Casatenovo: nell'ex sede BPL un Centro per la Famiglia. Il locale concesso in comodato d'uso gratuito

''L'Ambito e Retesalute cercavano una sede e abbiamo pensato di mettere a disposizione un nostro immobile'' ha spiegato il sindaco Filippo Galbiati, precisando che i locali saranno ''ceduti'' con la formula del comodato gratuito per cinque anni. ''Sono già stati effettuati dei sopralluoghi per capire quale sarà il risultato finale e la progettualità è in corso. Noi ci crediamo molto – ha aggiunto il primo cittadino – ma abbiamo posto anche un altro tema, che è quello delle fasce deboli e delle politiche per la casa. A questo proposito si sta lavorando alla riqualificazione degli ex ambulatori di Rogoredo che potranno ospitare dei mini appartamenti di emergenza. Ci siamo già visti anche per questo: si tratta di un obiettivo prioritario e condiviso, pur non trattandosi di un servizio esclusivo per Casatenovo ma che va concepito in un'ottica più ampia, di territorio''.

Ad approfondire ulteriormente il tema è stato il dottor Luca Rigamonti, intervenuto alla seduta consiliare di martedì. Il direttore generale dell'asp ha spiegato che il progetto ha ottenuto un finanziamento regionale di 70mila euro, al quale vanno aggiunti ulteriori 30mila euro messi sul piatto dall'Ambito. Nel consegnare ai consiglieri di maggioranza e di opposizione una bozza di progetto per far comprendere come saranno strutturati gli spazi, Rigamonti ha precisato che la sede ''sarà aperta almeno 18 ore alla settimana. A gestirla sarà una equipe di professionisti coordinati da un'assistente sociale. Avremo psicologi, pedagogisti, mediatori, educatori e volontari'' poiché l'intenzione è quella di coinvolgere anche il terzo settore del territorio.
Ma quale tipo di attività ospiterà il Centro per la Famiglia? Il progetto è work in progress ma gli obiettivi sono molteplici: si vuole infatti fornire informazione e orientamento, oltre ad un sostegno alle famiglie, anche ai caregiver, fungendo da riferimento per tutte le fasce di età, abbracciando diverse problematiche. Dalle situazioni critiche dell'adolescenza, passando per la malattia, la disabilità e tanto altro.

''Alcuni spazi saranno fissi, altri mobili'' ha precisato Rigamonti. ''Vogliamo ospitare momenti di gioco, piccoli cineforum. Ci sarà un'area accoglienza, una sala per bere un thè o fermarsi per qualche chiacchiera, fare in modo che le famiglie possano essere supportate nella gestione di situazioni critiche: dalle separazioni, alle vicende critiche dell'adolescenza, passando da episodi di lutto o malattia. I locali – ha proseguito il dg – sono molto belli, ma hanno chiaramente bisogno di un restyling poiché dismessi da anni. Nel frattempo accogliamo anche la sfida di mettere mano all'ex ambulatorio di Rogoredo. L'idea è quella di ricavarci nove posti letto per emergenze sociali, situazioni di violenza o per dare ricovero temporaneo a persone rimaste improvvisamente senza casa, come è accaduto di recente a Cremella dopo l'incendio che ha colpito un immobile abitato da diverse famiglie''.
Tornando ai locali di Via Misericordia Rigamonti ha ringraziato il Comune per aver messo a disposizione una sede nel cuore di Casatenovo: ''speriamo possa rivelarsi un punto di riferimento per il territorio''.

Aperto il dibattito, Fabio Crippa, consigliere comunale ma soprattutto presidente dell'Ambito di Merate ha precisato che, con la nascita del nuovo Centro per la Famiglia, Casatenovo si arricchisce di un ulteriore servizio, dopo lo spazio #QuindiciVentiquattro inaugurato a maggio. ''Il 15 ottobre avremo un incontro con Asst Lecco per delineare obiettivi del progetto, andando così a rispondere in maniera puntuale alle esigenze del territorio''.
Angelo Perego, capogruppo di CasateSi, pur apprezzando la finalità del progetto, ha messo in evidenza un aspetto critico. ''Condividiamo l'iniziativa e riteniamo che sia importante sia per Casatenovo, sia per il territorio. Ci sarebbe piaciuto però un passaggio preliminare in commissione'' ha detto, ricordando che l'immobile è stato stralciato dal piano delle alienazioni. ''Parliamo di una sede di 230 mq, del valore commerciale di 330mila euro: risorse che sono state così accantonate, per mettere a disposizione la struttura in comodato gratuito per cinque anni. Il fine è nobilissimo, ma i problemi del nostro bilancio li conosciamo tutti. Anche gli altri comuni fanno altrettanto?'' ha chiesto il capogruppo di minoranza a Rigamonti.
Quest'ultimo ha fornito una breve disamina dell'aspetto, spiegando che molte amministrazioni del meratese hanno concesso spazi con la medesima formula, altri proponendo un affitto calmierato, come nel caso – ad esempio – dei locali di Cascina Levada messi a disposizione di Retesalute dal Comune di Casarenovo per l'area minori.
''Noi facciamo una rinuncia importante, lo sappiamo'' gli ha risposto il sindaco Galbiati, ricordando che l'immobile era stato oggetto di asta, andata di fatto deserta. ''E' arrivata poi questa occasione e ritengo che si tratti di una scelta lungimirante. In questi ultimi anni è maturata la consapevolezza, tra gli amministratori, che è necessario un sostegno sul tema delle fasce deboli al di là del singolo comune. Bisogna imparare politicamente ad avere coraggio per sostenere percorsi virtuosi anche se le parole di Perego hanno un fondo di verità''.
Posta in votazione, la delibera relativa allo schema di comodato d'uso gratuito per l'immobile ha incassato il sì convinto della maggioranza, mentre i quattro consiglieri di CasateSi intervenuti alla seduta hanno espresso la loro contrarietà.