Campofiorenzo: inaugurato il nuovo spazio sociale CRI

Grazie alla collaborazione tra istituzioni e volontari, nel pomeriggio di sabato 4 ottobre presso la sala civica di Via De Gaspari a Campofiorenzo è avvenuta l’inaugurazione degli spazi destinati all’attività sociale del Comitato della Croce Rossa Italiana di Casatenovo. La nuova sede, messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale, diventerà operativa nei prossimi mesi nei pomeriggi di lunedì, mercoledì, venerdì e il sabato, alternando le proprie attività con quelle del centro diurno per anziani gestito dall’associazione Amici di Villa Farina. Un momento di festa dunque, che ha sancito l’inizio di un percorso di collaborazione, inclusione e supporto sociale.
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Al taglio del nastro, oltre ai volontari della Croce Rossa Italiana, hanno presenziato un gruppo di cittadini e diverse autorità civili del territorio come il sindaco Filippo Galbiati con alcuni consiglieri comunali, tra cui il capogruppo di maggioranza Francesco Sironi che ha seguito da vicino il progetto, il comandante della stazione Carabinieri di Casatenovo Christian Cucciniello e l’ex presidente del Comitato di Casatenovo della CRI, Eros Bonfanti.
L’inaugurazione è stata aperta dalle parole di Corrado Colombo, presidente del Comitato casatese della CRI, il quale, dopo aver ringraziato i partecipanti all’evento, ha aggiunto: “Un ringraziamento speciale va a chi ci ha preceduto, dalla passata consigliatura alla precedente delegata sociale; grazie al loro impegno e alla loro dedizione oggi siamo riusciti a concludere quello che era sulla carta un progetto per iniziare una realtà. Una realtà fatta di aiuto alle persone maggiormente fragili e vulnerabili delle nostre comunità, capace di dare risposte concrete attraverso sempre nuovi progetti che in questa nuova casa troveranno una forza maggiore per potersi inserire nel tessuto sociale quotidiano in cui viviamo''.

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Colombo ha successivamente letto un paio di interventi di due figure che non sono riuscite a essere presenti nel pomeriggio. Il primo portava la firma di Rosario Maria Gianluca Valastro, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana: ''Si tratta di un passo in avanti importante per il Comitato di Casatenovo che fotografa l’impegno e la capacità della nostra Associazione sin dai livelli locali ad adattarsi alle nuove sfide dei nostri giorni leggendo le necessità delle popolazioni e rispondendo con efficacia e competenza, ma soprattutto con azioni concrete sul territorio. Sono contento di apprendere che c’è tra di voi una sana ambizione, quella di riuscire a fare sempre qualcosa in più per il prossimo, a lanciare il vostro cuore oltre l’ostacolo per far sentire alla popolazione la vostra vicinanza''.
Il secondo richiamava le parole di Sorella Ornella Zagami, Ispettrice della Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana della Lombardia: ''Aprire spazi sociali significa impegnarsi attivamente a contrastare l’isolamento e la vulnerabilità, offrendo un punto di rifermento e sostegno per l’intera comunità. Investire nell’attività sociale è fondamentale per la nostra missione, implica costruire ponti per garantire a ciascuno la possibilità di partecipare pienamente alla vita del proprio territorio. Complimenti e buon lavoro!''.
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Anche il sindaco Filippo Galbiati ha preso parte all’iniziativa, sottolineando l’importanza della dimensione sociale delle attività promosse dai volontari: ''Oggi non possiamo più distinguere l’aspetto sanitario legato alla malattia dall’aspetto sociale. Siamo in un’epoca in cui la vita si allunga, ma non nel benessere e nella salute, ma nella cronicità e nella solitudine ed è un problema che coglie non solo l’Italia, ma l’intero Occidente. Lavorare nel sociale significa fare sanità sempre di più, puntando sulla prevenzione e sul benessere fisico e mentale. Guardiamo a presidi sociali sempre più sovracomunali, ci interessa proporre servizi non solo per i cittadini di Casatenovo, ma per gli abitanti di un territorio più ampio''.
Una lunga lista di progetti da sviluppare in questa sala è già stata stilata da Giuliana Sonzogni,  attuale Delegata Sociale del Comitato di Casatenovo: ''Non fa differenza chi entrerà qui dentro, saranno tutti ben accetti e le persone saranno accompagnate nel loro percorso di resilienza. Si parla di casa del sociale perché la casa è un luogo in cui ci si sente sicuro, un posto d’incontro in cui poter essere accolti e mai giudicati''.
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Volontari vivaci e con spirito di collaborazione e un luogo da poter chiamare casa sono i due elementi cruciali di questa iniziativa, rivolta a tutti coloro che presentano delle fragilità e cercano di alleviare il dolore e di guarire dalla sofferenza grazie al contatto umano e alla condivisione.
C.Fu.
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