Oggiono, Bachelet: studenti in cattedra davanti ai docenti
Gli studenti in cattedra per un giorno. In occasione della Giornata mondiale degli insegnanti, l’istituto di istruzione superiore “Vittorio Bachelet” di Oggiono ha celebrato il ruolo della scuola come luogo di apprendimento reciproco, dando vita a un evento originale denominato “Teach the teacher”. Si tratta di un’iniziativa nuova rispetto a quelle che si sono tenute negli scorsi anni, ma la finalità è invariata: celebrare il 5 ottobre, la giornata istituita nel 1994 dall’UNESCO per riconoscere il ruolo fondamentale degli insegnanti nella formazione delle generazioni future e promuovere il valore dell’educazione come diritto fondamentale.

Il motto scelto per l’iniziativa di quest’anno è “chi insegna impara due volte”, locuzione attribuita al filosofo francese Joseph Joubert per esprimere l'idea che il processo di insegnamento porta a una doppia acquisizione di conoscenza, da parte dell’insegnante che prepara e impartisce la lezione e da parte dell’allievo che riceve nuove conoscenze. L’iniziativa ha preso forma concreta questa mattina, sabato 4 ottobre, quando studentesse e studenti si sono messi nei panni dei docenti per proporre brevi lezioni al corpo insegnante.

Per due ore, dalle 9 alle 11 circa, le aule del Bachelet si sono animate di sguardi curiosi e ruoli capovolti. I temi affrontati hanno spaziato dalla scienza alla musica, dalla cultura orientale alle arti visive, offrendo una visione originale e appassionata dei saperi che i ragazzi hanno approfondito con interesse, basandosi su ciò che suscita la loro curiosità. L’appello è stato raccolto dagli studenti del triennio che hanno avuto la massima libertà, sia nella scelta dell’argomento da trattare sia nelle modalità espositive.

Si è quindi parlato di fisica e delle costellazioni visibili nel cielo d’autunno, della storia e della spiritualità dell’India, delle molte forme dell’arte, ma anche del linguaggio dei segni e dei benefici dello stretching. Alcuni interventi hanno unito riflessione e creatività: dall’analisi dei testi delle canzoni metal con “Non tutto il metal vien per nuocere”, alla rilettura del mito della caverna con “Wake up”. Non è mancata la musica dal vivo, con un approfondimento sul genere blues e l’esecuzione di un brano musicale.

L’esperienza è stata formativa non solo per chi ha ascoltato, ma anche, e forse soprattutto, per chi ha avuto il coraggio e la voglia di mettersi in gioco, preparare un intervento e condividerlo con i propri insegnanti. Questo ribaltamento simbolico dei ruoli proposto dall’istituto ha sottolineato il valore del dialogo educativo, della fiducia e della collaborazione tra studenti e docenti.

Le iniziative legate alla Giornata mondiale degli insegnanti proseguiranno martedì 7 ottobre, con un incontro al Palabachelet dalle 14.30 alle 16, seguito da una visita guidata ai siti artistico-archeologici di Oggiono, per riscoprire il legame tra scuola e territorio anche fuori dalle aule.
Il motto scelto per l’iniziativa di quest’anno è “chi insegna impara due volte”, locuzione attribuita al filosofo francese Joseph Joubert per esprimere l'idea che il processo di insegnamento porta a una doppia acquisizione di conoscenza, da parte dell’insegnante che prepara e impartisce la lezione e da parte dell’allievo che riceve nuove conoscenze. L’iniziativa ha preso forma concreta questa mattina, sabato 4 ottobre, quando studentesse e studenti si sono messi nei panni dei docenti per proporre brevi lezioni al corpo insegnante.
Per due ore, dalle 9 alle 11 circa, le aule del Bachelet si sono animate di sguardi curiosi e ruoli capovolti. I temi affrontati hanno spaziato dalla scienza alla musica, dalla cultura orientale alle arti visive, offrendo una visione originale e appassionata dei saperi che i ragazzi hanno approfondito con interesse, basandosi su ciò che suscita la loro curiosità. L’appello è stato raccolto dagli studenti del triennio che hanno avuto la massima libertà, sia nella scelta dell’argomento da trattare sia nelle modalità espositive.
Si è quindi parlato di fisica e delle costellazioni visibili nel cielo d’autunno, della storia e della spiritualità dell’India, delle molte forme dell’arte, ma anche del linguaggio dei segni e dei benefici dello stretching. Alcuni interventi hanno unito riflessione e creatività: dall’analisi dei testi delle canzoni metal con “Non tutto il metal vien per nuocere”, alla rilettura del mito della caverna con “Wake up”. Non è mancata la musica dal vivo, con un approfondimento sul genere blues e l’esecuzione di un brano musicale.
L’esperienza è stata formativa non solo per chi ha ascoltato, ma anche, e forse soprattutto, per chi ha avuto il coraggio e la voglia di mettersi in gioco, preparare un intervento e condividerlo con i propri insegnanti. Questo ribaltamento simbolico dei ruoli proposto dall’istituto ha sottolineato il valore del dialogo educativo, della fiducia e della collaborazione tra studenti e docenti.
Le iniziative legate alla Giornata mondiale degli insegnanti proseguiranno martedì 7 ottobre, con un incontro al Palabachelet dalle 14.30 alle 16, seguito da una visita guidata ai siti artistico-archeologici di Oggiono, per riscoprire il legame tra scuola e territorio anche fuori dalle aule.
