Dalla Brianza a Londra per creare gelato di qualità. La storia di Cristian e Biagio

C’è un piccolo laboratorio nel quartiere di Hackney di Londra dove ogni giorno due brianzoli trasformano ingredienti stagionali e selezionatissimi in gelati che raccontano storie. Si chiama ''Wave Artisan Gelato'' e si tratta del sogno divenuto realtà di Cristian Bonacina e Biagio Di Fiore, due giovani imprenditori che hanno deciso di scommettere tutto sulla loro passione, riuscendo in pochi anni a conquistare l’attenzione di critica, pubblico ed esperti del settore.
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Da sinistra Cristian Bonacina e Biagio Di Fiore

Non a caso dal 7 al 10 novembre torneranno a Palermo come protagonisti del Sherbeth Festival Internazionale del Gelato Artigianale, una delle rassegne più prestigiose al mondo. Wave Gelato è stata selezionata tra i 50 maestri gelatieri che presenteranno gusti inediti e si confronteranno in concorso con colleghi provenienti da diversi Paesi. Un riconoscimento che conferma il percorso rapido e sorprendente di due ragazzi partiti da zero, senza eredità di bottega alle spalle, ma con un’idea chiara: portare nel gelato un’anima fatta di tradizione, innovazione e sostenibilità.
Il gelatiere maestro è Cristian, 31 anni, di Casatenovo. Diplomato in ragioneria, ha presto capito che la sua strada non sarebbe stata fatta di numeri ma di ricette. Ha frequentato le migliori scuole di cucina italiane. Si è diplomato ad ALMA, la prestigiosa scuola fondata da Gualtiero Marchesi, e dopo esperienze in Europa e in Australia si è specializzato seguendo un corso di gelateria presso CAST - Italian Institute of Culinary Arts and Hospitality.
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Del suo sogno di aprire una gelateria Cristian ne ha parlato con l’amico e compagno di sua sorella Biagio, che già da tempo vive in Inghilterra. Biagio, classe 1989, cresciuto a Robbiate e volto noto a Merate, anche per la sua esperienza come volontario nei Vigili del Fuoco, ha un background diverso: studi da perito informatico, un percorso nell’hospitality tra Italia e Regno Unito, e soprattutto una grande passione per i viaggi, le culture culinarie e la scoperta di ingredienti. L’incontro fra i due – già compagni di piccole esperienze di catering in Brianza – è diventato un progetto ben presto decollato.
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Wave Gelato è nata ufficialmente a marzo 2021. Il nome arriva da un pomeriggio trascorso in videochiamata tra Cristian, che allora si trovava in Australia davanti all’oceano, e Biagio, che lo ascoltava da Londra. L’immagine delle onde – simbolo di libertà, movimento e radici comuni – è diventata la loro bandiera. Con i propri risparmi hanno affittato un piccolo container da nave in un’area di coworking nella periferia di Londra, lo hanno attrezzato con macchinari professionali e hanno iniziato a produrre gelato artigianale. ''Non siamo figli d’arte – racconta Biagio – ma avevamo fame di dimostrare che anche noi potevamo dire la nostra''. L’obbiettivo fin da subito non è stato semplicemente quello di fare gelato, ma fare gelato d’eccellenza e di confrontarsi con i migliori produttori al mondo. 
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La determinazione li ha ben presto premiati. Nel 2023 hanno vinto il titolo di ''Best Newcomers in UK'', miglior gelateria emergente del Regno Unito. Da lì sono arrivate collaborazioni importanti, come l’invito a servire il loro gelato alla Torre di Londra, in importanti aziende come Netflix, e persino la chiamata del comitato organizzativo della Ryder Cup a Roma. Per l’occasione hanno caricato il contenuto del loro container su un furgone e sono partiti dall’Inghilterra per portare il loro gelato in uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo. Grazie a queste esperienze, Wave Gelato ha potuto crescere e aprire un vero laboratorio di 70 metri quadri a Hackney, dove Cristian prepara gelati che poi, con Biagio, vendono in giro per la città con la loro Ape.
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La filosofia di Wave è chiara. Artigianalità, ingredienti stagionali e autentici, innovazione nei gusti e attenzione all’ambiente. Ogni gelato è il risultato di una ricerca meticolosa. Le materie prime italiane – pistacchi siciliani, nocciole piemontesi, ricotta fresca – si affiancano a prodotti locali, per ridurre l’impatto ambientale. ''Vogliamo abbassare il nostro carbon footprint – spiegano – quindi d’inverno proponiamo gusti come la stracciatella alla rapa rossa, o gelato ai frutti di bosco, insomma utilizzando prodotti di questo territorio ed evitando importazioni non necessarie''. L’attenzione è rivolta anche packaging, interamente compostabile o biodegradabile. Coppette, cucchiaini e contenitori rispettano l’ambiente, coerentemente con la visione di un futuro più sostenibile.
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Al banco di Wave Gelato si trovano anche dei gusti classici, ma la continua ricerca porta i giovani a sperimentare combinazioni nuove, legate alla memoria, alle radici e alle esperienze personali. Al Sherbeth Festival nel 2024, ad esempio, hanno presentato un gelato all’olio d’oliva e foglie di fico, un omaggio alle famiglie dei due fondatori: l’olio proveniva dagli ulivi della zia di Biagio, mentre le foglie di fico arrivavano dall’orto del padre di Cristian. ''Un gusto che parlava di noi – ricordano – È stato emozionante ricevere i complimenti dei colleghi''. Accanto a queste creazioni, restano sempre due o tre gusti tradizionali, mentre il resto del bancone è un viaggio: dal ''Night in Taormina'' con ricotta di pecora, limone candito e pistacchio, ai sorbetti di arancia rossa e finocchio, fino ai gusti pensati per soddisfare le esigenze di persone vegane o intolleranti al lattosio, e a versioni senza zuccheri aggiunti.
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Ora per Cristian e Biagio l’appuntamento è con il Sherbeth Festival di Palermo, che ogni anno trasforma la città in una capitale del gelato. Degustazioni, workshop, cooking show e soprattutto il concorso dedicato a Francesco Procopio Cutò, il palermitano che nel Seicento aprì la prima gelateria. Per i giovani brianzoli sarà un ritorno, ma anche una nuova sfida. Portando un gusto inedito, frutto di ricerca, tecnica e passione, si  confronteranno ancora una volta con cinquanta maestri gelatieri da tutto il mondo.
In attesa di quel momento, a Londra l’onda di Wave non si ferma. L’Ape rossa dei due soci gira tra mercati e strade, in particolare al Broadway Market, diventando una presenza fissa per chi cerca un gelato autentico e sorprendente. Oltre allo street food, Wave fornisce vaschette da asporto e catering per uffici, eventi e celebrazioni, sempre con il loro carretto ecologico.
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La loro storia è quella di due ragazzi che hanno avuto il coraggio di inseguire un sogno e trasformarlo in realtà. Dal container nella periferia di Londra ai riflettori di Palermo, la strada percorsa da Wave è già una piccola epopea. Ma per Cristian e Biagio questo è solo l’inizio.
E.Ma.
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