Casatenovo: una tesi di laurea sulla donazione degli organi ispirata al fratello Simone, vittima di un incidente nel 2023
Nella serata di martedì 30 settembre, prima della seduta di consiglio comunale a Casatenovo, esporrà la propria tesi dal titolo ''La donazione di organi: questioni bioetiche e proposte legislative'' con la quale – lo scorso aprile – ha brillantemente conseguito la laurea magistrale in lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale all'Università degli Studi di Bergamo.

Un momento significativo per Alessandra Fumagalli, non soltanto per l'importante traguardo raggiunto. Un lavoro di ricerca, il suo, ispirato da un episodio tragico che ha colpito la sua famiglia: la scomparsa a soli 19 anni, del fratello Simone, vittima nel maggio 2023 di un incidente stradale che non gli ha lasciato scampo. Seppur il momento fosse tutt'altro che semplice, i genitori Fausto e Luisella e la sorella del giovane casatese avevano acconsentito all'espianto degli organi del proprio congiunto; un gesto significativo che ha dato una nuova speranza ad altre vite ''appese ad un filo''.
''Poco dopo la scomparsa di mio fratello ho intrapreso un'esperienza Erasmus in Germania e in quell'occasione ho avuto la possibilità di frequentare un corso di bioetica che contemplava diversi argomenti, fra cui la donazione degli organi. In un periodo duro per me, dal punto di vista personale, questa occasione mi è sembrata un segno arrivato in maniera inaspettata ma per nulla casuale. Ho quindi approfondito l'argomento cercando – ci ha raccontato la casatese classe 2000 – di dare un senso a quello che ci stava accadendo''.
Colpita positivamente dalle conoscenze apprese e al tempo stesso interessata ad approfondire ulteriormente la materia, Alessandra Fumagalli ha deciso di dedicare la propria tesi di laurea magistrale all'argomento. Il suo lavoro, diviso in quattro capitoli, ha ''indagato'' le teorie bioetiche, la storia dei trapianti e la morte cerebrale. E poi ancora le norme a livello legislativo sul tema, a livello nazionale, europeo ed internazionale. Infine un focus lo ha dedicato alle organizzazioni di settore che lavorano per accrescere la conoscenza dei trapianti di organi e della donazione, fra le quali l'Aido.

''Non ho mai citato mio fratello Simone nel mio lavoro, ma leggendolo i riferimenti si colgono eccome: del resto è stata la sua storia ad incoraggiarmi ad approfondire una materia sulla quale, prima di quello che è accaduto, le mie conoscenze lo ammetto, erano blande. Avevo espresso il mio Sì alla donazione al momento del rinnovo della carta d'identità, ma mi ero fermata a quello. La scelta che abbiamo portato avanti insieme ai miei genitori ci ha aperto un mondo che non conoscevamo'' ha aggiunto la casatese, che durante la stesura della propria tesi ha avuto modo di somministrare via social un questionario per testare la conoscenza nei giovani, di tutti gli aspetti legati al mondo della donazione.
Un traguardo raggiunto con tanto impegno, testa e cuore, nel ricordo di Simone. ''Sono molto soddisfatta di come è andata, ma allo stesso tempo non vedevo l'ora di finire perchè è stato un lavoro molto impegnativo dal punto di vista non soltanto didattico, ma emotivo. Di sicuro sono felice di aver dedicato a Simo questa importante tappa della mia vita'' ha concluso Alessandra, faticando a trattenere la commozione.

Un lavoro che avrà modo di illustrare in maniera più approfondita martedì sera in sala consiliare a partire dalle ore 20: il sindaco Filippo Galbiati – a nome dei colleghi di maggioranza e di opposizione – ha voluto ospitare la giovane concittadina (che da qualche mese ha intrapreso una nuova esperienza professionale in un'azienda del territorio ndr) ed offrirle l'opportunità di esporre il proprio lavoro.
Saranno naturalmente presenti al momento pubblico i volontari e le volontarie del gruppo Aido di Casatenovo capitanato da Enrica Motterlini e al quale i genitori di Simone e Alessandra, dopo l'intensa e dolorosa esperienza vissuta, hanno voluto aderire con convinzione, nel ricordo di un figlio strappato alla vita troppo presto.

Alessandra Fumagalli con i genitori Luisella e Fausto il giorno della proclamazione
Un momento significativo per Alessandra Fumagalli, non soltanto per l'importante traguardo raggiunto. Un lavoro di ricerca, il suo, ispirato da un episodio tragico che ha colpito la sua famiglia: la scomparsa a soli 19 anni, del fratello Simone, vittima nel maggio 2023 di un incidente stradale che non gli ha lasciato scampo. Seppur il momento fosse tutt'altro che semplice, i genitori Fausto e Luisella e la sorella del giovane casatese avevano acconsentito all'espianto degli organi del proprio congiunto; un gesto significativo che ha dato una nuova speranza ad altre vite ''appese ad un filo''.
''Poco dopo la scomparsa di mio fratello ho intrapreso un'esperienza Erasmus in Germania e in quell'occasione ho avuto la possibilità di frequentare un corso di bioetica che contemplava diversi argomenti, fra cui la donazione degli organi. In un periodo duro per me, dal punto di vista personale, questa occasione mi è sembrata un segno arrivato in maniera inaspettata ma per nulla casuale. Ho quindi approfondito l'argomento cercando – ci ha raccontato la casatese classe 2000 – di dare un senso a quello che ci stava accadendo''.


Simone Fumagalli
''Non ho mai citato mio fratello Simone nel mio lavoro, ma leggendolo i riferimenti si colgono eccome: del resto è stata la sua storia ad incoraggiarmi ad approfondire una materia sulla quale, prima di quello che è accaduto, le mie conoscenze lo ammetto, erano blande. Avevo espresso il mio Sì alla donazione al momento del rinnovo della carta d'identità, ma mi ero fermata a quello. La scelta che abbiamo portato avanti insieme ai miei genitori ci ha aperto un mondo che non conoscevamo'' ha aggiunto la casatese, che durante la stesura della propria tesi ha avuto modo di somministrare via social un questionario per testare la conoscenza nei giovani, di tutti gli aspetti legati al mondo della donazione.
Un traguardo raggiunto con tanto impegno, testa e cuore, nel ricordo di Simone. ''Sono molto soddisfatta di come è andata, ma allo stesso tempo non vedevo l'ora di finire perchè è stato un lavoro molto impegnativo dal punto di vista non soltanto didattico, ma emotivo. Di sicuro sono felice di aver dedicato a Simo questa importante tappa della mia vita'' ha concluso Alessandra, faticando a trattenere la commozione.

Un lavoro che avrà modo di illustrare in maniera più approfondita martedì sera in sala consiliare a partire dalle ore 20: il sindaco Filippo Galbiati – a nome dei colleghi di maggioranza e di opposizione – ha voluto ospitare la giovane concittadina (che da qualche mese ha intrapreso una nuova esperienza professionale in un'azienda del territorio ndr) ed offrirle l'opportunità di esporre il proprio lavoro.
Saranno naturalmente presenti al momento pubblico i volontari e le volontarie del gruppo Aido di Casatenovo capitanato da Enrica Motterlini e al quale i genitori di Simone e Alessandra, dopo l'intensa e dolorosa esperienza vissuta, hanno voluto aderire con convinzione, nel ricordo di un figlio strappato alla vita troppo presto.
G.C.