Cassago chiama Chernobyl: bambini ucraini in Trentino per una vacanza terapeutica
Una giornata speciale, quella di ieri, per l'associazione Cassago chiama Chernobyl e per un gruppo di bambini ucraini provenienti da Chernihiv, arrivati per la prima volta in vacanza in Trentino, ospiti dell’Hotel Adler di Villabassa, in Val Pusteria. Un momento storico, carico di emozione, accoglienza e significato profondo.

Il gruppo è partito lo scorso 23 settembre da Chernihiv. Dopo l’attesa alla dogana per il passaggio in Polonia, i bambini sono arrivati giovedì mattina alle 10, accolti calorosamente da Christian Pircher e dal personale dell’albergo, che ha riservato loro una festosa accoglienza con le bandierine dell’Ucraina. È l’inizio di una vacanza tanto attesa – in programma fino al 6 ottobre - che rappresenta una parentesi di serenità e normalità in un tempo ancora segnato dalla guerra. Un'esperienza inedita rispetto alle ormai consolidate ferie terapeutiche che in estate come nel periodo delle festività natalizie, i minori ucraini trascorrono in Brianza grazie all'ospitalità di decine di famiglie.
Ma non è finita qui. Sabato 27 settembre, sempre presso l’Hotel Adler, si terrà un importante convegno pubblico dal titolo: ''Una speranza per la pace, malgrado la guerra''. Sarà un’occasione per riflettere su quanto, anche attraverso piccoli ma fondamentali progetti come questo, si possano superare le divisioni e costruire ponti di solidarietà, offrendo ai bambini un futuro di speranza, lontano – anche solo per qualche settimana – dai rumori assordanti del conflitto.

All’incontro parteciperanno le autorità locali, Davide La Cecilia e il Console Generale dell’Ucraina a Milano. Saranno presenti anche Milena Panzeri, membro del direttivo dell’associazione, con il marito Aleandro Bonanomi, e Yaroslav Kobotnyia, oggi giovane adulto residente a Erba, ma un tempo fra i piccoli ucraini ospitati in Brianza proprio grazie ai progetti di accoglienza dell’associazione.

''Siamo felicissimi di aver reso possibile questa esperienza'' fa sapere il presidente di Cassago chiama Chernobyl Armando Crippa. ''Crediamo che anche un piccolo gesto come una vacanza possa essere un seme di pace, un abbraccio che attraversa confini e ferite, per ridare ai bambini un po’ di quella spensieratezza che ogni infanzia merita''.
Un primo passo, dunque, ma dal valore enorme. Con il cuore rivolto all’Ucraina e lo sguardo puntato verso un futuro (si spera) di pace.

Il gruppo è partito lo scorso 23 settembre da Chernihiv. Dopo l’attesa alla dogana per il passaggio in Polonia, i bambini sono arrivati giovedì mattina alle 10, accolti calorosamente da Christian Pircher e dal personale dell’albergo, che ha riservato loro una festosa accoglienza con le bandierine dell’Ucraina. È l’inizio di una vacanza tanto attesa – in programma fino al 6 ottobre - che rappresenta una parentesi di serenità e normalità in un tempo ancora segnato dalla guerra. Un'esperienza inedita rispetto alle ormai consolidate ferie terapeutiche che in estate come nel periodo delle festività natalizie, i minori ucraini trascorrono in Brianza grazie all'ospitalità di decine di famiglie.


All’incontro parteciperanno le autorità locali, Davide La Cecilia e il Console Generale dell’Ucraina a Milano. Saranno presenti anche Milena Panzeri, membro del direttivo dell’associazione, con il marito Aleandro Bonanomi, e Yaroslav Kobotnyia, oggi giovane adulto residente a Erba, ma un tempo fra i piccoli ucraini ospitati in Brianza proprio grazie ai progetti di accoglienza dell’associazione.

''Siamo felicissimi di aver reso possibile questa esperienza'' fa sapere il presidente di Cassago chiama Chernobyl Armando Crippa. ''Crediamo che anche un piccolo gesto come una vacanza possa essere un seme di pace, un abbraccio che attraversa confini e ferite, per ridare ai bambini un po’ di quella spensieratezza che ogni infanzia merita''.
Un primo passo, dunque, ma dal valore enorme. Con il cuore rivolto all’Ucraina e lo sguardo puntato verso un futuro (si spera) di pace.
