Facciamo luce sul conflitto israelo-palestinese: incontro con il giornalista Duccio Facchini all’Istituto Greppi
Mercoledì 8 ottobre, nell’aula magna dell’Istituto Greppi, si è tenuto l’incontro degli studenti del Triennio con il giornalista e direttore di Altreconomia Duccio Facchini.

Scopo dell’evento, organizzato dai docenti del Gruppo Gaza della scuola, è stato quello di affrontare la questione del conflitto israelo-palestinese, cercando di chiarirne l’evoluzione e di incoraggiare un dialogo con gli alunni.
Tramite un’esposizione chiara e analitica di dati numerici, Facchini ha dipinto un quadro della situazione attuale a Gaza. Il risultato è tanto critico quanto agghiacciante: migliaia di morti e feriti, infrastrutture distrutte e un popolo schiacciato dalla carestia.
Ma come si è arrivati fino a questo punto?
Il relatore ha provato a rispondere a questa domanda ripercorrendo la storia recente del territorio palestinese: dalla Nakba del 1948 all’attacco del 7 ottobre 2023, una serie di violenze e oppressioni ha avuto luogo in quel lembo di terra, culminando nel genocidio le cui immagini ci travolgono quotidianamente.

Inoltre, il nostro ospite ci ha spinto a riflettere sulla responsabilità del nostro Paese in questo sterminio. Raccontando il caso di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, e di come sia stata messa a tacere quando ha provato a denunciare il ruolo dei privati in quella che è stata definita “economia del genocidio”, Facchini ci ha ricordato che l’Italia sta purtroppo giocando un ruolo importante nel supportare la politica aggressiva di Israele.
L’oppressione del popolo palestinese si erge sull’omertà dei Paesi occidentali e sulla complicità delle loro aziende. E finché rimarremo in silenzio, resteremo complici.
In Italia e in tutto il mondo, però, qualcosa si sta muovendo e il dissenso sta emergendo: le manifestazioni e le proteste per porre fine al genocidio ne sono un chiaro segnale.
Stiamo vivendo un periodo mutevole, di scontri e incontri politici che ci lasciano spesso senza capire a fondo cosa stia succedendo nel mondo in cui viviamo, ed è proprio per questo che è stato organizzato questo incontro.

Soltanto informandosi si può agire in maniera consapevole e, da ora in poi, si spera che più persone decidano di far sentire la propria voce in supporto di tutte le vittime che non hanno questa possibilità.

Il saluto iniziale del Dirigente Scolastico Dario Maria Crippa e della prof.ssa Chiara Castelletti a Duccio Facchini. – Foto di Greta Fumagalli (classe 3^LC)
Scopo dell’evento, organizzato dai docenti del Gruppo Gaza della scuola, è stato quello di affrontare la questione del conflitto israelo-palestinese, cercando di chiarirne l’evoluzione e di incoraggiare un dialogo con gli alunni.
Tramite un’esposizione chiara e analitica di dati numerici, Facchini ha dipinto un quadro della situazione attuale a Gaza. Il risultato è tanto critico quanto agghiacciante: migliaia di morti e feriti, infrastrutture distrutte e un popolo schiacciato dalla carestia.
Ma come si è arrivati fino a questo punto?
Il relatore ha provato a rispondere a questa domanda ripercorrendo la storia recente del territorio palestinese: dalla Nakba del 1948 all’attacco del 7 ottobre 2023, una serie di violenze e oppressioni ha avuto luogo in quel lembo di terra, culminando nel genocidio le cui immagini ci travolgono quotidianamente.

Duccio Facchini, giornalista e direttore della rivista Altreconomia, durante l’incontro presso l’Istituto Greppi. – Foto di Greta Fumagalli (classe 3^LC)
Inoltre, il nostro ospite ci ha spinto a riflettere sulla responsabilità del nostro Paese in questo sterminio. Raccontando il caso di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, e di come sia stata messa a tacere quando ha provato a denunciare il ruolo dei privati in quella che è stata definita “economia del genocidio”, Facchini ci ha ricordato che l’Italia sta purtroppo giocando un ruolo importante nel supportare la politica aggressiva di Israele.
L’oppressione del popolo palestinese si erge sull’omertà dei Paesi occidentali e sulla complicità delle loro aziende. E finché rimarremo in silenzio, resteremo complici.
In Italia e in tutto il mondo, però, qualcosa si sta muovendo e il dissenso sta emergendo: le manifestazioni e le proteste per porre fine al genocidio ne sono un chiaro segnale.
Stiamo vivendo un periodo mutevole, di scontri e incontri politici che ci lasciano spesso senza capire a fondo cosa stia succedendo nel mondo in cui viviamo, ed è proprio per questo che è stato organizzato questo incontro.

L’aula magna dell’Istituto Greppi gremita durante l’incontro sul conflitto israelo-palestinese tenuto da Duccio Facchini. – Foto di Greta Fumagalli (classe 3^LC)
Soltanto informandosi si può agire in maniera consapevole e, da ora in poi, si spera che più persone decidano di far sentire la propria voce in supporto di tutte le vittime che non hanno questa possibilità.
Alice Berardi, 4^EA