Bosisio: i Madonnari incantano l'area a lago con le loro opere
Tradizione, creatività e spiritualità si sono intrecciate domenica 28 settembre al Parco Precampel di Bosisio Parini grazie all’evento organizzato dal comitato TECA, con il patrocinio del Comune, che ha visto protagonisti i Madonnari di Bergamo. L’iniziativa ha trasformato l’area affacciata sul lago di Pusiano in un grande laboratorio a cielo aperto, con attività per adulti e bambini, in un clima di festa e partecipazione.

Dalle 8.30 del mattino fino alle 18, l’area ha ospitato i laboratori artistici, tra cui quello del sale e il laboratorio del gessetto, momento clou del pomeriggio, che ha coinvolto ben 60 ragazzi: tutti intenti a colorare, disegnare e realizzare le proprie opere su cartoni vegetali, guidati dagli artisti Madonnari. Le attività hanno permesso a grandi e piccoli di avvicinarsi a un’arte antica e affascinante, che porta bellezza, cultura e sacralità nelle piazze e nelle strade.
Soddisfatto dell’ottima riuscita dell’iniziativa, il presidente del comitato TECA, Walter Stucchi, ha raccontato: ''L’evento è andato benissimo. L’attrazione era nuova ma è stata molto apprezzata da tutti i visitatori che sono passati nell’arco della giornata, soprattutto per le famiglie con bambini che hanno potuto cimentarsi in prima persona. Pensiamo che l’evento abbia avuto un grande successo, visto il grande afflusso di gente sulla piazza che ha apprezzato il lavoro dei Madonnari. Noi come comitato TECA siamo soddisfatti della giornata che si è conclusa con la messa, molto partecipata, officiata dall’Arcivescovo Monsignor Mario Delpini: le cinque opere sono state consegnate all’altare all’offertorio e per noi questo momento ha avuto un grande significato''.
Alla fine della celebrazione Aldo Redaelli, in rappresentanza del comitato TECA, ha rivolto all’Arcivescovo Delpini parole di gratitudine, spiegando il simbolico dono. Ha esordito dicendo: 'Eminenza, la sua presenza fra noi, tanto desiderata quanto gradita, ci riempie di gioia'', richiamando l’importanza della celebrazione che quest’anno assume un significato particolare perché è la prima concelebrazione che vede insieme sacerdoti, ex parroci e il nuovo parroco don Emilio Colombo.
Redaelli ha spiegato che, in concomitanza con la partecipazione dei Madonnari di Bergamo, il comitato ha scelto di donare alle quattro parrocchie i dipinti realizzati durante l’evento, raffiguranti i santi patroni della nuova unità di parrocchie: Bosisio Parini, Garbagnate Rota, Rogeno e Casletto. Il gesto simbolico ha coinvolto anche l’Arcivescovo: ''Con la stessa devozione ed ossequio, facciamo dono a Lei, Eminenza, di un dipinto che raffigura Maria con Gesù''.

Redaelli ha concluso con un augurio e una visione comunitaria: attraverso questo dono, si vuole ''suggellare questo incontro comunitario ed augurare ogni bene a Lei, ai sacerdoti presenti e alle nostre comunità che da tempo immemore camminano nel solco della fede, e che, pur vivendo in un presente difficile e contraddittorio, mantengono viva la speranza di un futuro migliore, continuando sullo stesso cammino, insieme''.
Un evento riuscito, che ha saputo coniugare l’arte popolare, la partecipazione delle famiglie, la bellezza del territorio e la spiritualità, lasciando una traccia significativa nella vita culturale e comunitaria di Bosisio Parini.

Dalle 8.30 del mattino fino alle 18, l’area ha ospitato i laboratori artistici, tra cui quello del sale e il laboratorio del gessetto, momento clou del pomeriggio, che ha coinvolto ben 60 ragazzi: tutti intenti a colorare, disegnare e realizzare le proprie opere su cartoni vegetali, guidati dagli artisti Madonnari. Le attività hanno permesso a grandi e piccoli di avvicinarsi a un’arte antica e affascinante, che porta bellezza, cultura e sacralità nelle piazze e nelle strade.
Soddisfatto dell’ottima riuscita dell’iniziativa, il presidente del comitato TECA, Walter Stucchi, ha raccontato: ''L’evento è andato benissimo. L’attrazione era nuova ma è stata molto apprezzata da tutti i visitatori che sono passati nell’arco della giornata, soprattutto per le famiglie con bambini che hanno potuto cimentarsi in prima persona. Pensiamo che l’evento abbia avuto un grande successo, visto il grande afflusso di gente sulla piazza che ha apprezzato il lavoro dei Madonnari. Noi come comitato TECA siamo soddisfatti della giornata che si è conclusa con la messa, molto partecipata, officiata dall’Arcivescovo Monsignor Mario Delpini: le cinque opere sono state consegnate all’altare all’offertorio e per noi questo momento ha avuto un grande significato''.
Alla fine della celebrazione Aldo Redaelli, in rappresentanza del comitato TECA, ha rivolto all’Arcivescovo Delpini parole di gratitudine, spiegando il simbolico dono. Ha esordito dicendo: 'Eminenza, la sua presenza fra noi, tanto desiderata quanto gradita, ci riempie di gioia'', richiamando l’importanza della celebrazione che quest’anno assume un significato particolare perché è la prima concelebrazione che vede insieme sacerdoti, ex parroci e il nuovo parroco don Emilio Colombo.
Redaelli ha spiegato che, in concomitanza con la partecipazione dei Madonnari di Bergamo, il comitato ha scelto di donare alle quattro parrocchie i dipinti realizzati durante l’evento, raffiguranti i santi patroni della nuova unità di parrocchie: Bosisio Parini, Garbagnate Rota, Rogeno e Casletto. Il gesto simbolico ha coinvolto anche l’Arcivescovo: ''Con la stessa devozione ed ossequio, facciamo dono a Lei, Eminenza, di un dipinto che raffigura Maria con Gesù''.

Redaelli ha concluso con un augurio e una visione comunitaria: attraverso questo dono, si vuole ''suggellare questo incontro comunitario ed augurare ogni bene a Lei, ai sacerdoti presenti e alle nostre comunità che da tempo immemore camminano nel solco della fede, e che, pur vivendo in un presente difficile e contraddittorio, mantengono viva la speranza di un futuro migliore, continuando sullo stesso cammino, insieme''.
Un evento riuscito, che ha saputo coniugare l’arte popolare, la partecipazione delle famiglie, la bellezza del territorio e la spiritualità, lasciando una traccia significativa nella vita culturale e comunitaria di Bosisio Parini.
