Oggiono, Bachelet: incontro sulla formazione e il lavoro

“Futurando” è il titolo scelto dall’Istituto Superiore Bachelet per l’appuntamento dedicato alla formazione e al lavoro. La terza edizione dell’evento, ospitato nella suggestiva cornice di Villa Sironi nel pomeriggio di venerdì 3 ottobre, ha aperto un confronto costruttivo e condiviso tra scuola e territorio. La portata del tema ha attirato l’attenzione e la partecipazione di diversi attori educativi e professionali, oltre alla presenza dell’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Chiara Narciso e dall’assessore alla cultura Giovanni Corti.
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“Vi ringrazio - ha esordito la dirigente Anna Panzeri - per aver colto il nostro invito, in particolare anche l’amministrazione comunale sempre presente alle nostre iniziative. Questo percorso affonda le sue radici nell’anno scolastico 2022-2023, quando abbiamo riletto il nostro curriculo di istituto evidenziandone la funzione orientativa. Attraverso questi moduli, declinati per annualità, abbiamo individuato una cornice di riferimento per i consigli di classe. Lo scorso anno abbiamo condiviso alcune esperienze di studenti e docenti: grazie ai vostri feedback abbiamo chiarito e integrato il quadro delle competenze orientative, che i ragazzi sviluppano nelle esperienze di PCTO, ora chiamate di formazione scuola-lavoro.
Futurando_bachelet00007.jpeg (146 KB)La dirigente scolastica Anna Panzeri

Quest’anno una novità deriva dal Decreto 127, che ridefinisce l’identità educativa di tali esperienze, integrandole con le diverse discipline scolastiche. Secondo questa prospettiva è nata l’esigenza di abbandonare una visione unidirezionale, in prospettiva della creazione di un’alleanza tra scuole, imprese e associazioni. Questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati e su cui ci stiamo impegnando.”
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La filosofia che anima questo progetto si fonda sull’idea di abbandonare percorsi formativi preconfezionati, in virtù di esperienze personalizzate. A partire da un colloquio conoscitivo i docenti si occupano di individuare attitudini e interessi degli studenti, al fine di costruire insieme un percorso. “Per questa ragione - ha proseguito la dirigente - dovremmo provare a generare dei percorsi coerenti, inclusivi e proiettati al futuro. Infatti, un aspetto che abbiamo preso in considerazione sono le competenze trasversali che acquisiranno i giovani, attesi in un mondo del lavoro sempre più in continua evoluzione.
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Dunque, co-progettare significa valorizzare anche le specificità del territorio: pur essendo un istituto di periferia, siamo determinati a costruire collaborazioni e reti su terreni più ampi. In questo modo, si risponderebbe alle esigenze del mercato, che necessita di manodopera e offrire ai nostri studenti esperienze significative e trasformative. Quindi, la finalità dell’incontro di oggi è la condivisione di strumenti per rendere la formazione un ponte verso il lavoro e rendere il lavoro un luogo di apprendimento costante.”
Futurando_bachelet00006.jpeg (117 KB)Il professor Luca Cesana

È poi intervenuto il professore Luca Cesana, coordinatore dell’orientamento, che ha approfondito il tema: “Già tre anni fa, in battuta, non approvavo particolarmente la nomenclatura “alternanza scuola-lavoro”. Infatti, se letto in senso letterale, l’alternanza non è rispettata in modo fedele al suo appellativo: ancora oggi, mi piace coniare il termine “dialogo scuola-lavoro”. In questo modo, sia imprese sia l’istituzione scolastica ottimizzano i tempi all’interno di uno scambio reciproco significativo. Per questo, definire le competenze si è rivelato un incarico impegnativo, ma fondamentale.
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Da questo punto di partenza, quest’oggi vi chiediamo di provare a incastrare tali abilità all’interno delle realtà professionali. Accompagnati con questo spirito, i giovani iniziano a calarsi in un ambiente differente. Questa logica promuove anche un incoraggiamento a sognare, parola che ricorre in un piccolo omaggio che abbiamo pensato per voi. La mission della scuola è educare al sogno con criteri e principi fondamentali, che li esortino a sperimentare.”
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Il professor Gerolamo Lozza

La forte motivazione che anima il progetto riguarda non solo i mentori scolastici, ma anche i tutor aziendali. Per accompagnarli nella riscoperta del loro ruolo di guida e assistenza, il professor Gerolamo Lozza ha illustrato una tabella sinottica delle competenze. “Vi chiediamo di compilare il foglio, che racchiude sinteticamente competenze e sotto-competenze” ha annunciato il docente. “Vi invitiamo a prestare particolare attenzione nel confrontare le sezioni precompilate con quanto avviene nella vostra pratica quotidiana. La seconda fase riguarda la condivisione collettiva delle idee, dei pensieri e delle suggestioni nate individualmente. Per noi, questo modulo è utile per avere un riscontro pratico per il miglioramento dell’orientamento da fornire agli studenti.”   
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La tavola rotonda di “Futurando” ha confermato come il dialogo tra scuola, imprese e istituzioni rappresenti uno snodo cruciale per costruire percorsi formativi sempre più efficaci. Attraverso un impegno congiunto sarà possibile accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita, trasformando la formazione in un ponte solido verso opportunità professionali concrete e sostenibili anche per il territorio. Un cammino che l’Istituto Superiore Bachelet intende proseguire con determinazione e spirito innovativo.
V.I.
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