Cassago: il neo diacono Lorenzo Molteni accolto dalla comunità
Il dovere dell’accoglienza. Si potrebbe riassumere così il messaggio trasmesso nel corso cerimonia che si è svolta questa domenica 5 ottobre presso la parrocchia dei Santi Giacomo e Brigida di Cassago Brianza. La comunità si è infatti riunita nel corso della celebrazione delle ore 11 per celebrare la messa e festeggiare il cassaghese Lorenzo Molteni, che nella giornata di ieri è stato ordinato diacono insieme ad altri 12 giovani candidati presso il Duomo di Milano.


Presenti per l’occasione il parroco don Giuseppe Cotugno e don Davide Ziolioli, oltre al festeggiato Lorenzo. In apertura della celebrazione, dunque, il parroco ha sottolineato la felicità dell’intera comunità pastorale nell’aver modo di stare al fianco di Lorenzo, un giovane cresciuto tra le mura e i campetti dell’oratorio del paese, e che il prossimo giugno diventerà ufficialmente prete attraverso l’ordinazione presbiterale. Nel corso della messa, dunque, i catechisti della classe terza elementare hanno voluto dire grazie al neo diacono perché rappresenta “un esempio chiaro di quanto sia bello lasciarsi guidare dal Signore”.


Dopo la lettura del Vangelo, il diacono Lorenzo ha voluto pronunciare un pensiero importante nel corso dell’omelia. “Ci chiediamo spesso perché Dio ci inviti ad amarci: da una parte siamo abituati al fatto che il Vangelo ci spinga verso l’amore fraterno, dall’altra questa azione è complessa” ha esordito il religioso. “Dobbiamo però tenere presente che chi accoglie i suoi fratelli accoglie anche Dio: l’amore per il prossimo rappresenta la forma più alta di preghiera”. Questa riflessione è importante perché ci fa capire quanto sia difficile amare il prossimo, manifestando spesso inadeguatezza. “Facendo la comunione con Gesù la facciamo anche tra di noi, diventando come comunità un solo corpo e un solo spirito”. In tempi travagliati dalle guerre, come ha spiegato, nel nostro piccolo siamo chiamati, amandoci, ad essere testimoni di una amore che ci precede e che è la fonte.


In chiusura, il parroco don Giuseppe ha voluto ringraziare i presenti per la partecipazione e il coro per aver animato con entusiasmo e sentimento la celebrazione. “È importante dire di sì, nell’ambito della società, della famiglia e così via. Qualcuno tra i nostri giovani ragazzi magari tra qualche anno sentirà la vocazione e deciderà di entrare in seminario come Lorenzo: c’è tanto bisogno di persone che intraprendano questa via per la felicità e per il bene del mondo”. Il parroco ha poi voluto ringraziare la famiglia, in cui sicuramente il neo diacono ha trovato i primi germogli di fede, così come al sindaco Roberta Marabese, ai consiglieri e agli assessori per la presenza nel corso della cerimonia.


Nel pomeriggio di oggi poi, si è svolta una merenda e una festa di ringraziamento e celebrazione del neo diacono: ulteriore occasione per dire “grazie”.


Presenti per l’occasione il parroco don Giuseppe Cotugno e don Davide Ziolioli, oltre al festeggiato Lorenzo. In apertura della celebrazione, dunque, il parroco ha sottolineato la felicità dell’intera comunità pastorale nell’aver modo di stare al fianco di Lorenzo, un giovane cresciuto tra le mura e i campetti dell’oratorio del paese, e che il prossimo giugno diventerà ufficialmente prete attraverso l’ordinazione presbiterale. Nel corso della messa, dunque, i catechisti della classe terza elementare hanno voluto dire grazie al neo diacono perché rappresenta “un esempio chiaro di quanto sia bello lasciarsi guidare dal Signore”.


Dopo la lettura del Vangelo, il diacono Lorenzo ha voluto pronunciare un pensiero importante nel corso dell’omelia. “Ci chiediamo spesso perché Dio ci inviti ad amarci: da una parte siamo abituati al fatto che il Vangelo ci spinga verso l’amore fraterno, dall’altra questa azione è complessa” ha esordito il religioso. “Dobbiamo però tenere presente che chi accoglie i suoi fratelli accoglie anche Dio: l’amore per il prossimo rappresenta la forma più alta di preghiera”. Questa riflessione è importante perché ci fa capire quanto sia difficile amare il prossimo, manifestando spesso inadeguatezza. “Facendo la comunione con Gesù la facciamo anche tra di noi, diventando come comunità un solo corpo e un solo spirito”. In tempi travagliati dalle guerre, come ha spiegato, nel nostro piccolo siamo chiamati, amandoci, ad essere testimoni di una amore che ci precede e che è la fonte.


In chiusura, il parroco don Giuseppe ha voluto ringraziare i presenti per la partecipazione e il coro per aver animato con entusiasmo e sentimento la celebrazione. “È importante dire di sì, nell’ambito della società, della famiglia e così via. Qualcuno tra i nostri giovani ragazzi magari tra qualche anno sentirà la vocazione e deciderà di entrare in seminario come Lorenzo: c’è tanto bisogno di persone che intraprendano questa via per la felicità e per il bene del mondo”. Il parroco ha poi voluto ringraziare la famiglia, in cui sicuramente il neo diacono ha trovato i primi germogli di fede, così come al sindaco Roberta Marabese, ai consiglieri e agli assessori per la presenza nel corso della cerimonia.


Nel pomeriggio di oggi poi, si è svolta una merenda e una festa di ringraziamento e celebrazione del neo diacono: ulteriore occasione per dire “grazie”.
S.L.F.