzionari dei Vigili del Fuoco per gli accertamenti finalizzati a determinare le condizioni degli appartamenti di Via San Giovanni scenario del devastante incendio divampato questa notte intorno alle ore 3 in una delle cascine di cui si compone il centro storico di Cremella, a poca distanza dal municipio.
Sette gli appartamenti coinvolti. Le fiamme hanno avvolto non soltanto la copertura, ma intere parti dell'edificio residenziale confinante con gli alloggi comunali di Via Sessa e la sede della biblioteca: decine le chiamate al 112, con l'immediata attivazione della macchina dei soccorsi.


In posto si sono portate diverse squadre dal comando provinciale di Lecco e dai distaccamenti limitrofi; mentre gli occupanti della struttura scenario dell'incendio -e di alcune residenze limitrofe - venivano sfollati, i pompieri sono entrati subito in azione, cercando di domare le fiamme.
Operazioni non semplici a livello logistico: il centro storico cremellese come noto, si compone di arterie dal calibro stretto e da spazi angusti che hanno in qualche modo ostacolato le operazioni dei Vigili del Fuoco, riusciti comunque ad avere la meglio sul rogo e a mettere in sicurezza alcune parti dell'edificio.
Una dozzina le persone affidate alle cure del personale sanitario intervenuto sul posto: a preoccupare in particolare le condizioni di due residenti ospedalizzati in codice rosso al Manzoni di Lecco e al San Gerardo di Monza e di un vigile del fuoco, colpito da una tegola durante le operazioni di contenimento del rogo. In osservazione anche una mamma con il proprio bambino di 4 anni, per le conseguenze del fumo inalato.


Per quanto riguarda invece il resto dei coinvolti, al di là del comprensibile spavento e dell'aspetto emotivo legato appunto ai danni subiti dalle rispettive abitazioni, gli altri residenti stanno bene. Subito questa notte l'Amministrazione comunale – con il sindaco Cristina Brusadelli e il vice Marco Testori intervenuti subito – ha allestito un presidio in aula civica con thè caldo e acqua, dove hanno potuto trovare provvisoriamente riparo i coinvolti, famiglie italiane e straniere, molte delle quali vivono in quel contesto da diversi anni.

''Devo ringraziare vigili del fuoco, soccorritori, carabinieri e protezione civile: sono stati tempestivi e ciascuno di loro ha fatto la propria parte'' ci ha detto la prima cittadina, ora in attesa del responso degli accertamenti statici sulla cascina. Seguirà probabilmente un'ordinanza per sancirne la totale o parziale inagibilità e sulla base di questo dato, dare eventuale ausilio ai residenti, alcuni dei quali hanno già trovato sistemazione provvisoria presso amici o familiari.

''Abbiamo anche voluto sincerarci rispetto all'attività delle scuole dell'infanzia e primaria che insistono a qualche centinaio di metri dall'incendio, ma ci è stato assicurato che non sussiste alcun problema'' ha proseguito il sindaco.
Gli accertamenti proseguono per stabilire appunto le cause del rogo che questa notte ha bruscamente svegliato il centro storico di Cremella e i suoi residenti. Attivato a questo proposito - oltre ai Carabinieri del comando provinciale di Lecco - anche il Nucleo Investigativo Antincendi della Direzione Regionale Vigili del Fuoco della Lombardia per svolgere le indagini necessarie.

Sette gli appartamenti coinvolti. Le fiamme hanno avvolto non soltanto la copertura, ma intere parti dell'edificio residenziale confinante con gli alloggi comunali di Via Sessa e la sede della biblioteca: decine le chiamate al 112, con l'immediata attivazione della macchina dei soccorsi.


In posto si sono portate diverse squadre dal comando provinciale di Lecco e dai distaccamenti limitrofi; mentre gli occupanti della struttura scenario dell'incendio -e di alcune residenze limitrofe - venivano sfollati, i pompieri sono entrati subito in azione, cercando di domare le fiamme.
Operazioni non semplici a livello logistico: il centro storico cremellese come noto, si compone di arterie dal calibro stretto e da spazi angusti che hanno in qualche modo ostacolato le operazioni dei Vigili del Fuoco, riusciti comunque ad avere la meglio sul rogo e a mettere in sicurezza alcune parti dell'edificio.



Per quanto riguarda invece il resto dei coinvolti, al di là del comprensibile spavento e dell'aspetto emotivo legato appunto ai danni subiti dalle rispettive abitazioni, gli altri residenti stanno bene. Subito questa notte l'Amministrazione comunale – con il sindaco Cristina Brusadelli e il vice Marco Testori intervenuti subito – ha allestito un presidio in aula civica con thè caldo e acqua, dove hanno potuto trovare provvisoriamente riparo i coinvolti, famiglie italiane e straniere, molte delle quali vivono in quel contesto da diversi anni.

''Devo ringraziare vigili del fuoco, soccorritori, carabinieri e protezione civile: sono stati tempestivi e ciascuno di loro ha fatto la propria parte'' ci ha detto la prima cittadina, ora in attesa del responso degli accertamenti statici sulla cascina. Seguirà probabilmente un'ordinanza per sancirne la totale o parziale inagibilità e sulla base di questo dato, dare eventuale ausilio ai residenti, alcuni dei quali hanno già trovato sistemazione provvisoria presso amici o familiari.

''Abbiamo anche voluto sincerarci rispetto all'attività delle scuole dell'infanzia e primaria che insistono a qualche centinaio di metri dall'incendio, ma ci è stato assicurato che non sussiste alcun problema'' ha proseguito il sindaco.
Gli accertamenti proseguono per stabilire appunto le cause del rogo che questa notte ha bruscamente svegliato il centro storico di Cremella e i suoi residenti. Attivato a questo proposito - oltre ai Carabinieri del comando provinciale di Lecco - anche il Nucleo Investigativo Antincendi della Direzione Regionale Vigili del Fuoco della Lombardia per svolgere le indagini necessarie.
G.C.